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[ESCLUSIVA] On. Gasparri sugli hooligans: “Il primo colpevole è Marino. Sproporzionato il trattamento con i laziali a Varsavia”

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Roma messa a ferro e fuoco da una vera e propria invasione di hooligan del Feyenoord che non ha risparmiato neanche i monumenti più celebri di Roma, come la Barcaccia. La fontana di piazza di Spagna è stata letteralmente presa d’assalto dai tifosi che hanno circondato il bacino in marmo, di recente restaurato, accendendo anche fumogeni colorati. La redazione di LazioPress.it, ha raggiunto in esclusiva l’on. Maurizio Gasparri per sapere cosa ne pensasse di quanto accaduto:

Buonasera Onorevole, in riferimento a ciò che è accaduto ieri a Roma con i tifosi del Feyenoord, secondo lei di chi è stata la colpa? 

La colpa oggettivamente è stata di tutti. Dopodiché il capo della città è il sindaco. Deve avere un calendario degli eventi, di problemi che ci possono essere e allertare  in maniera adeguata le varie autorità preposte. Il primo colpevole è Marino e cerca un alibi rispetto al suo fallimento e al suo disastro. Poi certo non è stata programmata una azione adeguata e capisco le difficoltà nelle opere di contenimento, ma hanno goduto di un eccesso di libertà d’azione.

I numeri dicono circa 500 tifosi, di questi 19 condannati, 6 arresti. Rispetto a quello che era successo ai tifosi laziali a Varsavia, in quel caso 149 tifosi fermati, 22 processati per atti sicuramente in linea di massima minori a ciò che è successo a Roma. Che ne pensa?

Non ricordo i dettagli di cosa fecero quei tifosi laziali a Varsavia e non ricordo gli eventi specifici. Al netto di questo fatto, li ci fu una severità notevole, che invece in Italia non c’è stata. Sicuramente dobbiamo prendere esempio da chi ha agito in quella maniera, poi mi auguro tutte le cose siano state chiarite. Non so come siano finiti i vari contenziosi dei vari italiani fermati e processati. Non ho seguito gli eventuali sviluppi. Non c’è dubbio che c’è stata una sproporzione tra quanto avvenne li, e quanto è avvenuto a Roma.

Lei oggi ha twittato in merito agli eventi, dicendo che vogliamo delle scuse ufficiali e vengano a Roma?

Non c’è dubbio. Deve venire il Premier olandese a piazza di Spagna e davanti alla fontana, scusarsi con l’Italia. Leggo invece che non vogliono nemmeno risarcire i danni, è una cosa intollerabile. I paesi vivono anche della loro dignità, e quindi il nostro Governo deve pretendere le scuse ufficiali dell’Olanda, nella forma del Premier che viene a Roma e davanti alle telecamere chiede scusa a Roma e all’Italia, per il comportamento di questi banditi olandesi che sono piombati nella nostra città. E’ il minimo. Se non se la sente il premier venga la regina, in Olanda c’è ancora la regina e l’accogliamo. Anche con una carrozza la facciamo andare, con i cavalli.

 

Ma tutto questo cosa c’entra con il calcio?

Ma purtroppo a volte il calcio è un recipiente di frustrazioni e violenza, e il calcio non è solo questo per fortuna. Però oggettivamente ci sono stati, in tanti posti nel mondo i fatti degli hooligans. Anche a Roma c’è stato un omicidio, ricordiamocelo un anno fa. Quindi non è che questi fenomeni siano inediti o riguardino solo l’Olanda. Diventa il terminale di frustrazioni e violenza, di bande criminali. Il calcio non è per fortuna solo questo, ma a volte diventa anche un attrazione per persone che non dovrebbero andare in uno stadio, ma in un carcere.

 


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Inizia la nuova avventura di mister Grigioni: al via la scuola dedicata ai portieri

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Il tempo che mister Adalberto Grigioni non trascorre in famiglia lo passa con un pallone e dei guantoni, chiaramente sul rettangolo verde di spalle alla porta: il calcio è da sempre la sua passione, un hobby divenuto lavoro che lo ha portato lontano da casa e che gli ha fatto vivere momenti indimenticabili, soprattutto a Roma con la maglia della Lazio. Quest’anno il preparatore atletico dei portieri, dopo 18 anni nella Capitale, ha intrapreso una nuova avventura.

Nato a Sangemini in provincia di Terni, è lì che ha fatto ritorno dopo che il contratto di lavoro con il club capitolino non è stato rinnovato: arrivato a Roma nel 2005, scelto d’allora ds Osti che aveva lavorato con lui alla Ternana, con la Lazio mister Grigioni ha vinto 3 Coppe Italia (2008/2009, 2012/2013, 2018/2019) e 3 Supercoppe Italiane (2009, 2017 e 2019). Con lui hanno lavorato portieri come Peruzzi, Handanovic, Ballotta, Sereni, Muslera, Carrizo, Bizzarri, Marchetti, Guerrieri, fino a più recenti come Strakosha, Reina, Adamonis, Furlanetto e gli ultimissimi Maximiano e Provedel, con quest’ultimo che anche in Champions ha lasciato tutti a bocca aperta per il rendimento sopra ogni aspettativa.

Grigioni è stato al fianco di Delio Rossi, Ballardini, Reja, Petkovic, Pioli, Inzaghi e Sarri: un palmarès di tutto rispetto il suo che oggi il tecnico ha deciso di mettere a disposizione dei giovani portieri. E’ infatti nata la ‘scuola portieri Grigioni’, che prevede corsi di formazione per ragazzi e ragazze con età compresa tra i 6 ed i 17 anni. L’idea era già nell’aria ma ora, come appreso dalla redazione di LazioPress.it, il progetto si è concretizzato. L’attività si svolgerà presso gli impianti sportivi ‘Orlando Strinati Terni football club’ in via Vulcano 1, a Terni (per tutte le informazioni è possibile telefonare dal lunedì al venerdì, dalle 17.00 alle 19.00, al numero 328.0859613 o mandare una mail a scuolaportierigrigioni@gmail.com).

Sono già tanti i ragazzi che hanno scelto Grigioni come allenatore e ‘mentore’, ma questa notizia di certo non stupisce visto che il ‘maestro dei portieri’, con l’aquila sul petto, si è distinto per professionalità e competenza: mai una parola fuori posto, sempre ligio al dovere e sempre pronto ad ascoltare i ragazzi che ha visto crescere fino ad affermarsi in Serie A. Al momento è anche coordinatore dei portieri del Terni FC e si occupa sia del settore giovanile che della prima squadra. Insomma, è a tutti gli effetti pronto per una nuova sfida: la scuola targata Grigioni ora è una realtà. In becco all’aquila, mister!

 


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