ROMA – E’ una Lazio d’assalto. Tredici tiri a zero contro la Fiorentina per centrare la Champions: «Avanti così per raggiungere il nostro obiettivo», cinguetta capitan Mauri. Marchetti ha ancora i guantoni immacolati: «Orgoglioso di questa Lazio». Del muro difensivo formato da de Vrij (6 disimpegni su 6 riusciti) e Mauricio (25 passaggi su 25 centrati, oltre a 5 anticipi), del sacrificio di Felipe Anderson (11 palloni recuperati), del colpo di biliardo e dell’interdizione di Biglia (7 tackle su 11) e delle corse in ripiegamento del giovanotto 36enne Klose. In tutto ciò autore della doppietta che lo proietta a quota 8 gol (capocannoniere) in campionato: 5 e un assist nelle ultime sette presenze, una rete ogni 123′, agguantato Nedved con 51 centri con la maglia biancoceleste. Ora c’è D’Amico un passo più in là.

ATTACCO BOOM. La Lazio può così vantarsi del secondo attacco dietro la Juve (47 gol) e persino Zeman deve inchinarsi a Pioli: la Biancoceleste ha la più alta percentuale di “over” (69.23%) in serie A, nelle ultime 4 giornate è la prima della classe con 12 punti, ben 4 in più della capolista bianconera. E’ tanta la voglia di volare più in alto il giorno dopo a Formello: ripresa ieri alle 10.30, amichevole con la Primavera d’Inzaghi. A bordocampo c’era Mauricio, uscito anzitempo per dei giramenti di testa con la Fiorentina: «Le sue condizioni sono stabili, non ci sono assolutamente problemi», ha rassicurato il dottor Salvatori. Oggi giornata di riposo, gli allenamenti riprenderanno domani. Quando potrebbe finalmente rivedersi in gruppo Lulic, per provare a rientrare addirittura tra i convocati per la trasferta di Torino. Controlli ieri in Paideia per un pestone a Biglia: «State tranquilli, lunedì ci sarò (Candreva out per squalifica, ndc)». Il ct Martino lo ha convocato per le amichevoli dell’Argentina contro El Salvador ed Ecuador (28 e 31 marzo).

(Il Messaggero) 

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