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#IostoconCassano…No, io sto con Ledesma, sua moglie Marta e la piccola Giorgia!

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Ledesma

Togliete Twitter a Carolina Marcialis. Oppure, in alternativa, toglietele il vino! E basta con questa storia delle mogli che devono sempre mettere il naso nella vita “lavorativa” dei mariti. Non è per maschilismo che lo dico. E neanche perché credo che abbia ragione chi dice che “il calcio è roba da uomini”, anche se poi, quando a parlare di calcio è Sara Tommasi, qualche dubbio mi viene… È normale che una moglie difenda il marito, altrimenti quella promessa che si fa davanti a Dio (“…in ricchezza e in povertà, nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non ci separi”) non avrebbe motivo di esistere. Dico soltanto che non c’è bisogno di esagerare e intervenire a tutti i costi per prendere le parti della propria “metà”, soprattutto se nessuno l’ha mai accusata di nulla, ma al massimo ne ha criticato le scelte.

Mi riferisco in questo caso a Lady Cassano che su Twitter ha lanciato l’hashtag #iostoconCassano, accompagnato dall’emoticon di un pugno, per gridare al mondo intero la sua vicinanza al marito-calciatore.

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Ma procediamo con ordine. Tutto ha avuto inizio venerdì scorso quando il barese ha chiesta alla società emiliana il pagamento degli stipendi arretrati, e non la messa in mora come ipotizzato inizialmente da qualcuno. Peccato però che ad alimentare i dubbi era stata proprio Carolina Marcialis, ritwittando un articolo di “Blitz quotidiano”.

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Poi, nella giornata di lunedì, ecco arrivare l’annuncio ufficiale: fantantonio dice addio al Parma. A comunicarlo in esclusiva a Tiki Taka è lo stesso giocatore. “Ho deciso di chiudere il rapporto dopo una presa per il cu*o durata sette mesi. Lascio tutto perché sono stanco: vince la dignità per me, prima che i soldi. Ci sto rimettendo quasi quattro milioni di stipendio, ma non sono i soldi il problema. Non lo sono per me. La cosa brutta è che ci sono persone che guadagnano molto meno e non prendono un euro da sette mesi”.

Ora, premettendo che credo che ognuno, Cassano compreso, abbia il sacrosanto diritto di avere il proprio stipendio, indipendentemente dal numero di zeri che lo compone, trovo esagerato il comportamento di chi elogia l’attaccante come fosse un eroe. Siamo onesti: se ha “rinunciato” a quei soldi è perché poteva permetterselo. Quindi, se proprio devo utilizzare un hashtag per dimostrare la mia vicinanza a qualcuno, preferisco farlo per quelle persone, delle quali peraltro ha parlato anche Cassano, che guadagnano molto meno di lui e a quei soldi non possono rinunciare. Potrei poi decidere di esagerare e dire che sto con tutti quei giovani che non trovano lavoro, con quelle famiglie che non arrivano alla fine del mese e con chi si fa il risvoltino ai pantaloni pensando di essere alla moda. Ma significherebbe lasciarsi andare a facili moralismi.

Per questo preferisco rimanere in ambito calcistico e dire che, anziché con Cassano, io sto con Ledesma, sua moglie Marta e la piccola Giorgia. Per farlo, però, devo raccontarvi una storia.

Giorgia Pagano ha sei anni, vive a Lecce ed è affetta da una rarissima (sono circa 250 i casi nel mondo) anomalia cellulare che blocca la motilità intestinale. Si tratta della Sindrome di Berdon, una malattia che impedisce alla piccola di potersi nutrire normalmente visto che l’intero apparato digerente non funziona, insieme alla vescica. La bimba pertanto è costretta a vivere con quattro fori sulla pancia e un catetere fisso sulla giugulare, che attraverso una pompa la nutre per 13-15 ore al giorno.

Per lei si sono già mossi in tanti, a partire proprio dal mondo del calcio. A farsi promotori dell’iniziativa, infatti, sono stati il centrocampista della Lazio, Cristian Ledesma, e sua moglie Marta. “Giorgia ha bisogno di aiuto per sottoporsi a un trapianto multi organo (fegato, stomaco, l’intero intestino, duodeno, pancreas, vie biliari e milza) da effettuarsi in America, a Pittsburgh. Le spese sanitarie ammontano a circa 3-4 milioni di euro e dovrebbero essere coperte interamente dall’ASL, ma tutto ciò che non è sanitario resta interamente a carico della famiglia, compresi i costi del trasferimento in America per un periodo di circa 3-4 anni” ha dichiarato Marta Ledesma. Ad oggi le donazioni hanno già raggiunto e superato quota 160.000€, ma non basta. “È una storia che tocca l’anima di tutti quelli a cui la raccontiamo – ha aggiunto Marta – anche se poi non tutti staccano un assegno o fanno un bonifico”.

Giorgia ha bisogno dell’aiuto di tutti noi ed è per questo che #iostoconGiorgia.

Cliccando qui potete accedere alla pagina Facebook “Aiutiamo Giorgia” dove troverete tutte le informazioni a riguardo. 


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Ora legale 2023, ecco quando spostare le lancette

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Torna l’ora legale: presto le giornate, dunque, saranno più lunghe l’estate non più così lontana. Le lancette andranno spostate in avanti nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Diverranno, infatti, le 3 di notte nel momento in cui scoccheranno le 2. L’ora legale resterà fino al 29 ottobre 2023.

  


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