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Cana: “Vogliamo restare lassù. Brava Lazio a prendere De Vrij”
Tornato al centro della difesa dopo l’infortunio accorso a Edson Braafheid a Parma, Lorik Cana ha condotto la difesa nella gara casalinga contro l’Atalanta senza sbavatura, dimostrando di grande tranquillità e affidabilità, ma domenica il capitano della nazionale albanese sarà atteso da un test importante come quello di contenere gli attacchi di Icardi e compagni in quel di San Siro. Intervistato da Lazio Style Radio, Cana ha parlato così del momento della Lazio e della prossima sfida all’Inter di Domenica.
Come va in questo momento della stagione?
“Stiamo bene, lavoriamo bene da diverse settimane. Qualche infortunio ha falcidiato la rosa, ma quelli che si allenano stanno bene. Vogliamo accelerare prima della sosta, la partita prima delle festa serve a darci fiducia”.
Cosa ne pensi del calendario? Le prossime gare sono tutte decisive…
“La maggior parte delle partite le giochiamo in casa. Se vogliamo rimanere lassù dipende tutto da noi. Durante le feste dobbiamo fare qualcosa a livello fisico per non perdere troppo”.
È scattato un qualcosa dopo le partite con Empoli, Juve e Chievo?
“Sicuramente le vittorie danno una bella mano. Le partite con Chievo e Empoli la squadra è rimasta concentrata ma non è riuscita a dare il massimo. Con la Juve è stata una gara particolare, non è andata bene. Hanno giocato di contropiede, ma noi abbiamo espresso la nostra identità: ognuno sa quello che deve fare”.
La tua leadership è innegabile, l’episodio di Genova parla chiaro. Senti questa responsabilità su di te?
“Io ho avuto la possibilità di mettermi in luce a 19 anni a Parigi. A 21 anni già giocavo titolare in Champions e poi anche a Marsiglia mi sono trovato molto bene, a 24 anni sono diventato il capitano più giovane della storia dell’OM. È inevitabile crescere dal punto di vista del carattere e delle personalità. Questo è importante soprattutto in Nazionale visto che non abbiamo star internazionali: la forza dell’Albania è il gruppo. Questa è la mia responsabilità, devo essere forti per loro”.
Come ti trovi con Pioli?
“L’allenatore vuole una difesa molto alta, permettendo ai giocatori d’attacco di riposarsi e di non rientrare in continuazione. Questo ci mette a rischio di contropiede e di essere sottoposti nell’uno contro uno, ma stiamo lavorando con il mister per capire come raggiungere il giusto equilibrio. Mettere in pratica quello che ci dice Pioli non è semplicissimo, sicuramente con il passare dei giorni capiamo meglio cosa vuole da noi. L’importante però è aiutare la squadra”.
Potresti tornare a centrocampo all’occorrenza?
“Andando avanti con l’età non ho più le qualità fisiche che avevo dieci anni fa. Io prima pressavo a tutto campo, ma venendo in Italia sono cresciuto molto anche in fase difensiva. Qui è la scuola più importante per quanto riguarda il reparto arretrato”.
Ti ricordi dell’infortunio a Siena, molto fastidioso, alla costola?
“L’unico infortunio serio in carriera è stato quello. Io al massimo mi son fermato per 10 giorni. Dopo quell’episodio posso capire i miei compagni, da Gentiletti a Ciani. Sicuramente queste cose ti danno la possibilità di riuscire più forti di prima.”
La cosa che ti ha fatto più ridere durante la cena di Natale?
“Ad esempio il modo di vestirsi di qualcuno. Però ci siamo divertiti, adesso è importante pensare al campo.”
Cosa puoi dirci di de Vrij?
“Avevo sentito parlare di lui già prima del Mondiale, una promessa del calcio olandese. Ha avuto la grande possibilità di giocare una Coppa del Mondo alla sua età. È stata brava la Lazio ad andarlo a prendere e a puntare su di lui. La squadra è stata brava a farlo inserire, ha sempre avuto la fiducia del gruppo. Adesso sta dimostrando di avere qualità importanti. Lui è una grande persona, lavora, chiede tanti consigli. E’ intelligente, aveva imparato tutti i nomi dei giocatori prima di arrivare. Io cerco di metterlo a suo agio, cerco di trasmettergli fiducia.”
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Hellas Verona-Lazio, Sarri: “Stiamo segnando poco, ma risaliremo anche in campionato. E su Vecino…”
La Lazio è impegnata al Bengodi nel match valido per la 15esima giornata di Serie A. Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ai microfoni di Dazn ha così presentato la sfida contro l’Hellas Verona, a pochi minuti dal fischio d’inizio della gara: “Abbiamo raccolto anche in campionato, non soltanto in Coppa; abbiamo vinto tre gare in una settimana, raggiungendo gli ottavi di Champions e i quarti di Coppa Italia. Risaliremo in classifica, queste gare ci danno indicazioni importanti. Spesso le abbiamo sbagliate in questi anni, ora vedremo se ci sarà qualche passo in avanti. Stiamo segnando poco, c’è bisogno di tutti, non soltanto di Immobile. Vecino? C’è stato il chiarimento, ecco perché è stato reintegrato; la società sta diventando molto severa sotto certi aspetti e senza chiarimenti non ci sarebbe stato oggi“.
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