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Lazio malconcia in vista del derby. Ma Pioli pensa al “talismano”
Non uno stiramento, ma un’elongazione. È questa l’entità del problema muscolare al polpaccio riportato da Stefan Radu durante la finale di Coppa Italia con la Juve. Resta comunque in forte dubbio per il derby, ma con qualche piccola possibilità in più di recuperare. Di certo non si è allenato nella seduta odierna, così come non lo hanno fatto nemmeno i reduci da infortunio Gentiletti, De Vrij e Lulic, costretti agli straordinari mercoledì scorso e tenuti a riposo precauzionale. Per tutti e tre non ci dovrebbero essere problemi, ma saranno tenuti sotto controllo quotidianamente dallo staff medico biancoceleste. Ha svolto un lavoro differenziato Lucas Biglia, una corsa sostenuta intorno al campo che lascia ben sperare per la sfida alla Roma. Anche lui sarà monitorato costantemente dai medici.
IL TALISMANO MAURI SPINGE PER UNA MAGLIA DA TITOLARE – Chi invece per sua stessa ammissione sta benissimo è Stefano Mauri. Dopo i 27 minuti con l’Inter (sostituito nel primo tempo dopo l’espulsione di Marchetti) e i 7 finali nella partita successiva contro la Sampdoria, il capitano della Lazio è rimasto in panchina per tutti e 120 minuti della finale di Coppa Italia. Si è scaldato a lungo, ha cercato spesso di incrociare lo sguardo di Pioli per sperare in un suo cenno, ma non c’è stato niente da fare. Gli infortuni e le condizioni fisiche precarie di molti interpreti in campo ha obbligato il tecnico biancoceleste a fare valutazioni diverse e Mauri non ha avuto la sua possibilità di dare una mano alla squadra. Spera di averla nel derby, contando anche sul suo particolare status di “talismano”. Già, perché il numero 6 brianzolo è – insieme a Klose – il giocatore attualmente nella rosa della Lazio ad aver segnato più gol, ben 3, alla Roma. La curiosità è che sono arrivati negli ultimi tre derby consecutivi (due vittorie e un pareggio) che Mauri ha giocato da titolare e con la fascia di capitano al braccio. Insomma, quando si presentano contemporaneamente queste due condizioni (maglia da titolare e fascia) la Lazio non perde e lui segna. Purtroppo per lui Pioli però bada poco alla scaramanzia, ma a lanciarlo di nuovo dal primo minuto ci pensa eccome. Dipenderà molto dalle condizioni del resto della rosa, situazioni che saranno valutate giorno dopo giorno: Mauri avrà tempo fino a lunedì mattina per convincerlo a puntare di nuovo su di lui.
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Il Messaggero | Lazio, da genio emarginato a valore aggiunto: la lunga metamorfosi di Luis Alberto
«Hai messo fuori me, dovresti mettere fuori tutti adesso». Sta tutta qui la rifioritura del rapporto tra Luis Alberto e Sarri. La Lazio torna sconfitta da Lecce e si chiude in palestra per un faccia a faccia giocatori-tecnico. Lo spagnolo, out in Salento per un problema al ginocchio, senza mezze misure si sfoga col tecnico. In questo modo, dopo un ottimo mese di dicembre durante la pausa per il Mondiale, per il Comandante arriva l’ultimo tassello e la trasformazione di Luis può dirsi completata. Altro che l’intermittenza dei mesi precedenti con tanto di richiami di casa. Il Cadice invece dovrà ancora aspettare, perché il numero 10 si è ripreso la Lazio e difficilmente Sarri ci rinuncerà da qui in avanti. L’ex Liverpool d’altronde ha confermato la rinascita con i fatti, tanto da essere premiato con i minuti che prima non gli venivano concessi. Sono 1293 quelli del 2023, appena sei in meno di Milinkovic in un testa a testa impensabile a novembre scorso. Il Mago si è invece rimboccato le maniche e, se lascia qualche minuto, almeno si rifà contribuendo il doppio del Sergente alla fase offensiva della squadra. Due gol, uno valso tre punti contro la Sampdoria, e due assist con i quali è arrivato a quota 61 in Serie A dal 2016, numeri che non ha nessun altro. Sono ormai lontani i giorni in cui si percepiva la sua svogliatezza. L’impatto con la nuova gestione gli ha fatto capire di non avere più il posto sicuro, e dopo una stagione di assestamento, ormai l’armonia con Sarri l’ha trovata davvero. I suoi valori fisici sono sempre tra i più alti in squadra. Rispetto a prima corre di più (9,6 km di media) e lo confermano gli almeno 4 palloni che recupera a partita (al derby 5). Lucido quando c’è da difendere, senza però dimenticare la qualità, grazie alla quale con 94 passaggi riusciti nel derby ha fissato il record della 27° giornata. Niente croce, solo delizia il Mago, leader in tutto e per tutto, sempre pimpante in campo, ma pure nello spogliatoio.
LA RIPRESA – A conferma di ciò, non si vedono più nemmeno i giorni di vacanza che si prendeva in autonomia. Adesso il numero 10 è il primo ad arrivare a Formello, e infatti ieri ha ripreso normalmente le operazioni col resto della squadra. Sarri ha ricominciato subito a lavorare sulla tattica nonostante i sette calciatori partiti con le Nazionali. Il programma prevede per oggi una seduta pomeridiana, domani doppia e sabato mattina, prima di altri due giorni di riposo. Al termine di questi ultimi sarà atteso anche Immobile in gruppo. Provedel, Casale e Pedro invece, ieri gestiti, si rivedranno prima. Il Messaggero/Valerio Marcangeli
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