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Messina, il designatore degli arbitri: “E’ il momento della tecnologia”
Prima il presidente Figc Tavecchio. Ora il designatore degli arbitri Domenico Messina. Per una volta tutti d’accordo e tutti pronti a cambiare le regole del nostro pallone: “E’ il momento di introdurre la tecnologia, in quest’ultimo mese è accaduto qualcosa mai successo prima. Ieri è stato il primo errore certificato (Morganella in Samp-Palermo, ndr), sugli altri episodi si discute ancora. E’ chiaro che sarebbe un vantaggio per noi e per il calcio”.
Insomma, l’Italia è pronta a risolvere il problema dei gol-non gol. “Il gol non assegnato al Palermo? A un arbitro non fa mai piacere vedere un proprio errore messo in prima pagina, la classe arbitrale è molto dispiaciuta perché vorremmo evitare sempre queste situazioni – ha detto a Radio Anch’io Sport -. Gli errori e le critiche che irritano di più? “Gli errori che tollero meno sono quelli dovuti a una cattiva preparazione, ci sono cose che l’arbitro deve fare per essere sempre attento. Ci sta che nell’ambito di una azione veloce, qualche situazione possa sfuggire. Non mi fanno arrabbiare le critiche, è diritto di tutti esprimere un giudizio sull’operato arbitrale. Mi arrabbio quando si entra nella sfera personale della classe arbitrale”.
E ancora: “I gol fantasma di Udinese-Roma e Samp-Palermo gestiti in modo diverso? Le azioni sono diverse. A Genova c’è stato un tiro da fuori area molto forte, a Udine l’azione è stata più lenta con l’arbitro posizionato all’interno dell’area. In Friuli c’era maggiore possibilità di percepire la posizione del pallone”.
Resta il tempo per un apprezzamento al comportamento di Iachini, tecnico del Palermo, che a fine partita ha liquidato con una battuta (“Come diceva il mio maestro Boskov, gol è quando arbitro fischia”) la rete non data a Morganella: “Voglio fare un plauso all’allenatore del Palermo, non è un atteggiamento comune ‘perdere’ due punti per un gol non assegnato con un simile fair-play”.
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CdS | Centrocampo, una mezza rivoluzione. E Sarri cerca anche giovani talenti
Sergej è in partenza, Luis Alberto ormai è sarrizzato, ma con lui mai dire mai. Cataldi e Vecino sono punti fermi. Ma gli altri del centrocampo? Sarri potrebbe chiedere la cessione di Basic, che non lo ha convinto e va anche risolto il rebus Marcos Antonio, non calcolato dal tecnico. In estate serviranno almeno due colpi a centrocampo se Milinkovic andrà via e Lotito è disposto ad accontentare pienamente Sarri se dovessero qualificarsi in Champions.
Il sogno è Zielinski, ma servono anche altri colpi per completare il reparto. Gagliardini, ad esempio, è acquistabile a parametro zero e vuole rilanciarsi. Oltre al centrocampista dell’Inter, però, ci sono anche tanti giovani in lista. Sarri segue due talenti dell’Empoli, Baldanzi (trequartista) e Fazzini (mezzala). La Lazio potrebbe approfittare dell’operazione Akpa Akpro, che potrebbe essere confermato dal club toscano. Inoltre bisognerà trovare un nuovo portiere che vada a sostituire Maximiano. Il portiere portoghese va rivenduto intorno alla cifra per cui è stato acquistato (10 milioni) e potrebbe essere sostituito con Caprile del Bari o Audero della Samp.
Corriere dello Sport
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