Per Lei Combattiamo
Empoli-Lazio, Pioli: “Non pensiamo alla Juve. Domani Marchetti out, ballottaggio Klose-Djordjevic”
Tutt’altro che semplice questo 11° turno di Serie A. Un ottimo periodo di forma e di risultati lo sta attraversando la Lazio. L’Empoli un po’ meno ma quello espresso dalla squadra del mister Sarri, è un ottimo gioco, sia con le “piccole” che con le “big”. Mister Pioli la pensa così: “Le partite durano 90′ minuti anche se il riferimento all’ultima partita, dai dati che abbiamo, ci dice che abbiamo fatto un primo tempo incredibile. Marchetti non viene convocato e non è in grado di giocare. E’ stato influenzato in settimana e purtroppo la botta subito alla schiena, con il Cagliari, non gli permette di essere disponibile”.
MOMENTO LAZIO – “Siamo noi i primi a pretendere tantissimo da noi stessi. Abbiamo raggiunto una buona posizione di classifica e, se poi vogliamo mantenere questa posizione, diventa determinante pensare sempre alla prossima partita”.
ATTACCO – “Klose o Djordjevic? Ci sono tante valutazioni da fare, a livello tattico e a livello di caratteristiche. In questo momento ho la difficoltà di poter scegliere, ma meglio questo che altre tipi di difficoltà”.
EMPOLI – “La partirà più importante ora è quella con l’ Empoli e non quella dopo. Hanno un classifica non veritiera. Sono una squadra organizzata, che gioca un calcio intenso. E’ vero che hanno perso tante partite, ma hanno fatto soffrire tutti. Partita non semplice ed assolutamente complicata. Quando si inizia una stagione e si prepara una squadra, si creano degli obiettivi. Non ero partito con la certezza che dopo 10 partite saremmo stati il miglior attacco. A me piacerebbe avere questi numeri alla fine del campionato. L’Empoli è una squadra che gioca con intensità e che prova a sporcarti la manovra. E’ offensiva e pericolosa sulle palle inattive. Il 60% dei loro gol sono arrivati così. Nelle prime 10 partite i nostri avversari non sono stati superiori a noi. Quando incontreremo avversari più forti, capiremo chi siamo”.
FORMAZIONE – “Gonzalez è un giocatore importante, ma gioca in un ruolo affollato da altri giocatori. Gode comunque della mia fiducia. De Vrij? Ha dei grandissimi mezzi, ma è difficile ambientarsi da subito per un giocatore straniero. Per i tipi di attaccanti che ci sono in Italia, il suo inizio è stato importante”.
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Champions League
Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”
Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.
Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.
I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.
Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.
Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.
E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto
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