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Parolo-Klose-Candreva. 6′ per abbattere il Parma. Un uragano di gol arrivato tra il 10′ e il 16′ del primo tempo, che non ha lasciato scampo alla squadra di Donadoni. Uno spettacolo al quale i tifosi laziali quest’anno hanno fatto l’abitudine. Dei 63 gol segnati, infatti, ben 31 sono arrivati nei primi 45′, quasi la metà spaccata. I numeri però diventano ancora più evidenti se di questi 31 si prendono in esame i gol siglati nella prima mezz’ora di gioco: ben 17. Pioli ha portato una ventata di freschezza. Se negli anni passati i primi tempi della Lazio erano sinonimo di noia e prevedibilità, quest’anno la musica è cambiata. Candreva e compagni si scatenano appena l’arbitro fischia l’inizio.
RIPRESA LA JUVENTUS – Non è dunque un caso che i capitolini abbiano ripreso la Juventus, almeno nel computo dei gol segnati in campionato: 63 pari, con ancora 5 giornate da disputare. Un dato importante per la Lazio, visto che da quando il campionato è a 20 squadre non ha mai chiuso il torneo con il miglior attacco. Solo 4 volte l’attacco biancoceleste ha regnato su tutti gli altri reparti, l’ultima volta è successo nel 1995/1996, quando sulla panchina laziale c’era Zeman.
COOPERATIVA DEL GOL – Se la Juventus ha un attaccante come Tevez attualmente a quota 19, come ha fatto la Lazio a fare gli stessi gol della squadra di Allegri? Semplice, grazie a una vera e propria cooperativa del gol. Con la rete segnata ieri da Keita, infatti, sono saliti a 10 i marcatori stagionali della Lazio. Nessun bomber ma tutti a segno, è questa la ricetta vincente di Pioli. Una ricetta che spera possa regalargli il 2° posto, un traguardo impossibile ad agosto. Sempre con il gol in canna…
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