Esclusiva
[ESCLUSIVA] Marika Fruscio: “Dopo il Napoli simpatizzo Lazio”. E poi una frecciatina alle ‘giornaliste’ delle altre reti…
Donne e pallone. Spesso questo binomio viene visto come una forzatura, non quando parli con Marika Fruscio, preparata come poche e pochi in materia. E il motivo lo svela proprio la splendida opinionista, tifosa del Napoli, di 7 Gold.
“Sono stata sempre un maschiaccio, nonostante la mia spiccata femminilità – afferma in esclusiva ai microfoni di LazioPress.it, – visto che da piccola giocavo a calcio “.
Come è nata la passione per il Napoli?
“In famiglia sono tutti tifosi: io ho scelto il Napoli perché prima di tutto mi sono innamorata della città, con la quale è stato un amore a prima vista, e successivamente della squadra. La città vive per il Napoli, la priorità della gente è la squadra. Poi erano i tempi di Mazzarri e dei tre tenori (Hamsik, Lavezzi e Cavani, ndr), quindi è stato impossibile non innamorarsene. Quel trio mi ha ricordato molto Rijkaard, van Basten e Gullit, quello olandese del Milan. Una cosa è certa: Napoli sforna sempre grandi campioni”.
Questo Napoli, invece, continua a fallire il salto di qualità…
“Purtroppo manca di continuità. A volte fa prestazioni da sogno, altre, come quella di ieri, da dimenticare, dove perde in modo brutto. I responsabili principali penso che siano i calciatori: Callejon è in ombra, non segna da 3 partite e Higuain è nervoso. A volte la colpa è stata anche di Benitez, che ha effettuato un turnover troppo robusto. Ieri, ad esempio, Gabbiadini sarebbe dovuto entrare prima secondo me”.
Cosa succede ad Higuain e Hamsik? L’argentino rimarrà anche senza Champions?
“Higuain non è Cavani. E’ un grandissimo attaccante, ma è uno che gioca negli ultimi 30 metri. Cavani invece è più uno alla Tevez, che gioca a tutto campo e lotta fino alla fine. Il suo futuro dipende da Benitez, così come quello di Callejon. Per quanto riguarda Hamsik, credo che il suo calo sia dovuto al modulo. Non è riuscito a prendersi il suo giusto spazio in questo Napoli spagnolo”.
Crede ancora al secondo posto e all’Europa League?
“Se i campioni tornano ad essere tali sì, altrimenti credo sia meglio guardarsi alle spalle e difendere il 3° posto”.
Il contratto in scadenza di Benitez influisce sullo spogliatoio? Quale sarà il suo futuro?
“Non penso. In campo vanno i giocatori, non penso sia così determinante. Sappiamo che il tecnico vuole tornare in Inghilterra, vedremo”.
Nel caso di un suo addio, chi vorrebbe come erede?
“Mi piace molto Spalletti, che pratica un calcio offensivo. Magari con lui in panchina potremmo chiudere prima le partite, senza dover inseguire per recuperare. Mi piace molto anche Montella, che alla Fiorentina sta facendo grandi cose. Poi per lui sarebbe anche un ritorno a casa, viste le sue origini campane”.
Mercoledì c’è la semifinale di Coppa Italia tra Lazio e Napoli: che gara si aspetta?
“Una bella partita. Spero che venga giocata ad armi pari dai partenopei. La Lazio è in forma, gioca bene. Non vedo l’ora di vedere questo incontro, anche perché io simpatizzo per la Lazio. Sarà per i colori simili, o perché i tifosi biancocelesti hanno pagato l’albergo ai genitori del compianto Ciro durante il suo ricovero”.
Chi teme di più della squadra di Pioli?
“Sicuramente Klose. Il tedesco, oltre ad essere un grande campione, è anche molto corretto: non potrò mai dimenticare quello che successe durante un Napoli-Lazio del 2012 (il panzer segnò di mano e lo ammise, nonostante l’arbitro avesse convalidato la rete, ndr). Mercoledì sarà bello vedere la sfida tra lui e Higuain”.
Attualmente la stiamo vedendo come opinionista su 7 Gold, sarà lo stesso anche in futuro?
