Per Lei Combattiamo
Piccoli gioielli crescono – Chris Oikonomidis e quell’intuizione di Igli Tare
Roma-Lazio, Primavera… ma un derby è sempre un derby. Minore? Provate a dirlo a Chris Oikonomidis, man of the match ieri. La squadra di Simone Inzaghi si impone 3-0 contro una Roma stanca e affaticata dopo la vittoria contro l’Ajax in Youth League di martedì. Grande protagonista l’attaccante greco, due reti e un assist per il momentaneo raddoppio di Fiore.
Quando vede il giallorosso, il ragazzo di origini australiane (già diverse partite in Under 20) è sempre una garanzia. Anche all’andata aveva segnato. Ma per lui non conta chi si trova di fronte. Quando gioca segna. E tanto. Sono undici le reti stagioni in diciannove presenze.
Arrivato la scorsa estate in punta di piedi, il classe ’95 si sta conquistando la fiducia dell’allenatore. Partita dopo partita. Gol dopo gol. Molti decisivi, come quello che ha portato a Formello la Supercoppa Italiana contro il Chievo.
L’ingaggio di Oikonomidis è stata un’intuizione del ds Tare, che se ne innamorò in una delle (rare) apparizioni con la maglia dell’Atalanta. Eh già, perché Chris arrivò in Italia giovanissimo. Nel 2011 i neroazzurri lo andarono a pescare nel Rodi, in Serie B greca. Ma a Bergamo non si ambientò. Undici presenze, nessuna per novanta minuti), e ciao arrivederci. Ma la sorpresa è dietro l’angolo. Ecco la Lazio. Igli Tare si fionda su di lui, non vuole farsi sfuggire quel talento che segue da anni. Non serve molto per trovare l’accordo. Subito un triennale. Per non spostarlo più da Roma. Su di lui, già puntati gli occhi del Latina. La società neroazzurra potrebbe essere la piazza ideale per accumulare esperienza e crescere. Ma per il futuro c’è ancora tempo. Il presente dice Lazio.
Due destini che si sono sfiorati un mese prima del trasferimento: 9 giugno 2013, finale Scudetto Primavera a Gubbio. Atalanta-Lazio. Chris seduto sulla panchina nerazzurra. Non c’è partita. 3-0 secco e biancocelesti campioni d’Italia. Chissà come sarebbe finita se Oikonomidis avesse giocato. Ma oggi la musica è cambiata: Chris gioca e segna in biancoazzurro. Arrivato a Roma come trequartista (era stato presentato con caratteristiche simili ad Hernanes), poco dopo viene spostato nel tridente d’attacco. Pioli l’ha portato in ritiro con la prima squadra. L’attaccante greco-australiano non si monta la testa, e continua a segnare. In attesa (anche) del prossimo derby.
gianlucadimarzio.com
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PRIMAVERA 1| Lazio-Sassuolo, le pagelle: Dutu da sogno: gol allo scadere e coppia d’acciaio con Ruggeri
Magro 6,5 – Pochi squilli nella porta dei biancocelesti, ma lì dove la palla è indirizzata in porta lui risponde presente. Mostra una buona dose di sicurezza tra i pali.
Bedini 6 – Qualche timida avanzata ma che non sortisce alcun effetto: meglio in fase difensiva, dove la copertura è comunque sempre buona.
Dutu 8 – Altra ottima prova del centrale, attento sia nelle uscite che nei movimenti. Si impone mostrando la sua superiorità e all’ultimo secondo riesce a insaccare dopo molti tentativi da parte di tutta la squadra. Una partita da sogno.
Ruggeri 6,5 – Da subito attento nelle chiusure e negli anticipi nei confronti degli avversari: con Dutu uno dei veri punti di forza della formazione di Sanderra. Unica sbavatura della gara nel secondo tempo in cui ha rischiato un pasticcio insieme al portiere, che ha poi subito fallo.
Milani 7 – Difende quando serve ma attacca anche molto nella situazione di superiorità numerica. I suoi cross sono spesso velenosi ma in nessuno di questi si riesce ad affondare il colpo.
Di Tommaso 6,5 – Bravo a smistare il gioco e a proporsi anche in fase offensiva. Va vicino al gol nel primo tempo e nel secondo ci prova creando superiorità al limite dell’area.
Bordon 6 – Ottimo collante tra difesa e resto della squadra: il mediano è sicuro nelle uscite e il lavoro sporco lo fa suo senza problemi. Spreca a pochi passi un’occasione d’oro per il vantaggio. Dal 90′ Nazzaro SV
Napolitano 6 – Non brilla in una giornata difficile per la gestione del pallone sulla trequarti. Tuttavia, in fase difensiva il suo apporto è importante. Dal 67′ Yordanov 6 – Entra bene in partita creandosi due occasioni nel giro di pochi minuti ma non riesce ad incidere.
Serra 6 – Lezioso in qualche circostanza: rischia di regalare un contropiede importante al Sassuolo perdendo palla nei primi minuti. Ma poi si fa perdonare proponendosi come un pedina importante per la fase offensiva dei biancocelesti.
Sulejmani 6 – Il lavoro di sponda che la punta propone nello scacchiere di Sanderra quest’oggi non riesce bene, complice anche il buon piazzamento in difesa da parte della linea difensiva del Sassuolo. Dal 79′ Cappelli SV
Gonzalez 6 – Lo spunto non gli manca ma non è ancora il giocatore della passata stagione e si vede: spesso non si capisce coi suoi compagni di fascia e la leggerezza nelle sue giocate non gli permettono di rendere al meglio e i nervi i campi si leggono anche dalle sue reazioni che, inoltre, gli portano un cartellino giallo. Non incide nemmeno nella posizione di prima punta. Lo salva l’aver propiziato il gol.
All. Sanderra 6,5 – Sudata, ma la porta a casa. Biancocelesti messi bene in campo e dopo un inizio di sofferenza la Lazio ha il controllo del gioco, aumentato con la superiorità numerica. Tre punti importantissimi.
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