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[ESCLUSIVA] Luca d’Alessandro (vocegiallorossa.it): “Dalla Lazio prenderei Radu e Basta”

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-3. Non è la temperatura di queste notti, ma i giorni che mancano al derby n. 161 della stracittadina capitolina. Sale l’attesa, sale l’ansia, sale la voglia di riscatto  reciproco delle due tifoserie. La nostra Redazione ha raggiunto in Esclusiva, Luca d’Alessandro, giornalista inviato su Roma di Running Ball e redattore di Vocegiallorossa.it:

 

Pochi giorni ancora e poi sarà derby, come vive oggi, a solo 1 punto dalla Juve, il tifoso romanista?

“Il tifoso romanista è diventato molto esigente con la squadra. In questo momento ci sono più fazioni: quella più intenta alla questione arbitrale e chi è critica sul gioco attuale della Roma, specie sul mancato cinismo che costringe a i tifosi giallorossi a non essere mai sicuri del risultato, vedi Genoa-Roma e Udinese-Roma”.

 

Dopo le mille polemiche, ed ancora non ben chiarito se era gol o no nel match di Udinese-Roma, i romanisti, dopo 17 giornate giocate, pensano che sono pochi i loro 39 punti in classifica o no?
“Pochi non lo sono. Un mio recente studio ha fatto emergere che la Roma ha 5 punti in più in classifica, rispetto alle stesse partite giocate nel campionato 2013/14, nonostante l’impegno della Champions League. In caso di vittoria nel derby, avrebbe fatto, alla 18^ giornata, più punti della passata stagione dove ha stabilito il record storico di 85”.

 

Mancherà di più a voi Gervinho o a noi Lulic?
“Stando all’importanza che danno Pioli e Garcia ai due, dico Gervinho. L’ivoriano per Garcia è un punto imprescindibile per il suo modo di giocare, anche se ultimamente questo ha portato a poca imprevedibilità di una Roma troppo legata a una sorta di “manovra Gervinho”. L’assenza di Lulic sarà importante e metterà alla prova Pioli. Senza il bosniaco a fungere da collante tra i reparti, essendo uno dei pochi centrocampisti di corsa, non escluderei un cambio di modulo per la Lazio”.

 

C’è un giocatore che ruberesti a questa Lazio?
“È scontato dire che questo Felipe Anderson giocherebbe titolare in qualsiasi squadra di Serie A. Cosi come Biglia sono due giocatori che sono cresciuti molto da un anno a questa parte. Viste le esigenze romaniste però andrei su Radu e Basta. Il primo è una garanzia sulla fascia sinistra, il secondo è stato un nome fatto negli anni passati per la Roma, e non farebbe rimpiangere un Maicon alle prese con troppi problemi fisici, al punto da far schierare Florenzi terzino destro”.

 

Quale è il derby che ricordi meglio?
“Il primo pensiero mi riporta bambino. 27 novembre 1994, avevo 8 anni, e mi ricordo quel derby perché fu un evento in quanto venne trasmesso da RaiTre, solo per il Lazio, in diretta. Altri tempi. Lazio-Roma 0-3 con le reti di Balbo, Cappioli e Fonseca. Il più intenso di emozioni, la rimonta della Roma di Ranieri in Lazio-Roma 1-2 con Floccari che sbaglia il rigore del potenziale 2-0. Il più derby più atteso, quello del 26 maggio”

 

Onestamente, in questo weekend, si deciderà chi sarà il campione d’inverno. Che pensi?
“Aritmetica alla mano si può decidere solo in caso di vittoria della Juventus a Napoli e non vittoria della Roma nel derby. Ma le prime due in classifica hanno due impegni difficilissimi, due partite da tripla. L’unico piccolo vantaggio è che la Roma avrà dalla sua il pubblico di casa a sostenerla”.

 

Ultima domanda, a chi daresti il pallone d’oro tra i 3 finalisti ed invece a chi lo avresti dato oltre loro?
“Per me il Pallone d’oro lo darei sempre a Messi: il calcio. Andando ad analizzare le skill di Cristiano Ronaldo vediamo che è il giocatore perfetto: fisico, colpo di testa, dribbling, velocità, destro, sinistro, calcio di punizione. Non gli manca nulla, ma quello che riesce a fare Messi, la semplicità con cui riesce sono un’altra cosa. Oltre a loro lo avrei dato a un mio vecchio pupillo che ora si è consacrato definitivamente come Thomas Muller. Uno di quei giocatori che non rubano l’occhio con colpi particolari, ma nei momenti decisivi c’è sempre”. 


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Inizia la nuova avventura di mister Grigioni: al via la scuola dedicata ai portieri

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Il tempo che mister Adalberto Grigioni non trascorre in famiglia lo passa con un pallone e dei guantoni, chiaramente sul rettangolo verde di spalle alla porta: il calcio è da sempre la sua passione, un hobby divenuto lavoro che lo ha portato lontano da casa e che gli ha fatto vivere momenti indimenticabili, soprattutto a Roma con la maglia della Lazio. Quest’anno il preparatore atletico dei portieri, dopo 18 anni nella Capitale, ha intrapreso una nuova avventura.

Nato a Sangemini in provincia di Terni, è lì che ha fatto ritorno dopo che il contratto di lavoro con il club capitolino non è stato rinnovato: arrivato a Roma nel 2005, scelto d’allora ds Osti che aveva lavorato con lui alla Ternana, con la Lazio mister Grigioni ha vinto 3 Coppe Italia (2008/2009, 2012/2013, 2018/2019) e 3 Supercoppe Italiane (2009, 2017 e 2019). Con lui hanno lavorato portieri come Peruzzi, Handanovic, Ballotta, Sereni, Muslera, Carrizo, Bizzarri, Marchetti, Guerrieri, fino a più recenti come Strakosha, Reina, Adamonis, Furlanetto e gli ultimissimi Maximiano e Provedel, con quest’ultimo che anche in Champions ha lasciato tutti a bocca aperta per il rendimento sopra ogni aspettativa.

Grigioni è stato al fianco di Delio Rossi, Ballardini, Reja, Petkovic, Pioli, Inzaghi e Sarri: un palmarès di tutto rispetto il suo che oggi il tecnico ha deciso di mettere a disposizione dei giovani portieri. E’ infatti nata la ‘scuola portieri Grigioni’, che prevede corsi di formazione per ragazzi e ragazze con età compresa tra i 6 ed i 17 anni. L’idea era già nell’aria ma ora, come appreso dalla redazione di LazioPress.it, il progetto si è concretizzato. L’attività si svolgerà presso gli impianti sportivi ‘Orlando Strinati Terni football club’ in via Vulcano 1, a Terni (per tutte le informazioni è possibile telefonare dal lunedì al venerdì, dalle 17.00 alle 19.00, al numero 328.0859613 o mandare una mail a scuolaportierigrigioni@gmail.com).

Sono già tanti i ragazzi che hanno scelto Grigioni come allenatore e ‘mentore’, ma questa notizia di certo non stupisce visto che il ‘maestro dei portieri’, con l’aquila sul petto, si è distinto per professionalità e competenza: mai una parola fuori posto, sempre ligio al dovere e sempre pronto ad ascoltare i ragazzi che ha visto crescere fino ad affermarsi in Serie A. Al momento è anche coordinatore dei portieri del Terni FC e si occupa sia del settore giovanile che della prima squadra. Insomma, è a tutti gli effetti pronto per una nuova sfida: la scuola targata Grigioni ora è una realtà. In becco all’aquila, mister!

 


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