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L’ex Pulici sulla Lazio e la corsa Champions: “Gioca un calcio piacevole e redditizio, se continua così fino alla fine non c’è storia”
L’ex portiere biancoceleste dello scudetto del 1974, Felice Pulici, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Radiosei, sulla stagione della Lazio, e sul rush finale per la corsa Champions.
Domanda sulla costruzione di una squadra capace di giocare più competizioni:
“L’esempio più lampante che ho vissuto è stato la Lazio di Cragnotti che aveva praticamente due squadre. Eriksson fece spesso un turnover che fu applicato in modo positivo. Fu un organico completo in tutti i reparti anche perché i tanti impegni che a cui dovevi far fronte non ti permettevano di avere una rosa limitata. La Lazio oggi ha giocatori molto giovani che anche il prossimo anno vorranno mettersi in evidenza”.
Sull’assenza di Biglia:
“Eh sì, ha avuto un grande supporto da Cataldi ma la sua assenza rappresenterà una difficoltà ulteriore. Dopo un anno così così si è imposto e ha interpretato il ruolo di regista in modo perfetto. Conosce gli equilibri della squadra e dirige il centrocampo in maniera straordinaria”.
Sulla presenza di Ledesma al posto di Biglia, e come cambia la squadra:
“Siamo tutti legati a Ledesma. In passato ha avuto anche dei problemi con la società. Era sul punto di potersi svincolare, poi con Reja è stato riproposto e ha saputo dare un contributo decisivo alla squadra. Non ha il passo di Biglia, che ha una propensione più offensiva rispetto a quella di ‘controllo’ di Cristian. È più un uomo di ‘guardia’ che di costruzione”.
Se Lulic è adatto a giocare con l’italo-argentino:
“Potrebbe essere un elemento importante. È fantastico, perché cambia completamente il ritmo alla squadra, ma fa un po’ fatica a fare la fase difensiva. Si sentirà anche la mancanza di Parolo, uno che spesso non si nota molto, ma è sempre pronto a concludere l’azione. Davvero un bell’acquisto”.
Sulla possibile scelta di Radu centrale:
“Molto dipenderà anche dal lavoro degli esterni. Se ci sarà Lulic in campo sarà comunque una Lazio molto offensiva, con Basta poi sull’altro versante. Attenzione anche al Chievo. Non è detto che una squadra che in classifica è molto più in basso, debba fare per forza una partita difensiva. Sono convinto però che Pioli confidi molto anche sul pubblico, il vero elemento in più che dovrà fare la differenza. L’Olimpico pieno è bellissimo, non si vedrà benissimo ma il tifo si sente e come”.
Sul carattere della squadra:
“Il carattere questa squadra ce l’ha. La Juve è avanti a tutte, ma questo non deve abbattere il gruppo. Bisogna fare in modo di continuare la striscia positiva intrapresa da qualche mese e stare a ridosso della prima della classe”.
Domanda sulla partita di domenica:
“Il Chievo ha tra i pali Albano Bizzarri, un portiere molto bravo che prima era alla Lazio e che ora sta facendo molto bene. È un peccato non averlo più in rosa. Ecco, la mia preoccupazione per domenica è proprio questa. Può esaltarsi, proprio perché giocherà davanti alla sua ex squadra. Meritava di giocare di più qui a Roma. Spero che dei 58 tiri che potrà subire ne parerà non più di 57”.
Ecco il suo parere sulla partita di Felipe Anderson a Torino:
“Assolutamente no. C’erano delle marcature importanti contro i bianconeri. Loro poi hanno sfruttato due occasioni concesse in un modo un po’ stupido dai nostri difensori. Marchetti? Non si è trovato nella condizione di poter dare il suo contributo come nelle altre gare. Nel calcio a volte devi essere anche fortunato”.
Sulla corsa alla Champions:
“La Roma sembra che ad un certo punto sia crollata. In questo momento mi ha più paura il Napoli. Ma se la Lazio gioca come ha fatto in queste ultime gare non c’è storia. La squadra si è espressa bene anche con la Juventus. È la vice del campionato, non c’è ombra di dubbio. Gioca un calcio piacevole e anche redditizio”.
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