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La perizia “scagiona” Mauri. Goretti denuncia nuove combine (Il Messaggero)
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S’è conclusa la perizia completa del Blackberry di Mauri. Il tecnico della difesa del brianzolo, l’ingegner La Manna, sembra soddisfatto: «Nessun apparente riscontro con le 20 parole chiave utilizzate dai periti». Il 27 novembre la difesa del centrocampista biancoceleste sarà di nuovo a Cremona per confrontarsi con l’accusa: forse l’ultima udienza dell’incidente probatorio, prima del 415 bis, articolo che corrisponde all’avviso della conclusione delle indagini preliminari e al successivo passo dei rinvii a giudizio da parte del pm Di Martino, per gli indagati per i quali ritiene di essere in possesso di prove in grado di reggere il dibattimento per frode o associazione a delinquere. Anche se nel registro ora son finiti nuovi nomi per la cosiddetta “Racchettopoli”.
IL “PENTITO”
La prossima settimana riflettori ancora puntati su Goretti, attuale ds del Perugia già interrogato martedì, con lui si parlerà di calcio ma soprattutto di tennis. Nel verbale (secretato) Goretti avrebbe parlato di una nuova combine dell’“amico” Bracciali nel 2011, inedita persino agli investigatori. Che ritengono che il nuovo indagato, seppur ridimensionando la propria posizione, possa essere decisivo in questo filone dell’inchiesta. Nelle chat con Bruni, l’ex commercialista di Signori, compaiono anche i nomi di Volandri e Mara Santangelo, ma soprattutto quello di Potito Starace. Che, secondo Di Martino, avrebbe perso la finale di Casablanca con lo spagnolo Andujar per guadagnare più soldi: oltre 100mila euro, invece di 75.
GIUSTIZIA SPORTIVA
La Federtennis si sente parte lesa e si sta facendo affiancare dalla Superprocura del Coni in questa vicenda. Il procuratore generale Cataldi lunedì ha incontrato Di Martino nel suo ufficio a Cremona per ricevere gli atti relativi ai tennisti e procedere a eventuali deferimenti subito dopo Natale: per i fatti del 2010-2011 non è infatti scattata ancora la prescrizione dopo i 5 anni. Bracciali e Starace potrebbero quindi essere subito sanzionati. Più complesso il lavoro di Cataldi sugli ultimi sviluppi del calcioscommesse: aspetta ancora le carte “vecchie” da Palazzi, procuratore Figc.
di Alberto Abbate
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MOVIOLA | Lazio-Verona: bravo Colombo nella gestione dei cartellini. Sul 3-3 possibile fallo su Kamenovic
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E’ l’arbitro Andrea Colombo, sezione di Como, a dirigere l’ultima partita della Lazio in stagione. Il 32enne gestisce bene la gara, soprattutto per quanto riguarda i cartellini gialli che vengono sventolati ogni qualvolta serva. Ecco la moviola di Lazio-Verona, finita 3-3:
Al 10′ un replay mostra una forte e continua trattenuta ai danni di Luiz Felipe nel corso della punizione calciata da Cataldi dalla destra. Mentre il pallone percorre rapidamente tutta l’area di rigore, l’italiano viene trattenuto vistosamente. L’arbitro non vede, il VAR non interviene.
Dubbi sul gol del 3-3 del Verona: Hongla colpisce Kamenovic in scivolata dopo che il difensore della Lazio ha preso il pallone che beffa l’uscita di Strakosha.
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