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[ESCLUSIVA] Zazza (ex fisioterapista Lazio): “Candreva out per il derby? Dipende. Ho lasciato per la mia famiglia”

jacoposimonelli@yahoo.it'

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Carlo Zazza, uno dei fisioterapisti più famosi e amati della storia laziale. L’unico che ha lavorato con tutte e due le squadre di Roma ed è stato amato da entrambe le tifoserie. Zazza è stato alla Lazio dal 2007 al 2013, prima di mettersi in proprio: una scelta di cuore, come spiega ai nostri microfoni: “L’ho fatto per la mia famiglia. Negli ultimi anni ci sono stato poco per lavoro, così ho deciso di compiere questo passo. Ora posso stare più vicino ai miei figli, soprattutto a mio figlio che alcuni anni fa ha avuto un grave incidente stradale e che questo mese dovrà operarsi di nuovo”.

Tornando in casa Lazio, che tempi di recupero prevede per Candreva?

“E’ difficile dirlo. Quando si subiscono lesioni di questo tipo i tempi di recupero vanno dalle tre settimane a svariati mesi: dipende dalla profondità della lesione. Ovviamente più sarà profonda e più sarà difficile vederlo in campo nel derby. Tra una settimana si saprà con certezza”.

Tempo fa disse che Marchetti era il giocatore con la migliore tenuta atletica, c’è qualche altro giocatore che l’ha stupita?

“Premesso che sono tutti grandi atleti, quello che oltre Marchetti mi ha stupito di più per tenuta atletica è lo stesso Candreva. Anche Lulic però non scherza”.

Come giudica i continui problemi muscolari di Ederson?

“Lui ha subito due gravi infortuni, uno prima di arrivare alla Lazio e uno proprio l’anno scorso. Purtroppo alla lunga questi problemi rischiano di pesare”.



 


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ESCLUSIVA | Salernitana-Lazio, Di Michele: “Immobile può sbloccarsi. L’assenza di Dia pesa tanto”

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Domani alle 15.00 la sfida dell’Arechi tra Salernitana e Lazio aprirà la tredicesima giornata di Serie A. Da una parte i padroni di casa che occupano l’ultimo posto in classifica, a cinque lunghezze di distanza dalla zona salvezza; dall’altra i biancocelesti di Maurizio Sarri, che cercano il ritorno al successo in campionato dopo la sconfitta di Bologna e il pareggio nel derby con la Roma.  Intervistato in esclusiva ai nostri microfoni, l’ex attaccante granata David Di Michele ha presentato così la sfida di domani.

La Lazio è partita in maniera altalenante, al netto di un buon girone di Champions League fin qui disputato. E’ una candidata ai primi quattro posti?

In Europa sta facendo bene, ritagliandosi un posto a livello internazionale, fattore importante anche per il movimento italiano vista la concreta possibilità di avere cinque squadre in Champions League già dal prossimo anno. In questo momento i biancocelesti non stanno facendo lo stesso calcio della scorsa stagione, anche perchè vengono a mancare le alternative che può darti Milinkovic-Savic. Lo scorso anno la palla lunga sul serbo era un’opzione ricorrente, mentre quest’anno si sta sviluppando un gioco più corale con palla a terra. E’ una squadra che fa un ottimo calcio, magari a sprazzi, ma resta un collettivo di livello. Sono convinto che la Lazio lotterà fino all’ultimo per i primi quattro posti, anche se le concorrenti sono tante e di conseguenza qualcuno dovrà rimanere fuori“.

Una corsa al quarto posto che dipende anche dai numeri di Ciro Immobile?

La Lazio dipende da Immobile, è quello che ti altera il destino di una partita. Se vengono meno i suoi gol i biancocelesti fanno fatica a trovare qualcuno che possa decidere la gara al suo posto. Anche lo stesso Castellanos si è dimostrato un buon calciatore, ma in questo momento a livello realizzato non sta rendendo. Per Immobile è un momento particolare: non facendo gol con continuità come è sempre accaduto, non riesce a sbloccarsi e questo ti fa venire meno lucidità e serenità. Con il Feyenoord e nel derby con la Roma si è intravisto però un Immobile che ha gamba, voglia e determinazione. La gara di Salerno può essere un’occasione per lui per sbloccarsi“.

Da attaccante le sarebbe piaciuto far parte del sistema Sarri?

Mi sarebbe piaciuto perchè si tratta di un calcio molto bello, manovrato, sulla falsa riga di quello di Zeman, chiaramente modificato e migliorato con le sue idee e le proprie metodologie. Mi sarebbe piaciuto perchè è un gioco corale che manda in gol tanti giocatori, e questo è ciò che sta mancando alla Lazio: i gol di Immobile, Zaccagni e Felipe Anderson“.

Ultimo posto in classifica e la zona salvezza distante cinque punti. Che momento è per la Salernitana?

E’ una fase particolare, c’è già stato il cambio di guida tecnica tra Sousa e Inzaghi. Si è vista una piccola scossa ma non così eclatante come ci aspettavamo un po’ tutti. E’ sicuramente pesata l’assenza di Dia, ritrovandosi così senza il proprio attaccante migliore. Oggi i granata stanno pagando tutte queste situazioni, sicuramente ci sono tante partite da fare ma con il tempo diminuiscono: sarà fondamentale iniziare a fare punti, non mi aspettavo un inizio così. L’unico fattore positivo è rappresentato dai tifosi dell’Arechi“.

Avrebbe esonerato Sousa? Cosa aggiunge Filippo Inzaghi rispetto al portoghese? 

Non conosco le situazioni interne, ma secondo me sono venuti a mancare una serie di rapporti anche con qualche giocatore o con la società stessa. Purtroppo quando le cose non vanno bene qualche disguido può esserci: questo non si è rivelato un motivo di crescita e in queste situazioni il primo che paga è sempre l’allenatore. Si è preferito cambiare per dare nuovo entusiasmo e idee diverse, al momento non è stato così“.

Domani per infortunio sarà nuovamente assente Dia. I granata sono al terzultimo posto per gol segnati, quanto peserà l’assenza del senegalese?

Sarà un’assenza pesante, dal suo ritorno aveva messo a segno già tre gol. Aveva dato profondità, consistenza e pericolosità all’intera fase offensiva. Quando viene a mancare lui la Salernitana fa più fatica. Non avere Dia contro la Lazio sarà un problema. In questo momento i biancocelesti non sono quelli dello scorso anno, ma anche di fronte l’assenza di Luis Alberto c’è Kamada pronto a sostituirlo: per i granata chiaramente non è così, è difficile trovare un altro giocatore che possa mettere in difficoltà la difesa avversaria. Mancherà anche Jovane, che attacca la profondità. Sarà una partita aperta a ogni risultato“.

Che partita si aspetta?

Sarà una gara delicata, entrambe le squadre hanno molto da perdere. I biancocelesti devono vincere per non perdere ulteriore terreno nella corsa al quarto posto e all’Europa League. Non vincendo, i granata continuerebbero a inseguire da lontano la zona salvezza. Vincerà chi avrà maggiore lucidità, e chi saprà gestire meglio i momenti di difficoltà. L’unica arma in più della Salernitana sarà la spinta dell’Arechi“.

Foto Roberto Proietto


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