Per Lei Combattiamo
LE PAGELLE: Mauri super, che gol Candreva!
Marchetti 6.5: Subito impegnato il numero 22 biancoceleste. Non può nulla sul gol subito. Nella ripresa stesso copione del primo tempo.
Cavanda 6.5: Prestazione impeccabile quella del belga-angolano. Il miglior dei quattro di difesa.
De Vrij 6: davanti a se si ritrova la coppia Dyala e Vazquez, due clienti non facili. Qualche disattenzione di troppo nei primi 45’.
Dos Santos 5.5: Ci prova di testa su calcio d’angolo nel primo tempo. Perde goffamente palla vicina alla sua area e Dybala ne approfitta portando in vantaggio i suoi.
Radu 6: Il reparto arretrato nel primo tempo ha dimostrato qualche insicurezza di troppo. Anche il romeno non è da meno. Tanti errori in fase di copertura.
Cataldi 6.5: Un inizio di partita tutto in salita per l’ex primavera, col passar del tempo cresce e prende sicurezza. Suo l’assist per Mauri.
Biglia 6: Prestazione opaca quella del regista argentino e la Lazio non gira come dovrebbe. (Dal 58’Ledesma 6: Smista tanti palloni, buona copertura in fase difensiva )
Parolo 6.5: E’ l’uomo ovunque. Pioli non vuole mai rinunciarci e si capisce il perché.
Candreva 8: E’ tornato in splendida forma il numero 87 laziale. Crea diverse occasioni. Devastante su quella fascia destra, imprendibile per le difese avversarie. Al 25’st sfiora il gol del possibile raddoppio, la palla finisce fuori di un soffio. Ma lui è testardo, ci crede sempre e al 78’ arriva la rete del 2 a 1: destro micidiale, imparabile per Sorrentino.(80’ Onazi)
Mauri 8: Si carica la squadra sulle spalle. Il capitano biancoceleste non molla mai. Gli bastano meno di 10 minuti per ristabilire il pareggio, grazie all’ assist di Cataldi.
Klose 6: Poco pericoloso sotto porta, ma è lui che fa il lavoro sporco. (75’ Keita)
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Champions League
Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”
Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.
Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.
I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.
Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.
Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.
E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto
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