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Matri mata una Lazio mai doma e regala ai bianconeri la decima Coppa Italia
Una Lazio eroica e combattente deve arrendersi dopo i tempi supplementari al gol di Matri che regala la decima Coppa Italia alla Juventus (trofeo che le mancava dal lontano ’95, ndr) e permette ai bianconeri, in attesa della finale di Champions League contro il Barcellona a Berlino, di realizzare il double con lo Scudetto.
PRIMO TEMPO. Pioli sorprende tutti e sceglie la difesa a 3 con de Vrij, Radu e Gentiletti. Cataldi si posiziona in mediana con compiti di regia, affiancato da Parolo. Basta e Lulic sulle corsie esterne, mentre in avanti è Klose il terminale offensivo, supportato da Anderson da una parte e Candreva dall’altra. Solito 3-5-2 per Allegri che in avanti non può contare sullo squalificato Morata e, dunque, si affida a Llorente in coppia con Tevez. Pronti, via e la Lazio è avanti. Radu salta più in alto di tutti su un pallone scodellato in area dalla corsia di destra e incastona la sfera all’incrocio dei pali, mandando in visibilio la Nord. La partita s’accende subito e cresce rapidamente d’intensità, con la Juventus che cerca con insistenza la rete del pareggio. La risposta dei bianconeri è repentina e non si fa attendere: Chiellini al 10′ raccoglie un assist di testa di Evra e in acrobazia batte Berisha per l’1-1. Al 18′ Pogba prova la conclusione da distanza siderale, ma il pallone termina ampiamente alto sopra la traversa della porta laziale. La squadra di Allegri chiude nella propria metà campo la Lazio, alla ricerca del gol del vantaggio e al 24′ ci prova con Llorente che incorna malamente un cross proveniente dalla sinistra, non inquadrando la porta. Sul ribaltamento di fronte, Felipe Anderson porta palla per 40 metri, servendo al limite Cataldi che prova ad angolare la conclusione, ma il tiro è debole e Storari blocca sicuro. Alla mezzora Parolo va vicinissimo ad un gol che avrebbe fatto venir giù lo stadio: Pogba sbaglia lo stop al limite della propria area e il centrocampista non ci pensa due volte e calcia al volo con rara potenza, ma il pallone lambisce il palo e si spegne sul fondo. Nel primo tempo non succede più nulla e così le squadre si avviano negli spogliatoi sul parziale di 1-1.
SECONDO TEMPO. Le squadre tornano in campo per i secondi 45 minuti e il ritmo sembra essere calato, con entrambe le formazioni attente a non scoprire il fianco all’avversario. Al 58′ Candreva se ne va in dribbling e appoggia al limite per Parolo che tenta il tiro, ma la conclusione è mal calibrata e termina alta sopra la traversa. La partita non vive momenti di particolari emozioni, ma al 70′ arriva una brutta notizia in casa Lazio: Radu chiede il cambio per infortunio e al suo posto subentra Mauricio. All’83’ Djordjevic, appena entrato al posto di Klose, viene trovato ottimamente con un lancio preciso all’interno dell’area di rigore, ma il serbo non riesce a trovare il guizzo vincente e Storari gli soffia il pallone. Sullo scadere del secondo tempo Tevez fa scorrere un brivido sulla schiena dei laziali con un tiro potente che lambisce la traversa e finisce sul fondo, ma Berisha sembrava essere sulla traiettoria. Non bastano 90′ all’Olimpico per assegnare il trofeo e così si va ai supplementari.
PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE. Al 4′ del supplementare Djordjevic prova dai 30 metri la botta che sbatte prima su un palo, poi sull’altro e torna in campo, con il serbo che si rammarica per un tiro che meritava certamente miglior sorte. Gol mangiato, gol subito. È la regola più vecchia di questo gioco e così passano 3′ e Matri trova la rete del 2-1.
SECONDO TEMPO SUPPLEMENTARE. La Juventus protegge il risultato acquisito, restando compatta nella propria metà campo ad aspettare la Lazio, ripartendo all’occasione in contropiede. Al 117′ Tevez viene servito al limite e tenta la rasoiata che, però, termina ampiamente al lato. Non c’è tempo per ulteriori azioni, all’Olimpico è la Juve a trionfare.
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MOVIOLA – Ayroldi gestisce una gara fisica: dubbi sul gol annullato a Casale, giusta l’espulsione per il Verona
Termina la sfida delle 15:00 tra Hellas Verona e Lazio con il risultato di 1-1. A dirigere l’incontro è stato il signor Giovanni Ayroldi, che ha gestito una gara fisica e con diversi episodi arbitrali. Nel primo tempo poco d segnalare, qualche svista per l’arbitro come in occasione del fallo fischiato a Zaccagni, che in realtà aveva recuperato il pallone. Per il resto, un ammonito per parte, Duda per il Verona e Marusic per la Lazio.
Nella seconda frazione, sono aumentati gli episodi: la squadra di casa pareggia, i biancocelesti ritravano il vantaggio con Casale il cui gol viene però annullato. Il Var infatti richiama Ayroldi all’on field review, che valuta a spinta del difensore della Lazio troppo evidente, e quindi la rete viene annullata. Successivamente, in casa gialloblù viene espulso Duda già sanzionato nel primo tempo, un rosso che forse sarebbe dovuto arrivare prima. La gara si conclude con 3 ammonizioni in casa Lazio.
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