Che il nostro calcio non stesse passando un buon momento, credo che lo sanno tutti. Scarseggiano gli introiti, scarseggiano i sponsor, scarseggiano i risultati.

Quindi tutto si ripercuote anche sugli adempimenti che le società nostrane hanno nei confronti dei loro tesserati, dei dipendenti, dei fornitori e dello Stato, per il pagamento di tasse e ritenute.

Del Parma ormai si sa quasi tutto. Notizia dell’ultim’ora proviene sempre dall’Emilia-Romagna. È arrivato stamattina il temuto -1 in classifica per il Bologna. Il Tribunale Federale ha assegnato ai rossoblù la penalizzazione chiesta dalla Procura per il mancato pagamento dell’Irpef del periodo gennaio-marzo 2014, quando presidente era ancora Guaraldi (per lui condanna a 3 mesi di inibizione). Niente da fare per l’avvocato Mattia Grassani e l’ad Claudio Fenucci, a Roma per cercare di evitare il -1.
Il Bologna farà ricorso contro la decisione di primo grado, puntando sui vizi di forma nei tempi di presentazione dell’accusa. Grassani aveva già esplicitato che si sarebbe arrivati in ogni caso fino al Coni, per il terzo e ultimo grado d’appello, e così sarà. I tempi per la sentenza di secondo grado saranno più brevi, 30 giorni dal ricorso; più altri eventuali 30 per la terza e definitiva sentenza.

Nel frattempo, però, la classifica dei rossoblù perde un punto. Così, i ragazzi di Lopez scendono a quota 44: sempre secondi, ma col Livorno a una sola lunghezza di distanza e l’Avellino a due. Mentre in testa il Carpi guadagna un altro punto di distacco, risalendo a +7. 

Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.

DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS

RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR: