Per Lei Combattiamo
Parma, la FIGC rischia il commissario
Potrebbe essere il venerdì nero della Figc quello di questa settimana, quando intorno allo stesso tavolo si riuniranno i presidenti delle squadre di Serie A per discutere della situazione del Parma. La crisi debitoria (88 milioni di euro) e le due partite di campionato saltate potrebbero finire per coinvolgere anche la Federcalcio di Carlo Tavecchio che rischia addirittura il commissariamento. Che le cose si stessero mettendo male per la Figc si era capito quando il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aveva detto: “Sul Parma aspettiamo l’assemblea di Lega, poi mi confronterò con il sottosegretario Graziano Delrio (con delega allo Sport): se nessuno si prende le responsabilità, allora saranno le istituzioni a individuare di chi è la colpa”. Si teme quindi che il passo successivo, sia proprio il commissariamento della Figc che, oltre dirigere e organizzare l’attività della Nazionale, ha anche il compito di controllo sulle società.
A regolamentare la situazione potrebbe intervenire l’articolo 23 dello statuto del Coni che, al punto 3, recita: “La Giunta Nazionale vigila sul corretto funzionamento delle Federazioni sportive nazionali. In caso di accertate gravi irregolarità nella gestione o di gravi violazioni dell’ordi – namento sportivo da parte degli organi federali, o nel caso che non sia garantito il regolare avvio e svolgimento delle competizioni sportive, ovvero in caso di constatata impossibilità di funzionamento dei medesimi, propone al Consiglio Nazionale la nomina di un commissario”. Con il Parma che non scende in campo da due partite, manca quel regolare svolgimento del campionato, come cita l’articolo dello statuto del Coni. La possibilità di un commissariamento fa paura a molti al punto che intorno al tavolo della Lega Calcio, venerdì prossimo, ci sarà – come ha annunciato lui stesso –anche Carlo Tavecchio. Presenza necessaria per prendere una decisione “dal basso” e evitare l’inter – vento del Coni e del governo poi, che ha già monitorato (e come ogni monito è rimasto tale) dopo che il Fatto aveva raccontato la storia dei libri scritti da Tavecchio acquistati dalla Figc e anche dalla Lnd, seppurin momenti diversi.
Venerdì prossimo, per evitare l’arrivo di un commissario, si farà di tutto per trovare soluzioni diverse: saldare il debito del Parma con i soldi della Lega oppure definire il crac della squadra con tanto di dimissioni. Il 19 marzo prossimo poi sarà il tribunale di Parma a decidere sull’istanza di fallimento. Intanto si aspetta il risultato di venerdì, anche se l’idea di un commissariamento sembra lontana ai più: nessuno perde senza combattere il proprio potere, figuriamoci nel calcio.
(Il fatto quotidiano)
Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.
DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS
RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:
Per Lei Combattiamo
Il Messaggero | Retegui e Immobile, il doppio duello
Ciro e Mateo, nemici o amici? Mentre Immobile è costretto a dire di no per la quarta volta di fila alla Nazionale a causa degli infortuni, l’Italia scopre Retegui. “Chapita”, soprannome dovuto al padre (e agente) Carlos José detto “Chapa”, ha messo la firma nelle sue prime due partite in azzurro facendo prendere una mezza rivincita a Mancini. Descritto come una copia del primo Batistuta, tegui ha dimostrato di saper farsi sentire dentro l’area, ma il ct ha volato basso: «Ha bisogno di tempo, ma sicuramente fa gol ed è importante per un centravanti». Al Mancio avrebbe fatto comodo avere a disposizione Immobile, ma il solo Ciro non basta. Ecco quindi che si fa strada la candidatura del 23enne Mateo, argentino dalle origini siciliane (Canicattì). Messi alle spalle i momenti difficili col Boca Juniors e le parentesi all’Estudiantes e al Telleres, la svolta per la sua carriera è arrivata a febbraio scorso. Anche il Tigre lo prende in prestito per sostituire Pablo Magnin, ma a suon di gol (19) Retegui lo trascina nella Copa Sudamericana dopo nove anni. Scommessa vinta dal presidente del club di Vitoria, Ezequiel Melaraña, pronto a riversare nelle casse del Boca 2,4 milioni di dollari per assicurarsi la metà del cartellino del giocatore, valutato 20 milioni. A furia di segnare, per Mateo – adocchiato oltre due anni fa anche dall’agenzia di Totti – ora c’è la fila e tra i club interessati è emersa la Lazio. A Formello si sta ragionando su come intervenire in attacco dopo i tanti ko di Immobile. Con l’età che avanza, il capitano – costretto a saltare dodici partite quest’anno – comincia ad aver bisogno di rifiatare, e l’idea di un colpo importante in prospettiva futura fa gola. Di certo un aiuto arriverebbe con un piazzamento alto in classifica e l’eventuale qualificazione in Champions League. Milioni da riversare sul mercato per completare la rosa di Sarri alleviando la dipendenza da Ciro. L’unico dubbio risiederebbe nella capacità di quest’ultimo di dividere la luce dei riflettori sia nel club che nella Nazionale. Il ds Tare da tempo ha bloccato Sallai del Friburgo, ma la variabile Retegui potrebbe stravolgere tutto.
ASTA ITALIANA – Su Mateo sono piombati anche Atletico Madrid, Napoli e Roma, ma in prima fila c’è l’Inter. In attacco sarà rivoluzione nella prossima stagione sia che resti Inzaghi sia che si decida di virare su Antonio Conte (o un altro profilo): Lukaku tornerà al Chelsea (da valutare se si possa riaprire una trattativa, dipende dal prossimo allenatore), Correa sarà ceduto e Dzeko è in stand by. Salvo offerte monstre, dovrebbe restare Lautaro Martinez, mentre resta il rimpianto per Dybala, ma Retegui potrebbe rinforzare la rosa interista. «La sua testa è totalmente rivolta al Tigre e alla Nazionale. Deve restare tranquillo e mantenere i piedi per terra: non deve pensare ad altro che a imparare e migliorare», le parole del padre. Il club di viale Liberazione però ha un asso nella manica: Facundo Colidio. Acquistato nel 2017 a peso d’oro dal Boca Juniors, l’argentino ha un anno in meno di Retegui e gioca in prestito proprio al Tigre. Beppe Marotta non vuole farsi scappare una grande occasione e punta a uno scambio per chiudere un’operazione in stile Lautaro. Per Retegui sarebbe un importante salto di qualità. Fondamentale per la crescita e per l’attacco di Roberto Mancini. Il Messaggero/Valerio Marcangeli e Salvatore Riggio
Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.
DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS
RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:
-
Per Lei Combattiamo1 settimana ago
Derby, da brividi la scenografia della Nord: “Eh no, caro cugino…” – FOTO
-
Per Lei Combattiamo3 settimane ago
La risposta social della Lazio a Cattelan
-
Per Lei Combattiamo2 settimane ago
IL MESSAGGERO| Scintille Sarri-Tare: ora la Champions è un obbligo
-
Per Lei Combattiamo1 settimana ago
Lazio-Roma, ecco le decisioni del giudice sportivo sui cori