Esclusiva
ESCLUSIVA – Giovanni Lopez si racconta: “Occhio a Inter e Milan, torneranno ai vertici della Serie A. Il gol di Klose al 93’…”
Il sogno di ogni appassionato di calcio è quello di giocare nella propria squadra nel cuore. Giovanni Lopez non solo ci è riuscito, ma è diventato anche vice-allenatore della squadra che seguiva sin da piccolo, la Lazio. Il difensore romano arrivò alla corte di mister Sven-Göran Eriksson nell’estate del 1997. Nella stagione successiva Lopez collezionò 27 presenze in un’annata che passò alla storia come quella dei “quattro derby vinti”. La squadra biancoceleste infatti non solo vinse entrambi i derby di campionato ma conquistò anche la Coppa Italia, dopo aver battutto sia all’andata che al ritorno i rivali capitolini nei quarti di finale. Ha dato l’addio al calcio giocato nel 2004 ed è diventato allenatore della Cisco Roma. Nel 2010 ha fatto ritorno alla Lazio come vice allenatore di Eddy Reja che aveva appena preso il posto di Davide Ballardini. La redazione di LazioPress.it lo ha intervistato in esclusiva e si è fatta raccontare le sue emozioni nelle esperienze alla Lazio sia da giocatore che da vice-allenatore.
La sua unica stagione alla Lazio è stata quella dei “quattro derby vinti” tra Campionato e Coppa Italia. Quali emozioni ricorda di quell’annata e di quei derby?
“Fu una stagione straordinaria che terminò con la conquista della Coppa Italia. Giocare il derby che andavo sempre a vedere da ragazzo è stato un sogno che si è avverato. Secondo me solo noi romani sappiamo davvero cosa significa vincere un derby. Quell’anno ne vincemmo addirittura quattro quindi fu una gioia immensa”.
Negli anni successivi a quello la Lazio ha vinto praticamente tutto. Nella stagione in cui faceva parte della rosa biancocelestec’era la consapevolezza che la Lazio sarebbe diventata una delle squadre più forte del mondo?
“Si sicuramente. C’era la consapevolezza che la Lazio avrebbe potuto far bene non solo in Italia ma anche in Europa perchè già quando c’ero io era una squadra piena di campioni come Nesta che a 20 anni era già considerato il difensore più forte del mondo”.
Appesi gli scarpini al chiodo è diventato allenatore e in 2 anni è passato dalla giovanile alla prima squadra della Cisco Roma. Ricorda il momento in cui è stato contattato nel febbraio 2010 dalla Lazio?
“Certo. Sono stato allenato da Reja nel Varese e quando mi contattò e mi propose di fare il suo vice non ci pensai due volte e accettai subito. Al suo fianco sono stati tre anni bellissimi e pieni di soddisfazioni”.
Il 20 ottobre 2011 fece il suo esordio da tecnico in prima in una competizioni europa, in Zurigo-Lazio di Europa League. Ricorda le sue emozioni in quella gara? E quale è il ricordo più bello nell’esperienza alla Lazio da allenatore?
“Zurigo-Lazio è stata una grande emozione perchè era la prima volta che guidavo una squadra in una competizione europea ma pensando a quei tre anni con Reja il ricordo più bello fu il derby vinto al 93′ con il gol di Klose. Fu un’emozione pazzesca perchè la partita sembrava finita e invece vincemmo 2-1”.
Nel 2013 è arrivato sulla panchina biancoceleste Vladimir Petkovic che sarà ricordato per sempre dalla tifoseria laziale perchè in quella stagione la Lazio nella finale del 26 maggio contro la Roma vinse una Coppa Italia storica. Pensa che un pò del merito di quel risultato e degli obbiettivi che ha raggiunto la Lazio in questi anni vada dato all’accoppiata Reja-Lopez?
“Secondo me molto merito va dato a Reja, non a me. Eddy ha fatto un grande lavoro perché quando arrivammo la Lazio era sestultima e in grande difficoltà ma lui riuscì ad instaurare una mentalità vincente in quella squadra che le permise di salvarsi agevolmente in quella stagione e di sfiorare la Champions League nelle due annate successive”.
