Per Lei Combattiamo
NUMERI – La Lazio vuole sfatare il tabù Montella: mai ko all’Olimpico
Sfida dal sapore europeo quella di domani sera in programma all’Olimpico tra Lazio e Fiorentina. Sarà il 67° incrocio tra le due squadre in Serie A a Roma. Il bilancio dice Lazio: 31 vittorie, 21 pareggi e 14 sconfitte.
Tuttavia, l’ultima affermazione laziale risale al 2012, quando Klose piegò la Fiorentina allora guidata dall’ex Rossi. Quello fu anche l’ultimo gol realizzato dai capitolini in casa contro i toscani. L’ultimo pareggio, invece, risale all’ultimo precedente: 0-0 all’Olimpico Risale all’anno prima, infine, l’ultima vittoria viola: decisive le reti Jovetic e Ljajic.
PIOLI-FIORENTINA – Sarà l’11° incontro tra il mister laziale (ha giocato a Firenze dal 1989 al 1995) e i viola: niente mezze misure, 4 vittorie e 6 sconfitte.
PIOLI-MONTELLA – Sorride l’emiliano: 8 precedenti, 4 vittorie, due pareggi e altrettante sconfitte.
LAZIO-MONTELLA – L’allenatore napoletano si esalta contro la Lazio, sarà per il suo passato da romanista: 8 precedenti, 4 vittorie, 2 pareggi ed altrettante sconfitte. Quest’ultime risalgono agli ultimi incontri del ‘Franchi’. Dunque Montella è ancora imbattuto nell’Olimpico laziale.
NUMERI – La Lazio cerca la quarta vittoria consecutiva, contro però avrà una Fiorentina che con 24 punti collezionato in trasferta è seconda solo alla Juventus. Inoltre, i viola sono imbattuti da 13 partite (coppe comprese).
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TMW | Lazio, Luis Alberto è il vero regista. Dopo il derby, la ‘vendetta’. E nel futuro…
Le azioni passano tutte dai suoi piedi. Palla al dieci, grazie. Luis Alberto è diventato il vero regista della Lazio di Sarri, che dal rientro dopo il Mondiale non è più riuscito a farne a meno. Assente solo a Lecce, alla prima del 2023, per un infortunio al ginocchio, poi in campionato non ha saltato una partita. Da riserva di lusso a insostituibile. La sua crescita l’abbiamo raccontata già, ma ciò che stupisce – ed è apparso emblematico nel derby – è come abbia cambiato stile di gioco in fase di possesso. Più di Cataldi, è lui che inizia l’azione e dà i tempi di gioco. Contro la Roma, in dieci per l’espulsione di Ibanez e schiacciata per un’ora nella propria area, Luis Alberto gestiva il possesso, decidendo quando accelerare e tentando, in un paio di occasioni, di calciare da fuori. Geniale in campo e sorprendente fuori. Nessuno infatti, una volta davanti le telecamere, si aspettava che Luis Alberto rispondesse alle provocazioni della vigilia. Invece ha scartato anche la diplomazia: “Quando parli tanto prima e poi perdi, devi stare zitto. Hanno provocato come sempre”. Cosa succederà in futuro? Ha un contratto fino al 2025 e Sarri, in questa versione, non vuole privarsene. Ma la sua volontà di tornare in Spagna è nota, non l’ha mai nascosta: se chiamerà il Siviglia – o qualche altro club a lui congeniale – magari deciderà di rientrare a casa, altrimenti rimarrà a Formello. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti
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