Il punteggio lascia un pizzico di rammarico nei tifosi laziali. Un primo tempo di gran lunga superiore alla sua avversaria, che avrebbe potuto far trovare anche il raddoppio, dopo l’assist cioccolatino di Felipe Anderson, che serve Klose e sul diagonale buca Andujar. Ma voglio sottolineare la prova di Danilo Cataldi. Nasce il 6 Agosto del 1994 a Roma. Romano, proprio come Alessandro Nesta, il secondo capitano nella storia laziale ad aver indossato lo scudetto sul petto. Nel 2006 viene acquistato dalla Lazio e dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili, entra a far parte della Primavera vice campione d’Italia, attirando su di sé l’interesse di importanti squadre italiane ed estere. Nel 2013 è titolare della Primavera guidata da Bollini e proprio in quella stagione diventano Campioni d’Italia di categoria. L’anno scorso, dopo aver fatto tutto il ritiro ad Auronzo di Cadore, va in prestito in Serie B, nelle fila del Crotone e li inizia la sua maturazione. E’ un centrocampista centrale molto duttile ma la sua posizione ideale è davanti alla difesa. Ieri sera all’Olimpico è tornato dietro a prendere il pallone dai suo centrali, ha coperto, marcato, offerto assist e corso tantissimo.

Un calciatore moderno come direbbero i più bravi. Continua il suo processo di crescita, senza intimorirsi davanti ad avversari più affermati. Il futuro è nelle sue mani. La Lazio e la Nazionale non sono più degli obiettivi ma delle certezze. FORZA DANILO 

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