Connect with us

Per Lei Combattiamo

Il futuro è adesso: tanti i talenti sulle orme di Cataldi e Keita

Published

on

 


Per una Lazio che sta cominciando a riassaporare il gusto della vittoria, ce n’è una che vince già. E lo fa da due anni. Si tratta della Lazio Primavera che ieri si è imposta sui pari età della Roma vincendo per la seconda volta di fila la Coppa Italia di categoria. Un riconoscimento importante che premia un grande lavoro fatto sul settore giovanile dalla società, che da anni sta producendo talenti e sta cercando di portarli anche in prima squadra. Una vittoria che fa doppiamente piacere perché è arrivata in rimonta (i giallorossi si erano aggiudicati l’andata) e perché è arrivata contro i rivali storici. Come dire: cominciate ad assaggiare fin da subito l’atmosfera del derby. E così per un Inzaghi (Filippo) che soffre sulla panchina del Milan, ce n’è almeno uno che sorride: Simone Inzaghi è al terzo trofeo in due anni e sembra ormai pronto per tentare un’avventura tra i grandi. Senza bruciare le tappe, come ha fatto forse il fratello. E i giocatori? Lì c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il ds Igli Tare ha assicurato che in molti seguiranno le impronte di Keita e Cataldi. Da Oikonomidis, che la ribalta se l’è guadagnata a suon di gol, a Tounkara, autore dell’assist del raddoppio. Ma una citazione la merita anche il portiere Guerrieri, decisivo quanto se non più dei compagni dell’attacco con quella parata miracolosa su Vestenicky. Poi Pollace, Palombi, Murgia. I nomi non mancano. Sta a loro – e alla società – far sì che tutto questo talento non venga sprecato.

tuttomercatoweb.com

 


Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.

DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS


RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:

   

Per Lei Combattiamo

Il Messaggero | Retegui e Immobile, il doppio duello

Published

on

 


Ciro e Mateo, nemici o amici? Mentre Immobile è costretto a dire di no per la quarta volta di fila alla Nazionale a causa degli infortuni, l’Italia scopre Retegui. “Chapita”, soprannome dovuto al padre (e agente) Carlos José detto “Chapa”, ha messo la firma nelle sue prime due partite in azzurro facendo prendere una mezza rivincita a Mancini. Descritto come una copia del primo Batistuta, tegui ha dimostrato di saper farsi sentire dentro l’area, ma il ct ha volato basso: «Ha bisogno di tempo, ma sicuramente fa gol ed è importante per un centravanti». Al Mancio avrebbe fatto comodo avere a disposizione Immobile, ma il solo Ciro non basta. Ecco quindi che si fa strada la candidatura del 23enne Mateo, argentino dalle origini siciliane (Canicattì). Messi alle spalle i momenti difficili col Boca Juniors e le parentesi all’Estudiantes e al Telleres, la svolta per la sua carriera è arrivata a febbraio scorso. Anche il Tigre lo prende in prestito per sostituire Pablo Magnin, ma a suon di gol (19) Retegui lo trascina nella Copa Sudamericana dopo nove anni. Scommessa vinta dal presidente del club di Vitoria, Ezequiel Melaraña, pronto a riversare nelle casse del Boca 2,4 milioni di dollari per assicurarsi la metà del cartellino del giocatore, valutato 20 milioni. A furia di segnare, per Mateo – adocchiato oltre due anni fa anche dall’agenzia di Totti – ora c’è la fila e tra i club interessati è emersa la Lazio. A Formello si sta ragionando su come intervenire in attacco dopo i tanti ko di Immobile. Con l’età che avanza, il capitano – costretto a saltare dodici partite quest’anno – comincia ad aver bisogno di rifiatare, e l’idea di un colpo importante in prospettiva futura fa gola. Di certo un aiuto arriverebbe con un piazzamento alto in classifica e l’eventuale qualificazione in Champions League. Milioni da riversare sul mercato per completare la rosa di Sarri alleviando la dipendenza da Ciro. L’unico dubbio risiederebbe nella capacità di quest’ultimo di dividere la luce dei riflettori sia nel club che nella Nazionale. Il ds Tare da tempo ha bloccato Sallai del Friburgo, ma la variabile Retegui potrebbe stravolgere tutto.

ASTA ITALIANA – Su Mateo sono piombati anche Atletico Madrid, Napoli e Roma, ma in prima fila c’è l’Inter. In attacco sarà rivoluzione nella prossima stagione sia che resti Inzaghi sia che si decida di virare su Antonio Conte (o un altro profilo): Lukaku tornerà al Chelsea (da valutare se si possa riaprire una trattativa, dipende dal prossimo allenatore), Correa sarà ceduto e Dzeko è in stand by. Salvo offerte monstre, dovrebbe restare Lautaro Martinez, mentre resta il rimpianto per Dybala, ma Retegui potrebbe rinforzare la rosa interista. «La sua testa è totalmente rivolta al Tigre e alla Nazionale. Deve restare tranquillo e mantenere i piedi per terra: non deve pensare ad altro che a imparare e migliorare», le parole del padre. Il club di viale Liberazione però ha un asso nella manica: Facundo Colidio. Acquistato nel 2017 a peso d’oro dal Boca Juniors, l’argentino ha un anno in meno di Retegui e gioca in prestito proprio al Tigre. Beppe Marotta non vuole farsi scappare una grande occasione e punta a uno scambio per chiudere un’operazione in stile Lautaro. Per Retegui sarebbe un importante salto di qualità. Fondamentale per la crescita e per l’attacco di Roberto Mancini. Il Messaggero/Valerio Marcangeli e Salvatore Riggio

 


Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.

DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS


RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:

   

Continue Reading
Advertisement

RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:    

I più letti

Scarica subito l'app di LAZIOPRESS.IT! Disponibile su app_store google_play

  © 2015 LazioPress.it | Tutti i diritti sono riservati | Testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale Civile di Roma numero 13/2015 | CONTATTI

Close
LazioPress.it

GRATIS
VIEW