“Sì, mi piacerebbe continuare come opinionista. Il calcio mi piace, è la mia passione principale. Il mio sogno sarebbe fare il salto di qualità, diventare un co-conduttrice per qualche rete leader del settore ma purtroppo quando si parla di Marika Fruscio si pensa solo alle sue tette (ride, ndr). A me piace mostrare il mio corpo, però nel contesto calcistico mi piacerebbe essere giudicata solo ed esclusivamente per le mie competenze. Per arrivare in alto serve una spinta, che io non ho. Con molta umiltà, penso di saperne di più rispetto ad alcune che ci sono ora. Spero di avere in futuro una chance”.
Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.
DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS
RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:
Esclusiva
ESCLUSIVA | Manfredonia: “Sarri sta facendo un ottimo lavoro con una rosa non di primissimo piano. Derby? Giocarlo un grande sogno per un ragazzo di Roma”
Una partita che non ha bisogno di presentazioni, una gara che “ferma” l’intera città di Roma. Questo è Lazio-Roma, il Derby della Capitale. Alle 18:00 è in programma, allo Stadio Olimpico di Roma, il fischio d’inizio, tra due squadre reduci da differenti stati d’animo dopo i risultati dello scorso giovedì in Europa. In vista della stracittadina, valida per la 27° giornata di Serie A ed importante in chiave corsa ad un posto in Champions League, la redazione di LazioPress.it ha intervista, in esclusiva, un doppio ex che ha vestito entrambe le maglie nella sua carriera: Lionello Manfredonia. Cresciuto nelle giovanili biancocelesti, trascorre ben otto stagioni con la maglia della Prima Squadra. Prima di approdare poi in giallorosso per tre anni, Manfredonia indossa per due stagioni la maglia della Juventus, conquistando anche lo Scudetto nella stagione ‘85/’86.
La Lazio alterna grandi vittorie e prestazioni, come quella di Napoli, o contro Milan ed Atalanta, a partite sottotono dove lascia per strada punti preziosi. Qual è il suo pensiero sul lavoro svolto da Sarri fin qui?
“Sarri sicuramente sta facendo un ottimo lavoro pur avendo una rosa non di primissimo piano. Romagnoli sembra un giocatore pienamente recuperato dopo le opache stagioni al Milan, Patric un giocatore che sta migliorando di partita in partita”.
Anche la Roma, nei risultati, ha degli alti e bassi. In termini di gioco invece, quali differenze ci sono tra la squadra di Mourinho e quella di Sarri? Chi tra questi due grandi allenatori vede avanti nel proprio percorso?
“Anche la Roma ha una rosa ristretta, ma quando ci sono tutti può fare grandi partite, come contro il Salisburgo in Europa o la Juventus in campionato”.
Da doppio ex di Lazio e Roma, com’è vivere l’attesa, la settimana del Derby della Capitale da calciatore? Che sensazioni, emozioni ha provato?
“Per un calciatore che nasce nel vivaio di Lazio o Roma l’impatto emotivo alla stracittadina è diverso da chi viene da fuori. Se le cose vanno male, il tifoso lascia perdere gli “stranieri” e critica i giocatori locali. Per me è stato più semplice disputare il derby di Torino, molto meno coinvolgente. Ma comunque rimane un grande sogno per un ragazzo di Roma poterlo disputare”.
Tra Lazio e Roma ci sono solo due punti di differenza e, insieme ad Inter, Milan ed Atalanta, sono in piena lotta per un posto nella prossima Champions League. Tre posti per cinque squadre, quante possibilità hanno i biancocelesti di qualificarsi? Che lotta vede per queste 12 giornate che rimangono?
“È un campionato strano, svoltosi in due fasi, prima e dopo il Mondiale. Anche le piccole squadre tolgono punti alle grandi, solo il Napoli è al di sopra di tutti. Parecchi infortuni poi hanno condizionato le squadre, vedi Immobile nella Lazio o Dybala nella Roma. Entrambe possono rientrare nelle prime quattro”.
Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.
DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS
RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:
-
Per Lei Combattiamo1 settimana ago
Derby, da brividi la scenografia della Nord: “Eh no, caro cugino…” – FOTO
-
Per Lei Combattiamo3 settimane ago
La risposta social della Lazio a Cattelan
-
Per Lei Combattiamo1 settimana ago
IL MESSAGGERO| Scintille Sarri-Tare: ora la Champions è un obbligo
-
Per Lei Combattiamo7 giorni ago
Lazio-Roma, ecco le decisioni del giudice sportivo sui cori