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Timori Napoli, fiducia Lazio. Sfida tra progetti
Grazie al gol di Gabbiadini che ha replicato a quello di Klose nell’andata dell’Olimpico, il 4 marzo, stasera nel ritorno del San Paolo contro la Lazio al Napoli basterà non subire reti per volare in finale. Il problema è che l’attacco biancoceleste è il migliore in Italia nel 2015 (26 gol fatti in 13 partite di campionato, la Juve 23), mentre la difesa di Benitez (37 gol subiti) è la peggiore della parte sinistra della classifica, forse disorientata come il resto della squadra dalla super rotazione praticata dal tecnico fin da inizio stagione. La partita è tutta lì, nel confronto tra due progetti: i timori del Napoli che perde quota in campionato e si aggrappa alle coppe un po’ per assicurarsi l’Europa un po’ per mettere almeno un trofeo in bacheca in attesa di capire se il tecnico spagnolo resterà o meno; e la fiducia della Lazio, un caterpillar che, senza ricorrere ad alcun turnover, in campionato ha messo sotto sette avversari di fila mangiando 16 punti al Napoli fino a spingersi sotto la Roma. E che, grazie alla scoperta di Felipe Anderson e alle intuizioni del confermatissimo Pioli, ha visto la sua stagione cambiare da anno di transizione ad anno buono per vincere la Coppa Italia e andare in Champions con possibilità di sorpasso sulla Roma e di corna nello specchietto. Aria di impresa. Tant’è che i tifosi laziali, che stasera nel San Paolo riempito dai prezzi popolari (1,20 euro il biglietto per gli abbonati) non ci saranno per il divieto di trasferta, ieri si sono radunati in tremila alla Stazione Termini per accompagnarla, l’impresa. Un bagno di folla nel quale tutti si sono immersi, da De Vrij a Felipe. «Possiamo raggiungere il nostro obiettivo di inizio stagione — le parole di Stefano Pioli —. Meritiamo questa finale». È vero che nei due precedenti stagionali la vittoria biancoceleste non è mai uscita, ma la nuova consapevolezza deriva dall’identità di squadra, la conquista più importante che induce Pioli a cambiare il meno possibile: a parte Berisha, portiere di coppa, giocherà la solita Lazio con Klose, Candreva, Mauri e Felipe Anderson a fare da traino. Mentre il Napoli, che l’identità la sta ancora inseguendo, dietro ritrova Koulibaly e Strinic e in avanti punta su Higuain, Hamsik e Gabbiadini. «Dobbiamo mostrare carattere, personalità e grinta», ha detto Benitez. La finale vale già la palma del progetto migliore.
(Corriere della Sera)
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Formello
FORMELLO – Scarico per i titolari e breve fase tattica
Dopo la sconfitta di ieri arrivata ieri all’Allianz Stadium, nella gara che ha sancito l’eliminazione della Lazio dalla Coppa Italia per mano della Juevntus, i biancocelesti sono subito tornati in campo, in preparazione del match che vedrà impegnati gli uomini di Sarri lunedì sul campo dell’Hellas Verona. A Formello nel pomeriggio i titolari di ieri hanno svolto lavoro di scarico, mentre le riserve hanno lavorato dal punto atletico, prendendo poi parte ad una breve fase tattica.
Successivamente è stata la volta della consueta partitella a campo ridotto, prima con le stesse squadre della parte tattica, poi anche mischiate.
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