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Lazio, che meraBiglia!

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Una Lazio straripante annienta la Fiorentina con un passivo di quattro reti a zero. La festa del gol all’Olimpico che regala un successo preziosissimo alla banda di Pioli, permettendogli in un sol colpo di agguantare il Napoli al terzo posto, portarsi a -4 dal secondo occupato dalla Roma e a +4 dal duo composto dalla Sampdoria e dalla stessa Fiorentina.

PRIMO TEMPO. Pioli sceglie di mandare in campo la sua Lazio con il 4-2-3-1, con il tridente fantasia Mauri-Anderson-Candreva ad ispirare Miro Klose, unico terminale offensivo. Montella, orfano di punte, opta per un 4-3-3 con Ilicic falso nueve con Salah e Diamanti ai suoi lati. Parte forte la Lazio che al 6′ va subito in vantaggio grazie ad una conclusione perfetta al volo di Biglia dal limite dell’area: palla all’angolino e Neto battuto. Passano pochi minuti ed è ancora la Lazio a rendersi pericolosa con un Klose indiavolato che vince due rimpalli in area, ma, arrivato a tu per tu con Neto, si lascia ipnotizzare dal portiere viola. Una Lazio spumeggiante nei primi minuti che mette letteralmente alle corde una Fiorentina impotente dinnanzi alle folate offensive biancocelesti e così Neto è costretto a fare gli straordinari per tenere a galla la sua squadra. Al 25′ arriva il primo squillo della Fiorentina con Mati Fernandez che su punizione sfiora il palo alla destra di Marchetti che, però, era sulla traiettoria. Alla mezzora Klose vede bene l’inserimento di Felipe Anderson, ma il brasiliano arrivato davanti a Neto conclude debolmente e l’estremo difensore viola neutralizza la sfera. Passano 3′ e Biglia cerca il bis: sugli sviluppi di un  corner, l’argentino batte ancora al volo a rete, ma questa volta il portiere viola esalta i propri riflessi e, con l’aiuto del palo, nega la seconda gioia della giornata all’ex Anderlecht. Il primo tempo si conclude sul parziale di 1-0, ma la Lazio può rammaricarsi per non aver capitalizzato al massimo l’enorme mole di occasioni da gol create.

SECONDO TEMPO. I biancocelesti ad inizio ripresa calano di ritmo per forza d’inerzia, lasciando, quindi, l’iniziativa alla Fiorentina che si fa vedere timidamente dalle parti di Marchetti con Savic al 7′ che da calcio d’angolo salta più in alto di tutti, colpendo il pallone che, però, termina sul fondo. All’11’ ancora la viola con Badelj che, servito ottimamente da Salah al limite, lascia partire una conclusione che esce di poco al lato della porta difesa dal portierone di Bassano del Grappa. Al quarto d’ora, i biancocelesti tornano a spingere ed è Novaretti a girare in porta un invito da calcio d’angolo di Biglia, ma Neto blocca sicuro. Passano ancora pochi minuti e Anderson affonda in area come la lama nel burro e Tomovic è costretto ad atterrarlo in area: l’arbitro non ha dubbi, è rigore. Dagli undici metri si presenta Candreva e spiazza Neto, mandando in visibilio la Nord. Gli uomini di Pioli gestiscono abilmente il vantaggio e al 30′ Candreva viaggia sulla destra, arriva al limite e spara in porta, Neto si oppone come può, ma sulla sua respinta arriva Klose che insacca il 3-0 laziale. C’è tempo anche per il poker con Klose che, a 5′ dal termine, ribatte in rete una palla vagante in area. 



 


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Hellas Verona-Lazio, Sarri: “Stiamo segnando poco, ma risaliremo anche in campionato. E su Vecino…”

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La Lazio è impegnata al Bengodi nel match valido per la 15esima giornata di Serie A. Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ai microfoni di Dazn ha così presentato la sfida contro l’Hellas Verona, a pochi minuti dal fischio d’inizio della gara: “Abbiamo raccolto anche in campionato, non soltanto in Coppa; abbiamo vinto tre gare in una settimana, raggiungendo gli ottavi di Champions e i quarti di Coppa Italia. Risaliremo in classifica, queste gare ci danno indicazioni importanti. Spesso le abbiamo sbagliate in questi anni, ora vedremo se ci sarà qualche passo in avanti. Stiamo segnando poco, c’è bisogno di tutti, non soltanto di Immobile. Vecino? C’è stato il chiarimento, ecco perché è stato reintegrato; la società sta diventando molto severa sotto certi aspetti e senza chiarimenti non ci sarebbe stato oggi“.

 


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