Martedì 14 marzo 2000, un giorno che iscrive il nome di un laziale nella storia della Champions League. Si tratta di Simone Inzaghi. La Lazio di Eriksson ha superato, da imbattuta e da capolista, la prima frase a gironi. Nella seconda trova Chelsea, Feyenoord e il Marsiglia, un trio niente male. Mancini e compagni, però, non si abbattono e, nonostante l’inatteso ko interno contro gli olandesi, passano da primi anche quel girone. Con un record. Lazio-Marsiglia, i biancocelesti devono vincere per blindare il pass per i quarti. All’Olimpico i francesi non fanno paura, così può scatenarsi Simone Inzaghi. L’attaccante piacentino infatti realizza 4 gol, uno storico poker che annienta gli avversari e contribuisce al 5-1 finale. Il numero 21 laziale entrò così nella ristretta cerchia di giocatori in grado di segnare 4 gol  in singola gara di Champions League. L’avventura europea purtroppo finì ai quarti di finale contro il Valencia, che raggiunse la finale per due anni consecutivi, ma l’incredibile e dolce epilogo in campionato e Coppa Italia fece dimenticare la delusione spagnola a tutto l’ambiente.

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