Per Lei Combattiamo
Trasferta dura per i giallorossi I biancocelesti possono volare
Tenera è la notte. E per fortuna, dopo che coriacee, per molti versi, erano state le serate che il calcio italiano aveva dovuto dedicare all’Europa. Esiti alterni, ma nel complesso bilancio accettabile, ulteriormente confortato dall’aperto sorriso delle urne di Nyon, capaci di realizzare i sogni della Juventus, un premio meritato per l’impresa di Dortmund, frantumato a spallate il «muro giallo», terribile soltanto a parole.
Prima scelta tra le sette proposte dal tabellone degli ottavi, il Monaco ha regalato nello stesso tempo alla Juve e al suo tifo un ostacolo tecnico più che abbordabile e una deliziosa prospettiva turistica per la trasferta. Semifinale a portata di mano come, nella seconda Europa, la chance che la Fiorentina si è guadagnata passeggiando sulle macerie del Foro Romano. Al Napoli il compito più ingrato, vendicare l’Inter stracciata dal Wolfsburg.
Ma intanto l’ammucchiarsi degli impegni, rugby compreso, ci consegna il più anomalo dei programmi festivi, la Juve anticipa di qualche ora sognando la rivincita sul Genoa, ma il risultato conta quanto il due di coppe con briscola bastoni. Dunque l’attenzione è puntata sulla corsa al secondo posto, quella posizione di privilegio che la Roma sembrava in grado di controllare agevolmente, prima del crollo in verticale che ha stravolto le gerarchie. La pesante differenza di motivazioni rende ardua la trasferta di Cesena perfino al di là del momento terribile vissuto da Garcia e dai suoi.
Ecco allora la grande opportunità per la Lazio che all’Olimpico, ospite l’Hellas, vuole festeggiare il rinnovo del contratto di Felipe Anderson, l’uomo della svolta. Giusto blindarlo adesso, prima che le sirene diventino troppo insistenti. Da non sottovalutare lo stato di grazia di Luca Toni. Calendario favorevole anche per il Napoli, qualche impaccio per la Fiorentina a Udine, esame di riparazione per Mancini a casa di Sinisa Mihajlovic.
Il tempo
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SERIE A| Il Monza raggiunge la Lazio in classifica, il Bologna sale al quarto posto. Tra Roma e Fiorentina termina 1-1 con tre espulsi
Terza giornata di Serie A, dopo la sfida di venerdì tra Juventus e Napoli e la giornata di anticipi di ieri, che ha visto anche il pareggio della Lazio in casa dell’Hellas Verona. Alle ore 12:30 sono scese in campo Frosinone e Torino, con le due squadre che sono rimaste bloccate sullo 0-0 per tutti i 90 minuti: un pareggio con cui i granata hanno mancato il sorpasso alla Lazio e i padroni di casa l’aggancio ai biancocelesti. Alle ore 15 si sono invece date battaglia Monza e Genoa.
Primo tempo con poche emozioni, annullato un gol per fuorigioco a Ciurria. Nel secondo tempo il copione della partita non sembra essere cambiato, l’occasione più pericolosa della partita arriva solo al minuto 62’, dove Retegui non riesce a segnare da distanza ravvicinata, spedendo la palla alta sul tiro teso di Messias trasformatosi successivamente in passaggio.
La risposta del Monza arriva all’82’ dove Dani Mota trova un gol complicato, protagonista totale dell’azione che lo vede raccogliere palla a centrocampo spalle alla porta, girandola velocemente lungo la fascia destra verso Colpani che saggiamente aspetta il rimorchio di Pedro Pereira che di prima con un passaggio veloce, raso terra trova l’inserimento a centro area di Dani Mota che con un tiro strozzato sul secondo palo trova la rete. La partita termina così 1-0 per i lombardi, che raggiungono e superano la Lazio in classifica.
Il match delle 18 tra Salernitana e Bologna è finito 1-2 per gli ospiti. La squadra di Motta è passata subito in vantaggio al 9′ con Zirkzee, che poi ha raddoppiato al 20′. La Salernitana ha accorciato le distanze al 75′ con Simy, ma alla fine ha avuto la peggio. I rossoblù, assoluta sorpresa di questo campionato, salgono così al quarto posto in classifica. A breve ci sarà Roma-Fiorentina.
Termina anche il match della sera disputatosi all’Olimpico tra Roma e Fiorentina. Partono bene i padroni di casa che riescono a passare in vantaggio subito con Lukaku, poi raggiunti dal colpo di testa di Lucas Martinez al 66′. Il match termina 1-1 e con la Roma in 9, dopo le espulsioni nel secondo tempo di Zalewski e Lukaku. Al termine della partita è stato espulso anche Milenkovic per i viola.
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