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Le statistiche di Italia-Inghilterra

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Questa sera, alle ore 20.45, Italia e Inghilterra si affrontano in amichevole allo Juventus Stadium di Torino. Vi proponiamo tutti i “numeri” della sfida tra gli Azzurri e i Three Lions.

– le autoreti nei 25 confronti fra Italia e Inghilterra.

1 – La sfida conclusasi ai Rigori: il 24 giugno 2012, Quarti di Finale della Fase Finale degli Europei 2012, la partita finì 0-0 dopo i tempi supplementari, vittoria degli Azzurri per 4-2. Il cartellino rosso nelle 22 sfide: toccò a Di Livio l’11 ottobre 1997, quando fu espulso al 77′ per doppia ammonizione dall’arbitro olandese Van der Ende.

2 – I grandi giocatori inglesi che hanno debuttato nella loro Nazionale giocando contro l’Italia: Wilkins (ex giocatore del Milan) e Barnes; altri 2 grandi calciatori inglesi hanno collezionato l’ultima presenza contro l’Italia: Bobby Moore (il 14/11/1973 Inghilterra-Italia 0-1) e Shilton (125^ e ultima il 7 luglio 1990 in Italia-Inghilterra 2-1).

4 – I rigori assegnati: il 14 novembre 1934 Italia-Inghilterra 3-2, tiro di Brook parato da Ceresoli; il 6 giugno 1985 Italia-Inghilterra 2-1, rigore vittoria realizzato da Altobelli all’89′, il 7 luglio 1990 in Italia-Inghilterra 2-1, rigore di Schillaci al’86 che vale il 3° posto ai Mondiali 1990. Infine il 27 marzo 2002 il penalty segnato da Montella al 90′ che vale il successo azzurro per 2-1.

7 – I pareggi delle sfide. Il primo il 13 maggio 1933 in Italia-Inghilterra 1-1, reti di Ferrari per l’Italia e Bastin. Gli ultimi due per 0-0, l’11/10/1997 a Roma e il 24 giugno 2012.

8 – Le vittorie inglesi, la prima è datata 14 novembre 1934, con la vittoria per 3-2, la più vistosa per 4-0 a Torino il 16 maggio 1948, infine l’ultima il 15 agosto 2012 a Berna per 2-1.

10 – Le vittorie italiane, la prima dopo 40 anni dalla prima sfida con i britannici, proprio a Torino il 14 giugno 1973 con reti di Anastasi e Fabio Capello, l’ultima il 14 giugno 2014, a Manaus ai Mondiali, Marchisio e Balotelli in gol per gli azzurri e Sturridge per gli inglesi.

12 – I tecnici inglesi contro l’Italia; guida con 5 “panchine” Winterbottom (1948-1961), 3 presenze per Bobby Robson, Glen Hoddle (che ha affrontato l’Italia anche da giocatore il 6 giugno 1985) e Hodgson.

13 – Gli allenatori che hanno guidato l’Italia contro l’Inghilterra, il primato di “panchine” spetta a Vittorio Pozzo con 4 gare (1933-1948), 3 le presenze per Enzo Bearzot e Cesare Prandelli. Gli azzurri che hanno disputato la loro ultima gara in Nazionale proprio con l’Inghilterra: Costantino il 13/05/33, Barantoni il 13/05/39, Grezar, Eliani e Gabetto il 16/05/48, Piola e Manente il 18/05/52, Zaglio, Bernasconi e Gratton il 06/05/59, Vavassori il 24/05/61, Mozzini e Facchetti il 16/11/77.

21 – Gli azzurri al debutto in Nazionale proprio con l’Inghilterra: Martino e Piccinini il 30/11/49; Ferrario e Manente il 18/05/52; Brighenti il 06/05/59 (nell’occasione andò anche in gol), Bolchi, Corso e Vavassori il 24/05/61; Maldera il 28/05/76; Maini il 04/06/1997; Adani e Damiano Zenoni il 15/11/2000; Maccarone (giocava in serie B) il 27/03/2002; infine 8 esordienti il 15 agosto 2012: Schelotto, Peluso, Poli, Verratti, Destro, Fabbrini, El Shaarawy, Gabbiadini. 


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Onorato: “Prenderemo una decisione sul Flaminio. La Lazio è libera di fare lo stadio altrove”

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Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Alessandro Onorato l’assessore Alessandro Onorato si è espresso in merito alla situazione Flaminio legata alla Lazio.

Queste le sue parole:

“Parlando di impianti, è inutile discutere di Flaminio se il progetto non c’è. Il Comune di Roma è pronto ad affiancare e supportare il progetto, a seguire l’iter. Ma se il progetto non c’è, non possiamo parlarne.

Ovviamente il presidente Lotito è liberissimo di prendere o non prendere in considerazione il Flaminio, ci mancherebbe. Non vogliamo darlo per forza alla Lazio. Anzi, se Lotito avesse intenzione di farlo altrove, ci dicesse dove e siamo pronti a dare la stessa attenzione che abbiamo dato alla Roma. Lazio e Roma con stadi di proprietà sono un miglioramento importante. Fare uno stadio non è una passeggiata, ecco perché è giunta l’ora di non parlare del Flaminio tanto per parlarne. Ci sono troppe cose in ballo, troppi problemi da risolvere per banalizzare. Se la Lazio non mostrerà interesse, troveremo comunque un modo per ristrutturare il Flaminio. Tanto più che lo abbiamo messo tra le opere per i prossimi. Europei di calcio. Speriamo ovviamente di andare comunque a dama e di restituire l’impianto alla città e di esserci per vederlo. In chiusura, fortunatamente al Parco Lenzini la targa è al suo posto e speriamo possa rimanere li tranquilla per sempre.” 


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