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Massimo Maestrelli: “Chinaglia il regalo più bello. Pioli ricorda mio padre”
Massimo Maestrelli, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM, per ricordare Giorgio Chinaglia. Sono passati tre anni dalla sua morte ma il suo ricordo è vivo: “A distanza di quarant’anni, pensare di aver avuto vicino una persona come Giorgio, è stato il regalo più bello che il destino mi potesse donare. Caratterialmente aveva diverse sfaccettature, se da un lato era irascibile, strano e imprevedibile, dall’altro era tenero, affettuoso, divertente e premuroso. La scusa del suo restare a casa Maestrelli fu l’episodio dell’esultanza nel derby con il dito puntato sotto la curva giallorossa. Dopo quella partita passammo tre ore particolari, ricevemmo minacce telefoniche e alle 23:30 Giorgio si presentò perché non poteva rientrare in casa sua in quanto alcuni tifosi della Roma lo stavano aspettando. Quella sera si fermò a dormire a casa nostra e ci rimase per un po’, mamma lo viziava! Tra babbo e Giorgio c’era l’alchimia giusta, credevano negli stessi valori, avevano un cuore grande seppur con due caratteri completamente diversi. Chinaglia aveva trovato in babbo una figura paterna, indubbiamente i successi hanno cementato il loro rapporto. Il fatto che loro oggi riposano vicini è un regalo che gli ho voluto fare dopo che loro ne hanno fatti tanti a noi. Questo pomeriggio ci sarà la messa a Prima Porta per ricordare Chinaglia e Bob Lovati. In Pioli vedo affinità e somiglianza con Tommaso, è molto bravo nella gestione del gruppo, riesce a far rendere al massimo ogni giocatore. Nel 2013 consegnai a Pioli il premio Maurizio Maestrelli e dentro di me speravo che un giorno potesse sedere sulla meravigliosa panchina biancoceleste. È uno dei più bravi allenatori in circolazione”.
Fonte: Sslazio.it
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Sport, inclusione, integrazione, socialità ed emozioni all’Olimpico di Roma. In occasione della sfida di Champions League tra Lazio e Celtic, Sport e Salute ha ospitato in tribuna Monte Mario i ragazzi dell’ASD AlbanoPrimavera di Special Olympics. Un’occasione per vivere da vicino il grande calcio e respirare l’atmosfera dello stadio che nelle partite casalinghe di Lazio e Roma, dallo scorso ottobre, apre le sue porte alle diverse realtà sociali della Capitale con particolare attenzione a quelle che si occupano di bambini e ragazzi disabili o che vivono in condizioni di disagio e contesti sociali difficili.
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