Per Lei Combattiamo
NUMERI – Incubo Palacio, San Siro, Mancini e Tagliavento. Ma non per Pioli…
L’ultima partita del 2014 andrà in scena a San Siro, quando Inter e Lazio si affronteranno nel posticipo della 16^ giornata. I precedenti per i biancocelesti non sono incoraggianti, ma il fattore Pioli fa sperare i capitolini.
INTER-LAZIO. Quello di domani sarà il 74° precedente tra Inter e Lazio in Serie A a San Siro. I precedenti parlano chiaro: 41 successi meneghini, 23 pareggi e appena 9 vittorie laziali. A due facce il mese di dicembre in casa dell’Inter per la Lazio: una vittoria e una sconfitta.
L’ultima vittoria nerazzurra risale allo scorso anno, quando gli uomini di Mazzarri affossarono quelli di Reja con un netto 4-1 (andò in rete anche l’ex Hernanes). L’ultima affermazione delle aquile, invece, risale al 2013 grazie al 3-1 esterno. Il pareggio più recente, infine, risale al 2004, quando Talamonti pareggiò il gol di Adriano. Impietoso, per la Lazio, anche il numero dei gol segnati dalle due squadre: 143 a 63.
MANCINI-LAZIO. Non va meglio il confronto con l’ex tecnico e giocatore: 10 precedenti in A, 2 vittorie, 4 pareggi e altrettante sconfitte. Le uniche affermazioni laziali risalgono però a quando il Mancio allenava la Fiorentina (2001). L’ultimo incrocio fra le due parti si è verificato nel 2008 e l’Inter di Mancini passò per 2-0 a Roma. Imbattuto, inoltre, in casa: 3 vittorie e un pareggio.
PIOLI-INTER. Bilancio in parità, invece, per il tecnico biancoceleste: tre vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio. Soprattutto a San Siro il tecnico emiliano ha saputo esaltarsi. Negli ultimi anni, infatti, con il suo Bologna ha espugnato due volte la Scala del Calcio: prima ha battuto Ranieri con un netto 3-0, poi Stramaccioni per 1-0.
PIOLI-MANCINI. Solo uno il confronto fra i due tecnici, a favore del mister di Jesi: Parma-Inter 1-2, rete di Cruz nel finale. Dunque domani l’ex allenatore del Bologna avrà l’occasione di pareggiare i conti.
GIOCATORI LAZIO. La minaccia più grande per i milanesi è sicuramente Miro Klose: due reti negli ultimi due incroci che hanno regalato altrettante vittorie, tutte in casa però. Una gioia invece per Mauri, Candreva, Konko, Ledesma, Onazi e Parolo.
GIOCATORI INTER. I colori biancocelesti evocano dolci ricordi per alcuni giocatori interisti. E’ sicuramente il caso di Palacio: l’argentino ha rifilato 6 gol in 8 gare ai capitolini, ben due nell’ultimo confronto. La minaccia del ‘Trenza’ si fa ancora più evidente se si pensa che l’ex Genoa non segna in campionato proprio dall’ultima sfida con la Lazio. Sarà anche la seconda gara di Hernanes contro la sua ex squadra. Al momento la media del brasiliano è perfetta: 1 gol nell’unico confronto. Una rete, infine, anche per Icardi e Osvaldo (assente però domani).
TAGLIAVENTO-LAZIO. Spaventosi i numeri dell’arbitro con i laziali: 21 partite, 7 vittorie, 2 pareggi e ben 12 sconfitte. L’ultimo successo capitolino risale all’ottobre del 2012 (Lazio-Milan 3-2), da allora con Tagliavento sono arrivati cinque ko consecutivi.
TAGLIAVENTO-INTER. Positivo, infine, il bilancio tra queste due parti: 21 partite, 13 vittorie, 3 pari e 5 ko.
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Champions League
Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”
Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.
Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.
I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.
Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.
Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.
E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto
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