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PRIMO TEMPO – Coreografia mozzafiato, spettacolo in campo e sugli spalti, adrenalina pura. Poi un pizzico di ansia, altrimenti che derby sarebbe? Via, si comincia. La Lazio schiera il 4-2-3-1, con un ritrovato Biglia in regia e Lulic esterno basso. Klose davanti, il tandem Candreva – Anderson dietro di lui. Al solito. Ma è un derby strano, pieno di errori. Tirato, entrambe le squadre sanno che è troppo importante. La Lazio attacca con continuità, la Roma aspetta. Poche occasioni degne di nota, eccezion fatta per una. Clamorosa. Affondo di Candreva sulla destra, Klose si infila tra Manolas e Yanga-Mbiwa e impatta di testa a botta sicura. Gol? No, fuori. Per la disperazione della Curva Nord e dei compagni. Il primo tempo termina così, senza particolari emozioni.
SECONDO TEMPO – Pronti, via ed è subito Lazio: destro da fuori di Basta a sibilare il palo (3’). La Lazio attacca con continuità, ci prova, lungo le fasce non c’è partita. Lulic fatica su Iturbe, Pioli lo richiama e fa entrare Cavanda. Ma Candreva fa quel che vuole, spazia sulla trequarti senza intoppi. Tiri? Pochi. Intensità? Tanta. Poi la svolta: Garcia fa entrare Ibarbo e la partita cambia. Affondo sulla destra, quando Ibarbo mette il turbo non ce n’è per nessuno. Cross basso, Iturbe che anticipa Basta e palla in rete. 1-0 Roma. Ma la Lazio non ci sta, aumenta d’intensità ed ecco il pareggio: traversone di Candreva, sponda di Klose e gol di Djordjevic. Sembra fatta ma ecco la beffa: gol di Yanga-Mbiwa su calcio d’angolo. Game over. Ma ora si va a Napoli per vincere.
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— LazioPress.it (@laziopress) 19 febbraio 2019
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