Esclusiva
[ESCLUSIVA] Pierluigi Pardo su Lazio-Napoli: “La Lazio l’ho vista bene, il risultato non è giusto”
Pierluigi Pardo è uno dei volti più noti del panorama calcistico italiano per quanto riguarda il giornalismo, attualmente nella redazione di Sport Mediaset, con Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco ha dato vita ad uno dei programmi in chiaro a tema sportivo più seguiti del palinsesto italiano. Come se non bastasse poi è la voce ufficiale di FIFA 15, e una delle illustri penne che firmano gli articoli del trimestrale 11.
In esclusiva ai nostri microfoni ha commentato la sfida di campionato dal sapore di Champions League, analizzando anche la corsa allo scudetto tra Roma e Juventus:
Sfida Champions, come hai visto le due formazioni?
La Lazio l’ho vista bene, è chiaro che ha concretizzato meno rispetto ad altre occasioni. Il risultato secondo me non è giusto, poi è ovvio che il Napoli è stato sempre pericoloso in contropiede. Poteva fare anche il 2-0. Però se guardiamo la partita, anche fino al goal di Higuain, la Lazio aveva fatto di più, complessivamente mi sembra meglio allenata. La lazio ha fatto la partita e ha cercato di vincerla, il goal subito ha cambiato tutto. Su quell’azione Berisha e Radu potevano fare di più, sono state pagate le assenze.
Qual è secondo te l’assenza che pesa più di tutte? Togliere due giocatori decisivi come Anderson e Mauri è stato il punto di svolta per il Napoli?
Per me anche De Vrij, il goal nasce da un bellissimo contropiede, ma abbastanza ingenua la lettura data dalla Lazio. Anderson invece con i suoi sei goal nelle ultime sei partite è più di una semplice assenza. Mauri poi è sempre importantissimo. Nel complesso infine dieci assenze pesano, credo comunque che la Lazio stia facendo un’ottima stagione. Una squadra di grande livello che poteva avere qualche punto in più in classifica. Per me 31 punti sono pochi rispetto a quanto avrebbe meritato.
Per la corsa al terzo posto, visto anche il calciomercato fatto dalle altre, la Lazio resta la favorita oppure c’è qualcun’altro che si può inserire?
Lo pensavo prima, e oggi a maggior ragione: il Napoli è la squadra favorita per il terzo posto. Penso poi però che sicuramente Lazio e Sampdoria stando a quanto hanno speso e fatto vedere sul campo, stiano facendo bene. La Lazio ad oggi è da Europa League, e può puntare ad andare avanti in Coppa Italia, il Napoli è più forte. Le milanesi invece mi sembrano in grande confusione e difficoltà. La Lazio mi sembra una squadra normale, allenata benissimo
Obiettivo dichiarato per il mercato della Lazio è un difensori, ma pensi serva rafforzarsi anche in un altro reparto?
Certamente si può sempre migliorare, ma l’emergenze attualmente è li. Avevano preso Gentiletti, che però si è infortunato subito, e doveva essere il giocatore che sistemava il reparto difensivo. De Vrij in compenso sta facendo molto bene, dovendo prenderne uno quindi si, un difensore. Penso anche però che i tifosi della Lazio debbano essere molto contenti fino a questo momento, perché questa squadra non solo gioca bene, ma da anche ottimi segnali in prospettiva. Certo è che Lotito qualche investimento dovrà farlo.
Un’ultima domanda sul campionato in generale: la Roma sta faticando ultimamente, come vedi la corsa allo scudetto?
Penso che non ci saranno i 102 punti dell’anno scorso, ma la Juventus resta comunque la favorita. La Roma deve svoltare velocemente perché il rischio c’è. La Juve può andare a +5 e il calendario lè è favorevole, la Roma poi sembra non avere gambe. Iturbe è stato l’investimento dell’estate e sta fallendo, il povero Castan ha avuto dei problemi un po’ più grossi, Benatia non c’è più e De Sanctis e Maicon non sono quelli dell’anno scorso, non è casuale che la Roma abbia qualche punto in meno.
Elisa Di Iorio/Tommaso Calascibetta
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ESCLUSIVA | 26maggio, Crecco: “Giornata unica, io mi ero affidato a Radu”. E su Sarri…
26 maggio 2013, una data indimenticabile. Sono passati 10 anni dal giorno in cui la Capitale ha visto le due compagini della Città contendersi il trofeo più importante della storia calcistica capitolina: la Lazio ha battuto la Roma 1-0 nella finale di Coppa Italia con un gol di Lulic al 71esimo. Parole che a distanza di tempo risuonano come un mantra: tutti ricordano dov’erano il giorno del derby, come hanno vissuto l’attesa e come sono stati i festeggiamenti. Tutti ricordano la tensione e la gioia smisurata. E a raccontare i dettagli di quella giornata memorabile è stato uno dei protagonisti di quella rosa: Luca Crecco, all’epoca giovanissimo, ha alzato al cielo la Coppa da calciatore e da tifoso, un binomio che ha reso quei momenti ancora più emozionanti.
Stamattina aprendo i social si può notare che impazza un trend…
“E’ tutto biancoceleste. In verità è da un po’ di giorni che è così, da quando la Società ha iniziato a ricordare attraverso i video la marcia di avvicinamento a quella finale. Bellissimi i social colorati in questo modo“.
E il risveglio del 26 maggio di 10 anni fa com’è stato?
“E’ stata una giornata che non dimenticherò mai. Viverla in quel modo, da laziale, non ha prezzo. Ricordo ogni minimo istante, soprattutto il triplice fischio quando siamo corsi tutti in campo. Il giorno dopo, appena sveglio, ancora non avevo realizzato cosa fosse accaduto. Avevamo passato una serata fantastica, con i festeggiamenti in pullman fino a tardi. Giornata unica“.
Eri il più giovane della rosa del 26 maggio, chi è stato il calciatore che ti ha fatto da guida in quei giorni?
“Ero un ragazzino, avevo 17 anni, ero al mio primo anno in pianta stabile in prima squadra. Ricordo che c’era una tensione incredibile e ogni calciatore stava un po’ sulle sue, era una partita troppo sentita. Avevo legato, oltre che con Strakosha che era salito con me dalla Primavera, con Radu, che mi ha sempre aiutato in tutto e mi ha fatto crescere anche come uomo. Mi ero affidato molto a lui, ma anche lui sentiva tanto la partita“.
La partita l’avete cominciata a sentire già dalla semifinale vinta con la Juventus?
“Il pensiero del derby è arrivato dopo. Archiviata la gara con la Juve abbiamo solo pensato ai festeggiamenti, perché avevamo ottenuto la finale superando una squadra fortissima. E come l’abbiamo superata poi, all’ultimo minuto. Ritrovarsi in finale la Roma è stato un bel colpo, ma tutto bene quel che finisce bene“.
Passando all’attualità, la Lazio di oggi era preventivabile vederla in questa posizione di classifica?
“Ci speravo. La squadra è collaudata ormai da anni, alcuni calciatori giocano insieme da tempo e si conoscono bene. Quest’anno si è vista davvero una Lazio importante, la mano di Sarri è statafondamentale“.
Ci vedremo presto a Roma?
“Al momento sono a Roma e domenica sarò all’Olimpico, a Formello un domani chissà… è difficile, ma la speranza è l’ultima a morire“.
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