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Maradona tira la volata a Alì bin-al Hussein: «E della Fifa vorrei essere il vicepresidente»
Diego Maradona si fa avanti per il ruolo di vicepresidente della Fifa nel caso il prossimo congresso straordinario dell’ente elegga alla presidenza il principe giordano Alì bin-al Hussein. «Il mio è un desiderio forte e personale», ha detto l’ex fuoriclasse del Napoli. Da sempre fiero oppositore di Joseph Blatter, Maradona aveva espresso il proprio appoggio ad Alì anche in occasione delle recenti votazioni in cui lo stesso Blatter era stato rieletto, mentre Alì grazie anche al sostegno dell’ex fuoriclasse del Napoli, aveva ottenuto 96 preferenze.
«Ritengo di avere molte chance di essere il vice della Fifa – ha detto ancora Maradona parlando a ‘El show del futbol’ -. È un desiderio forte e molto personale. Ma se arriverò a ricoprire quel ruolo farò pulizia e caccio via molta gente, compreso Tinelli». Quest’ultimo è un ‘self made man’ diventato molto popolare in Argentina come conduttore televisivo e che è anche il vicepresidente del San Lorenzo, la squadra per cui fa il tifo Papa Francesco.
«Mi dà fastidio che gente del mondo dello spettacolo voglia venire a insegnarci come si gioca al calcio – ha detto ancora Maradona -, e giuro che se arrivo alla vicepresidenza della Fifa Tinelli dovrà continuare a fare ‘Ballando con le stellè ancora per molti anni». Dopo aver rivelato di aver incontrato Platini a Dubai, Maradona ha detto la sua anche sull’ex asso portoghese Luis Figo, che era uno dei rivali di Blatter ma poi si era ritirato prima delle votazioni per la presidenza della Fifa. «Prima lo rispettavo, però mi sono reso conto che la sua parola vale come quella di Bernardo, l’amico di Zorro», è stato il commento dell’ex fuoriclasse del Napoli.
«Tutti sono bene accetti se vogliono dare il loro contributo, gli ex calciatori possono dare un supporto, è una possibilità per mettersi a disposizione»: così l’ex calciatore del Milan, Demetrio Albertini, ambassador di Expo, ha commentato la candidatura di Maradona alla vice presidenza della Fifa a margine di un evento organizzato da Ferrero Kinder+Sport nel sito dell’esposizione.
Interpellato dai giornalisti sulla situazione del calcio italiano Albertini ha detto che «non è sistemico, produciamo pochi giovani per i grandi palcoscenici e dall’altra parte a Berlino avevamo una squadra con tanti cresciuti nel proprio vivaio, quello del Barcellona, che ha vinto».
In Italia invece «continuiamo a comperare troppi stranieri, tanti stranieri, ad avere rose molto ampie, sperperi ingiustificati per il valore delle nostre squadre», ha concluso aggiungendo che quest’anno «è stato importante per il calcio italiano con due semi finaliste in Europa League, Napoli e Fiorentina, e la Juventus in finale, che ci hanno portato tanti punti per il ranking europeo».
Fonte: Il Messaggero
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Europa League
ANSA | Viminale, niente biglietti agli olandesi per Roma-Feyenoord
L’orientamento del Viminale in merito alla partita Roma-Feyenoord di Europa League in programma il prossimo 20 aprile allo stadio Olimpico – a quanto apprende l’ANSA – è di procedere con l’indicazione del divieto di vendita dei biglietti ai tifosi olandesi. Il precedente che scotta risale al 19 febbraio 2015 quando i tifosi olandesi misero a ferro e fuoco Roma, in occasione proprio di una partita di Europa League: scontri con la polizia, risse, vetrine di negozi distrutte ed anche la vandalizzazione della fontana del Bernini a piazza di Spagna, la celebre Barcaccia.
La linea delle autorità italiane, dunque, è netta: non ci saranno tagliandi in vendita per i sostenitori del Feyenoord. Così come richiesto anche dal sindaco Roberto Gualtieri, che nei giorni scorsi ha chiamato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per sollecitarlo al divieto di trasferta.
Il match, tra l’altro, aveva spiegato Gualtieri, è in programma alla vigilia dell’arrivo degli ispettori del Bureau international des expositions per la candidatura di Roma all’Expo 2020. E disordini in quei giorni non sarebbero certo il biglietto da visita ideale, è la preoccupazione del sindaco. Naturalmente, non è detto che la mancanza del biglietto impedisca la calata degli hooligans olandesi nella Capitale: c’è chi ha già prenotato viaggio e albergo. Si è visto con Napoli-Eintracht, con i tedeschi accorsi ugualmente in massa in Italia e protagonisti di violenti scontri in città. La Uefa, da parte sua, è sempre stata contraria a queste misure, con il presidente Aleksander Ceferin, che aveva definito “intollerabile” il divieto di trasferta ai tifosi della squadra di Francoforte. Non potendo impedire l’arrivo a Roma di persone dall’Olanda, l’apparato di sicurezza – Roma è ancora in attesa della nomina del prefetto – sarà imponente per scongiurare la guerriglia urbana di 8 anni fa. Il Feyenoord, peraltro, in questa stagione ha già giocato a Roma: lo scorso 3 novembre in Europa League contro la Lazio. Anche in quel caso venne disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai tifosi olandesi e non si registrarono incidenti. (ANSA)
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