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Manfredini: “Per la semifinale vedo ancora favorita la Lazio. In campionato punterei al secondo posto”
Serata dal retrogusto amaro per la Lazio. Christian Manfredini, in diretta su Radio IES, accende le speranze di qualificazione per i biancocelesti e la proietta in vetta alla classifica: “Nella fase finale di competizioni così importanti arrivano sempre le squadre più forti quindi una partita come quella di ieri sera che finisce in pareggio è abbastanza preventivabile. Il primo tempo la Lazio è stata padrona del campo e il Napoli ha sofferto, nella ripresa il Napoli ha avuto più occasioni frutto dell’iniziativa e della qualità dei singoli. Nella sfida singola a volte non emergono i valori reali di due squadre, ma nell’ottica dei 180 minuti è più probabile riuscire a far valere la propria forza. Quindi vedo ancora la Lazio favorita. La Lazio ha mostrato di saper esprimere un gioco di squadra migliore rispetto al Napoli. Un concetto di calcio esaltato dalla qualità dei suoi giocatori. Felipe Anderson è in un momento magico. Non mi aspettavo che fosse cosi forte, non credevo che potesse esprimersi a questi livelli. Adesso è fantastico, un giocatore di un’altra categoria. Vediamo se saprà confermarsi. In molti hanno le potenzialità poi però si fermano nel percorso di crescita, rimangono ottimi calciatori ma non diventano i fenomeni che potevano essere con il loro prospetto di potenzialità. Io giocavo con Zarate ma pensate anche a Sanchez, che sembrava potesse diventare uno dei migliori al mondo invece ad oggi è rimasto un ottimo giocatore ma non è esploso definitivamente. Ce lo dirà lui se diventerà un top player. Si parla solo di Felipe Anderson perchè è quello che ha dato più continuità al suo momento straordinario. Decisivo per la sua squadra ogni volta che prende il pallone. La Lazio è una bella squadra, divertente e completa nell organico. Deve puntare al secondo posto l’obiettivo è quello. Manca solo la maturità della grandissima squadra, ma quella non si può comprare si acquisisce con l’esperienza e con la voglia di continuare a rinforzare la rosa. La Lazio e i suoi tifosi vogliono lottare per lo scudetto e per farlo non puoi sbagliare nulla, dal mercato alla costruzione di un percorso che deve avere continuità con i giocatori già presenti e l allenatore. La Lazio adesso sta vivendo un buon momento, ha sistemato anche la sua posizione finanziaria. Adesso deve puntare allo scudetto. Non quest anno ma magari il prossimo. Vincere una Coppa Italia va bene ma poi bisogna crescere c’è bisogno di altri obiettivi non basta più accontentarsi è giusto pensare a migliorarsi anche perchè la Lazio ha tutte le possibilità per pensare in grande. Tare sta facendo un ottimo lavoro. Nella società ci sono tante figure ma alla fine decide tutto Lotito, però tra i tanti meriti che è giusto attribuirgli non c’è quello di poter avere la competenza di scegliere i calciatori, quindi bravo Tare. E’ cresciuto nel suo lavoro. Quando è diventato direttore sportivo siamo rimasti tutti sorpresi perchè è successo tutto all’improvviso dalla mattina alla sera. Io avevo un ottimo rapporto quando era compagno nello spogliatoio poi sono cambiati i ruoli. Lui diventa dirigente e tu resti giocatore. Non è facile perchè cambiano i ruoli e i rapporti inevitabilmente cambiano, ognuno deve fare il suo lavoro e comunicare certe scelte non è semplice perchè da una parte sei visto ancora come un compagno di squadra ma dall’altra hai delle responsabilità diverse e devi assumerti l’onere di comunicare certe decisioni”.
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È morto Gianni Minà: il giornalista e conduttore aveva 84 anni
Attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale, è stata annunciata la scomparsa di Gianni Minà. Il giornalista e conduttore televisivo, aveva 84 anni.
Di seguito il post su Facebook
«Ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità».
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