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[ESCLUSIVA] Francesca Belussi: “I miei preferiti Candreva e Klose. Non mi piace chi non esulta al gol”
E’ il volto di Sky & Sportitalia, ed alla fine dei primi tempi, da le quote delle scommesse Bwin. Tutti ormai la conoscono e parliamo della bellissima Francesca Belussi, che la nostra redazione ha contattato in Esclusiva:
Sei il volto della Bwin, e ogni settimana ti vediamo in tv nelle varie trasmissione sportive, a parlare di quote sulle partite. Francesca Belussi, per quale squadra tifa?
Potrà sembrare strano ma non sono una tifosa, sono neutrale come é giusto che sia per dare le quote di Bwin.
Quale è il tuo giocatore preferito della Serie A?
Non ne ho uno in particolare, vi posso dire che mi piacciono molto i giocatori che fanno gioco di squadra, quelli altruisti e quelli che, quando segnano, esultano con i compagni, con i tifosi o vanno ad abbracciare l’allenatore, non mi piacciono gli egoisti che non ringraziano i compagni per dei bei passaggi e che quando segnano allontanano tutti o, peggio, non esultano proprio.
Noi siamo una testata che parla esclusivamente della Lazio. Chi idea hai di questa squadra?
La Lazio quest’anno sta giocando un buon campionato e direi che é una delle squadre che può puntare al terzo posto, ha un buon reparto offensivo e lo dimostra la quantità di gol segnati in questa stagione, inoltre può contare su un buon coordinatore come Pioli.
Quale il primo giocatore che ti viene in mente della Lazio?
Candreva e Klose
Cosa pensi di quello che sta accadendo ora con la famosa telefonata di Lotito?
È un argomento delicato e spiacevole e credo che sia giusto che venga discusso e risolto nelle sedi appropriate.
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ESCLUSIVA | Manfredonia: “Sarri sta facendo un ottimo lavoro con una rosa non di primissimo piano. Derby? Giocarlo un grande sogno per un ragazzo di Roma”
Una partita che non ha bisogno di presentazioni, una gara che “ferma” l’intera città di Roma. Questo è Lazio-Roma, il Derby della Capitale. Alle 18:00 è in programma, allo Stadio Olimpico di Roma, il fischio d’inizio, tra due squadre reduci da differenti stati d’animo dopo i risultati dello scorso giovedì in Europa. In vista della stracittadina, valida per la 27° giornata di Serie A ed importante in chiave corsa ad un posto in Champions League, la redazione di LazioPress.it ha intervista, in esclusiva, un doppio ex che ha vestito entrambe le maglie nella sua carriera: Lionello Manfredonia. Cresciuto nelle giovanili biancocelesti, trascorre ben otto stagioni con la maglia della Prima Squadra. Prima di approdare poi in giallorosso per tre anni, Manfredonia indossa per due stagioni la maglia della Juventus, conquistando anche lo Scudetto nella stagione ‘85/’86.
La Lazio alterna grandi vittorie e prestazioni, come quella di Napoli, o contro Milan ed Atalanta, a partite sottotono dove lascia per strada punti preziosi. Qual è il suo pensiero sul lavoro svolto da Sarri fin qui?
“Sarri sicuramente sta facendo un ottimo lavoro pur avendo una rosa non di primissimo piano. Romagnoli sembra un giocatore pienamente recuperato dopo le opache stagioni al Milan, Patric un giocatore che sta migliorando di partita in partita”.
Anche la Roma, nei risultati, ha degli alti e bassi. In termini di gioco invece, quali differenze ci sono tra la squadra di Mourinho e quella di Sarri? Chi tra questi due grandi allenatori vede avanti nel proprio percorso?
“Anche la Roma ha una rosa ristretta, ma quando ci sono tutti può fare grandi partite, come contro il Salisburgo in Europa o la Juventus in campionato”.
Da doppio ex di Lazio e Roma, com’è vivere l’attesa, la settimana del Derby della Capitale da calciatore? Che sensazioni, emozioni ha provato?
“Per un calciatore che nasce nel vivaio di Lazio o Roma l’impatto emotivo alla stracittadina è diverso da chi viene da fuori. Se le cose vanno male, il tifoso lascia perdere gli “stranieri” e critica i giocatori locali. Per me è stato più semplice disputare il derby di Torino, molto meno coinvolgente. Ma comunque rimane un grande sogno per un ragazzo di Roma poterlo disputare”.
Tra Lazio e Roma ci sono solo due punti di differenza e, insieme ad Inter, Milan ed Atalanta, sono in piena lotta per un posto nella prossima Champions League. Tre posti per cinque squadre, quante possibilità hanno i biancocelesti di qualificarsi? Che lotta vede per queste 12 giornate che rimangono?
“È un campionato strano, svoltosi in due fasi, prima e dopo il Mondiale. Anche le piccole squadre tolgono punti alle grandi, solo il Napoli è al di sopra di tutti. Parecchi infortuni poi hanno condizionato le squadre, vedi Immobile nella Lazio o Dybala nella Roma. Entrambe possono rientrare nelle prime quattro”.
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