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Emozione Reja: «Quattro anni non si dimenticano»
Stesso Olimpico, stesso albergo a Ponte Milvio e stessa stanza 405, solo la maglia è diversa. Il cuore no, quello di Edy Reja è ancora un po’ biancoceleste anche se adesso batte solo per salvare l’Atalanta. Il che, visto il confronto di oggi tra i nerazzurri e la Roma, fa sì che per il tecnico goriziano gli interessi convergano in una giornata derby. «È logico che sarà un’emozione e uno stimolo in più, non si dimenticano quattro anni a Roma – ha detto ieri Reja – E dalla Capitale mi sono arrivati tanti messaggi dagli amici laziali chiedendomi di fare una grande prestazione. Ma noi la grande prestazione la dobbiamo fare soprattutto per l’Atalanta, ci servono punti. E per farli all’Olimpico non devi sbagliare niente».
Cioè, se Reja non sbaglia niente e riesce a fermare la squadra di Garcia, non solo fa il bene del suo club e dei suoi attuali tifosi che, per altro, hanno una storica rivalità con gli omologhi giallorossi. Ma dà anche un grande contributo alla corsa della sua ex squadra e una gioia ai tifosi laziali con cui, sì, si è lasciato bene lo scorso giugno, ma in coda ad un rapporto fatto di alti e bassi.
Dagli alti dei derby vinti (soprattutto quello di Klose al 93’, il 16 ottobre 2011) dopo la maledizione dei primi tempi (4 ko di fila), ai bassi della contestazione, delle dimissioni, della polemica sulla «cornice che non va»: il percorso di Reja è stato certamente positivo anche se pesano i due sogni Champions che poi ha realizzato l’Udinese e pure gli equivoci tattici su Felipe Anderson e Biglia, colonne della Lazio di Pioli ma oggetti misteriosi con il goriziano. E, in più, c’è il grande rammarico di non aver partecipato alla festa del 26 maggio, il derby storico di Coppa Italia che Reja ha visto vincere da Petkovic praticamente con i suoi giocatori. In ogni caso tanti amici laziali, compresi quelli a Formello, gli hanno fatto arrivare gli auguri «interessati» per la partita di oggi, anche sui social i tifosi biancocelesti gridano «Forza Edy». Vogliono tutti un ultimo regalo.
Corriere della sera
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MOVIOLA – Ayroldi gestisce una gara fisica: dubbi sul gol annullato a Casale, giusta l’espulsione per il Verona
Termina la sfida delle 15:00 tra Hellas Verona e Lazio con il risultato di 1-1. A dirigere l’incontro è stato il signor Giovanni Ayroldi, che ha gestito una gara fisica e con diversi episodi arbitrali. Nel primo tempo poco d segnalare, qualche svista per l’arbitro come in occasione del fallo fischiato a Zaccagni, che in realtà aveva recuperato il pallone. Per il resto, un ammonito per parte, Duda per il Verona e Marusic per la Lazio.
Nella seconda frazione, sono aumentati gli episodi: la squadra di casa pareggia, i biancocelesti ritravano il vantaggio con Casale il cui gol viene però annullato. Il Var infatti richiama Ayroldi all’on field review, che valuta a spinta del difensore della Lazio troppo evidente, e quindi la rete viene annullata. Successivamente, in casa gialloblù viene espulso Duda già sanzionato nel primo tempo, un rosso che forse sarebbe dovuto arrivare prima. La gara si conclude con 3 ammonizioni in casa Lazio.
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