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Garcia: “La chiesa è rimasta al centro del villaggio”. Poi i complimenti a Pioli
Il tecnico delle Roma, Rudi Garcia, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “L’abbiamo preparata così, ma i giocatori sono stati bravi. Faccio i complimenti ai miei ragazzi, abbiamo voluto vincere ed è stato fatto. Grande obiettivo raggiunto, ora c’è solo da festeggiare con i nostri tifosi. Gli sfottò? Fanno parte del gioco, per destabilizzare l’avversario. Voglio fare i complimenti a Stefano Pioli, è un allenatore bravissimo. Sono so se la Lazio finirà terza o quarta, ma crea un grande gioco e ha degli ottimi giocatori. Non è il momento di fare i bilanci, avremmo tutto il tempo. Per il momento bisogna festeggiare, questo secondo posto è nostro. Nonostante la bravura della Lazio, siamo la squadra più forte di questa città e d’Italia. La Juve? Non è raggiungibile al momento. Iturbe ha sempre dato il meglio per la squadra, sono felice per lui. E’ un gol che valeva il vantaggio, per la sua fiducia è importante. E’ un ragazzo d’oro, molto giovane e sta imparando. Nel primo tempo dovevamo iniziare forte, poi dopo quindici minuti dovevamo sfruttare gli spazi giocando bassi, era previsto un calo fisico per loro visti i 120 minuti giocati da loro. L’avevo detto ai ragazzi che ci sarebbe stato il momento giusto per aumentare la qualità del palleggio. La chiesa è rimasta la centro del villaggio”.
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TMW | Lazio, Luis Alberto è il vero regista. Dopo il derby, la ‘vendetta’. E nel futuro…
Le azioni passano tutte dai suoi piedi. Palla al dieci, grazie. Luis Alberto è diventato il vero regista della Lazio di Sarri, che dal rientro dopo il Mondiale non è più riuscito a farne a meno. Assente solo a Lecce, alla prima del 2023, per un infortunio al ginocchio, poi in campionato non ha saltato una partita. Da riserva di lusso a insostituibile. La sua crescita l’abbiamo raccontata già, ma ciò che stupisce – ed è apparso emblematico nel derby – è come abbia cambiato stile di gioco in fase di possesso. Più di Cataldi, è lui che inizia l’azione e dà i tempi di gioco. Contro la Roma, in dieci per l’espulsione di Ibanez e schiacciata per un’ora nella propria area, Luis Alberto gestiva il possesso, decidendo quando accelerare e tentando, in un paio di occasioni, di calciare da fuori. Geniale in campo e sorprendente fuori. Nessuno infatti, una volta davanti le telecamere, si aspettava che Luis Alberto rispondesse alle provocazioni della vigilia. Invece ha scartato anche la diplomazia: “Quando parli tanto prima e poi perdi, devi stare zitto. Hanno provocato come sempre”. Cosa succederà in futuro? Ha un contratto fino al 2025 e Sarri, in questa versione, non vuole privarsene. Ma la sua volontà di tornare in Spagna è nota, non l’ha mai nascosta: se chiamerà il Siviglia – o qualche altro club a lui congeniale – magari deciderà di rientrare a casa, altrimenti rimarrà a Formello. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti
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