Nel Campionato appena concluso la Lazio è arrivata terza conquistando il diritto di partecipare ai preliminari di Champions League. Secondo lei come si dovrebbe muovere la società sul mercato per migliorare la rosa ed aspirare a qualcosa di più nella prossima stagione?
“Sicuramente dovrà rinforzare la rosa con giocatori di livello e giocatori come Felipe Anderson dovranno ripetere le prestazioni eccellenti di questa stagione perché l’anno prossimo la squadra sarà impegnata in tre competizioni. Non dimentichiamoci che ci sono anche Inter e Milan che quest’anno hanno fatto un campionato a parte ma la prossima stagione sicuramente torneranno ai vertici del nostro campionato”.
Un uomo che il popolo biancoceleste non dimenticherà mai. Giovanni Lopez è sempre stata una figura silenziosa, indice di grande lazialità. Questo perchè il vero laziale non ha bisogno di comparire sempre sulla prima pagina dei giornali, lo stile che lo contraddistingue è fatto di signorilità, rispetto e onore. Caratteristiche che di certo non mancano a Giovanni Lopez.
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Inizia la nuova avventura di mister Grigioni: al via la scuola dedicata ai portieri
Il tempo che mister Adalberto Grigioni non trascorre in famiglia lo passa con un pallone e dei guantoni, chiaramente sul rettangolo verde di spalle alla porta: il calcio è da sempre la sua passione, un hobby divenuto lavoro che lo ha portato lontano da casa e che gli ha fatto vivere momenti indimenticabili, soprattutto a Roma con la maglia della Lazio. Quest’anno il preparatore atletico dei portieri, dopo 18 anni nella Capitale, ha intrapreso una nuova avventura.
Nato a Sangemini in provincia di Terni, è lì che ha fatto ritorno dopo che il contratto di lavoro con il club capitolino non è stato rinnovato: arrivato a Roma nel 2005, scelto d’allora ds Osti che aveva lavorato con lui alla Ternana, con la Lazio mister Grigioni ha vinto 3 Coppe Italia (2008/2009, 2012/2013, 2018/2019) e 3 Supercoppe Italiane (2009, 2017 e 2019). Con lui hanno lavorato portieri come Peruzzi, Handanovic, Ballotta, Sereni, Muslera, Carrizo, Bizzarri, Marchetti, Guerrieri, fino a più recenti come Strakosha, Reina, Adamonis, Furlanetto e gli ultimissimi Maximiano e Provedel, con quest’ultimo che anche in Champions ha lasciato tutti a bocca aperta per il rendimento sopra ogni aspettativa.
Grigioni è stato al fianco di Delio Rossi, Ballardini, Reja, Petkovic, Pioli, Inzaghi e Sarri: un palmarès di tutto rispetto il suo che oggi il tecnico ha deciso di mettere a disposizione dei giovani portieri. E’ infatti nata la ‘scuola portieri Grigioni’, che prevede corsi di formazione per ragazzi e ragazze con età compresa tra i 6 ed i 17 anni. L’idea era già nell’aria ma ora, come appreso dalla redazione di LazioPress.it, il progetto si è concretizzato. L’attività si svolgerà presso gli impianti sportivi ‘Orlando Strinati Terni football club’ in via Vulcano 1, a Terni (per tutte le informazioni è possibile telefonare dal lunedì al venerdì, dalle 17.00 alle 19.00, al numero 328.0859613 o mandare una mail a scuolaportierigrigioni@gmail.com).
Sono già tanti i ragazzi che hanno scelto Grigioni come allenatore e ‘mentore’, ma questa notizia di certo non stupisce visto che il ‘maestro dei portieri’, con l’aquila sul petto, si è distinto per professionalità e competenza: mai una parola fuori posto, sempre ligio al dovere e sempre pronto ad ascoltare i ragazzi che ha visto crescere fino ad affermarsi in Serie A. Al momento è anche coordinatore dei portieri del Terni FC e si occupa sia del settore giovanile che della prima squadra. Insomma, è a tutti gli effetti pronto per una nuova sfida: la scuola targata Grigioni ora è una realtà. In becco all’aquila, mister!
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