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Mihajlovic: “Quando incontro la Lazio è sempre un’emozione, ma domani per 95′ non avrò nè amici nè ricordi”
Domani sera al Ferraris si sfideranno Lazio e Sampdoria, due squadre in lotta per un piazzamento europeo. Sarà una gara fondamentale per entrambe. Queste le parole, in conferenza stampa, di Sinisa Mihajlovic riportate da sampdorianews.net: “”Siamo al conto alla rovescia, ci mancano tre finali. Dato che Inter e Genoa non mollano, non possiamo permetterci di fare conti. Contano molto le motivazioni, non solo i valori, e da questo punto di vista la Lazio è l’avversario peggiore. Dobbiamo dare tutto, dobbiamo dare il massimo se vogliamo vincere, ma sono fiducioso, perchè giochiamo in casa nostra, dove abbiamo perso solo una volta. Loro hanno esterni forti nell’uno contro uno, e centrocampisti con il senso del gol, ma sono fiducioso, questa Samp può giocarsela con chiunque.Questa non è una partita qualunque, è la partita dell’anno, spero che domani lo stadio sia pieno e che i tifosi facciano sentire il peso di Marassi. Voglio una bolgia, voglio che ci sostengano, poi, a fine partita, se non saranno contenti potranno fischiare. Ma durante la partita questi ragazzi meritano di essere sostenuti per tutto quello che hanno fatto”. Sul suo passato alla Lazio: “Quando incontro la Lazio per me è sempre un’emozione, ma domani per 95′ non avrò nè amici nè ricordi. Da quando sono alla Samp il mio bilancio è negativo, spero di rifarmi domani. Entrambe le squadre hanno valori e motivazioni, deciderà la gara chi arriva al meglio, più libero di testa, chi ha più voglia di vincere, più fame. In casa nostra abbiamo perso solo contro la Juve, finalista di Champions. Sappiamo che loro sono forti, e dovremo fare di più rispetto a Udine. Domani avremo meno occasioni, ma dovremo sfruttarle al meglio.”
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Champions League
Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”
Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.
Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.
I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.
Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.
Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.
E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto
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