Per Lei Combattiamo
Una squadra senza crepe
JUVE cinica? No, pratica. Due occasioni da gol, due gol, partita chiusa già nel primo tempo. E dire che la Lazio aveva cominciato bene, contando sulla serie di otto vittorie consecutive e anche sulla maggior freschezza. Mentre la Juve conta su se stessa, sulla grande serenità. Determinante un episodio che pareva secondario: una gomitata non cattiva di Marchisio alla testa di Biglia, che perde molto sangue e ricomincia a giocare senza essersi del tutto ripreso, o almeno parecchio condizionato. Per sfortuna sua, non riesce a contrastare di testa Vidal, che dalla trequarti imbocca Tevez. I centrali della Lazio sono presi d’infilata e anche Marchetti da un sinistro preciso. Ancora Biglia sul 2-0: perde il pallone nella metà campo juventina e Pirlo lo recupera. Qui le colpe sono collettive: scriteriato il pressing dei laziali, 5 contro 2. Pirlo passa a Bonucci, appena oltre la metà campo. Non c’è opposizione. Grazie al movimento ad allargarsi di Tevez e Matri, Bonucci si accentra e segna dal limite.
Brava la Juve a cavare il massimo da due situazioni in cui la Lazio ha non poco da rimproverarsi. E poi a chiudersi, limitando i pericoli per Buffon. La Lazio attacca per onor di firma, Klose si batte per due, Candreva è più efficace di Mauri, manca all’appello uno dei più utili e brillanti, cioè Anderson. Per esserci in campo c’è, ma gioca da solo, cerca numeri sempre più difficili sotto un diluvio e consegna regolarmente il pallone agli avversari. Quando un ragazzo molto bravo si sente troppo bravo, può anche succedere, ma Pioli farà bene a spiegargli che a calcio si gioca in 11. Allegri non ha bisogno di spiegarlo ai suoi. Niente di eccezionale, ma una grande compattezza in tutte le zone, un’assistenza continua tra i reparti: visti più volte 11 juventini nella loro metà campo, pronti a soffrire ma anche a ripartire. Qualche brivido quando Cataldi sgambetta Tevez e si becca un rosso diretto. Che Rizzoli aveva risparmiato a Marchisio (brutta entrata sul tartassatissimo Biglia). Ammonito, salterà comunque il derby. Ma in questa Juve ormai s’è capito che tutti sono utili e nessuno indispensabile.
La repubblica
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SERIE A| Il Monza raggiunge la Lazio in classifica, il Bologna sale al quarto posto. Tra Roma e Fiorentina termina 1-1 con tre espulsi
Terza giornata di Serie A, dopo la sfida di venerdì tra Juventus e Napoli e la giornata di anticipi di ieri, che ha visto anche il pareggio della Lazio in casa dell’Hellas Verona. Alle ore 12:30 sono scese in campo Frosinone e Torino, con le due squadre che sono rimaste bloccate sullo 0-0 per tutti i 90 minuti: un pareggio con cui i granata hanno mancato il sorpasso alla Lazio e i padroni di casa l’aggancio ai biancocelesti. Alle ore 15 si sono invece date battaglia Monza e Genoa.
Primo tempo con poche emozioni, annullato un gol per fuorigioco a Ciurria. Nel secondo tempo il copione della partita non sembra essere cambiato, l’occasione più pericolosa della partita arriva solo al minuto 62’, dove Retegui non riesce a segnare da distanza ravvicinata, spedendo la palla alta sul tiro teso di Messias trasformatosi successivamente in passaggio.
La risposta del Monza arriva all’82’ dove Dani Mota trova un gol complicato, protagonista totale dell’azione che lo vede raccogliere palla a centrocampo spalle alla porta, girandola velocemente lungo la fascia destra verso Colpani che saggiamente aspetta il rimorchio di Pedro Pereira che di prima con un passaggio veloce, raso terra trova l’inserimento a centro area di Dani Mota che con un tiro strozzato sul secondo palo trova la rete. La partita termina così 1-0 per i lombardi, che raggiungono e superano la Lazio in classifica.
Il match delle 18 tra Salernitana e Bologna è finito 1-2 per gli ospiti. La squadra di Motta è passata subito in vantaggio al 9′ con Zirkzee, che poi ha raddoppiato al 20′. La Salernitana ha accorciato le distanze al 75′ con Simy, ma alla fine ha avuto la peggio. I rossoblù, assoluta sorpresa di questo campionato, salgono così al quarto posto in classifica. A breve ci sarà Roma-Fiorentina.
Termina anche il match della sera disputatosi all’Olimpico tra Roma e Fiorentina. Partono bene i padroni di casa che riescono a passare in vantaggio subito con Lukaku, poi raggiunti dal colpo di testa di Lucas Martinez al 66′. Il match termina 1-1 e con la Roma in 9, dopo le espulsioni nel secondo tempo di Zalewski e Lukaku. Al termine della partita è stato espulso anche Milenkovic per i viola.
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