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Lazio, esame Champions

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SS Lazio v Atalanta BC - Serie A

Stasera all’Olimpico arriva il Milan in crisi, Pioli vuole i tre punti «Onoriamo la nuova maglia ritrovando la vittoria in campionato»

Un esame da non fallire, un’occasione da cogliere senza esitazioni. Stasera all’Olimpico va in scena l’ultima tappa del terribile gennaio biancoceleste, la sfida contro il Milan in crisi nera. Una partita che la Lazio deve vincere ad ogni costo per vendicare la sconfitta dell’andata (a San Siro finì 3-1 per i rossoneri), cominciare al meglio il girone di ritorno e riprendersi almeno per una notte il prezioso terzo posto.

I presupposti ci sono. Nei primi tre scontri diretti del nuovo anno – con Sampdoria, Roma e Napoli – la Lazio ha convinto pur raccogliendo solo 4 punti, un bottino misero per quanto s’è visto in campo: un dominio netto contro la squadra di Mihajlovic, un derby poco fortunato e una sconfitta dolorosa contro il Napoli, in una partita giocata meglio degli azzurri malgrado le assenze. Ecco perché, nonostante la frenata in classifica e una rosa ancora falcidiata dagli infortuni, stasera la Lazio può sfidare il Milan con i favori del pronostico.

Dalla partita di San Siro tante cose sono cambiate: la squadra di Pioli è cresciuta esponenzialmente mentre i rossoneri hanno fatto un percorso inverso, raccogliendo 8 punti meno dei biancocelesti nelle successive 18 partite, con due sole vittorie nelle ultime 12 gare e soprattutto un gennaio orribile (sconfitte in casa contro Sassuolo e Atalanta, pareggio fortunato sul campo del Torino). «Affrontiamo un’altra diretta concorrente per l’Europa con una consapevolezza: dobbiamo giocare con più costanza nei 95 minuti – ha spiegato Pioli – All’andata abbiamo disputato una buona gara, commettendo però alcune ingenuità. L’attenzione difensiva e il cinismo sotto porta sono due fattori determinanti. Perché, per tornare in Europa, nel girone di ritorno non basteranno i 31 punti fatti all’andata: dovremo fare meglio».

Pioli non vuole cali di tensione, anche perché non si fida del Milan in crisi. «Io non ci penso, non mi interessa – ha dichiarato il tecnico della Lazio, a caccia della prima vittoria da allenatore contro i rossoneri – Loro sono un po’ cambiati rispetto all’andata, ma io penso solo alla mia squadra e alle difficoltà che potremo incontrare. In questi mesi abbiamo acquisito una mentalità offensiva, non molliamo mai, vogliamo sempre fare la partita e attaccare. Siamo in crescita costante ma dobbiamo dimostrarlo ogni volta sul campo: dopo la sconfitta col Napoli ci siamo preparati in modo meticoloso, vogliamo ritrovare i tre punti per ripartire subito».

Niente turnover, dunque: la seconda sfida ai rossoneri – in programma martedì a San Siro e valida per i quarti della Coppa Italia – oggi non interessa a Pioli. La sua Lazio giocherà come sempre all’attacco, proverà a togliere spazio al centrocampo rossonero per impedire quelle ripartenze già letali all’andata. Non è un caso se il Milan finora ha perso solo una partita lontano da San Siro, sul campo del Genoa dove tra l’altro ha avuto buone opportunità prima di cadere (le sconfitte casalinghe sono invece già 4). «Dobbiamo affrontare la gara con l’atteggiamento giusto – ha osservato Pioli – Tra l’altro indosseremo la nuova maglia, sarà una grande emozione e faremo di tutto per onorarla». La Champions, in fondo, non è distante.

 

(Il Tempo) 


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Onorato: “Prenderemo una decisione sul Flaminio. La Lazio è libera di fare lo stadio altrove”

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Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Alessandro Onorato l’assessore Alessandro Onorato si è espresso in merito alla situazione Flaminio legata alla Lazio.

Queste le sue parole:

“Parlando di impianti, è inutile discutere di Flaminio se il progetto non c’è. Il Comune di Roma è pronto ad affiancare e supportare il progetto, a seguire l’iter. Ma se il progetto non c’è, non possiamo parlarne.

Ovviamente il presidente Lotito è liberissimo di prendere o non prendere in considerazione il Flaminio, ci mancherebbe. Non vogliamo darlo per forza alla Lazio. Anzi, se Lotito avesse intenzione di farlo altrove, ci dicesse dove e siamo pronti a dare la stessa attenzione che abbiamo dato alla Roma. Lazio e Roma con stadi di proprietà sono un miglioramento importante. Fare uno stadio non è una passeggiata, ecco perché è giunta l’ora di non parlare del Flaminio tanto per parlarne. Ci sono troppe cose in ballo, troppi problemi da risolvere per banalizzare. Se la Lazio non mostrerà interesse, troveremo comunque un modo per ristrutturare il Flaminio. Tanto più che lo abbiamo messo tra le opere per i prossimi. Europei di calcio. Speriamo ovviamente di andare comunque a dama e di restituire l’impianto alla città e di esserci per vederlo. In chiusura, fortunatamente al Parco Lenzini la targa è al suo posto e speriamo possa rimanere li tranquilla per sempre.” 


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