Per Lei Combattiamo
Il nuovo derby delle wags romane
Meglio gli occhi chiari di Amra Silajdzic, oppure quelli scuri di Federica Nargi? Le labbra da morirci sopra di Jovana Djordjenic o quelle di Ilary Blasi? E che dire del fondoschiena di Marina Luczenko e del decollete di Rachele Mura? Il derby Lazio-Roma, almeno per quel che riguarda le wags (acronimo di wives and girlfriends – ossia mogli e fidanzate dei caciatori) è tutto aperto. E con le new entry (qualcuna davvero di tutto rispetto), al seguito dei rispettivi compagni appena arrivati nel Capitale, la battaglia è già iniziata.
I tifosi romani si scambiano foto (spesso come mamma le ha fatte) delle splendide compagne di portieri, mediani e centravanti. Molte delle quali «rubate» ai profili social delle signorine perché la nuova generazione di wags più che andare allo stadio per vedere i fidanzati, amano ritrarsi in tutte le pose e in ogni momento della giornata. E quando non lo fanno loro sono gli orgogliosissimi compagni a postare le immagini delle sexy fidanzate.
In quanto a numeri vincono le more a conferma dell’antico detto secondo cui gli uomini amano le bionde ma sposano le more. Con poche eccezioni come Miriam Della Guardia in Mauri. La bella ballerina pugliese (che da Saranno famosi in poi – quando ancora non si chiamava Amici ha partecipato a quasi tutte le trasmissioni tv più importanti) sfoggia una lunga capigliatura bionda tutta boccoli. E se la batte con la più «anziana» rivale giallorossa: Ilary Blasi. La moglie di Francesco Totti, nonostante sia salita agli onori della cronaca rosa molto tempo prima, è sempre la primo posto per i tifosi romanisti, non avendo nulla da inviare alle nuove arrivate giovanissime. Imbarazzante, quasi, è la serba Jovana, sposata con Djordjevic. Le sue curve, oltre a Filip, stanno facendo uscire di senno i biancocelesti. Basta scoprire come si fa chiamare su twitter per capire chi abbiamo davanti: @callmelolita. E si salvi chi può. Qualche cattivone potrebbe parlare di fantomatici interventi «plastici» ma poco importa, è lei a guadagnarsi la palma della più bella in casa Lazio.
In curva Sud, dove regna incontrastata lady Garcia (ma lei nella vita fa la giornalista e non spara pose su Instagram o Facebook), la fidanzata di Iturbe, Guadalupe, dà filo da torcere a Jovana ma se la deve vedere con l’ucraina Marina Luczenko (compagna del portiere della Roma dal nome impronunciabile e inscrivibile Szczesny). Viso acqua e sapone ma fisico da pin-up. Che dire poi di Amra Silajdzic? La moglie del nuovo acquisto Erin Dzeko ha postato la sua foto con la maglia giallorossa del bosniaco sugli spalti dell’Olimpico durante Roma-Juve. Giusto per dire: «Io ci sono», se mai ce ne fosse stato bisogno.
Tra le duellanti però la più attesa rimane lei: Federica Nargi, che fa rialzare un po’ le quotazioni biancocelesti. Amatissima fin da quando salì sulla scrivania di Striscia la Notizia per vestire i panni della Velina mora, la fidanzata del bel Alessandro Matri, accolto in città senza grandi entusiasmi, è attesissima in tribuna all’Olimpico con quel suo sorriso dolce e il fisico da modella. Ma Federica, che è nata a Roma, forse vuol continuare a fare la milanese…
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Onorato: “Prenderemo una decisione sul Flaminio. La Lazio è libera di fare lo stadio altrove”
Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Alessandro Onorato l’assessore Alessandro Onorato si è espresso in merito alla situazione Flaminio legata alla Lazio.
Queste le sue parole:
“Parlando di impianti, è inutile discutere di Flaminio se il progetto non c’è. Il Comune di Roma è pronto ad affiancare e supportare il progetto, a seguire l’iter. Ma se il progetto non c’è, non possiamo parlarne.
Ovviamente il presidente Lotito è liberissimo di prendere o non prendere in considerazione il Flaminio, ci mancherebbe. Non vogliamo darlo per forza alla Lazio. Anzi, se Lotito avesse intenzione di farlo altrove, ci dicesse dove e siamo pronti a dare la stessa attenzione che abbiamo dato alla Roma. Lazio e Roma con stadi di proprietà sono un miglioramento importante. Fare uno stadio non è una passeggiata, ecco perché è giunta l’ora di non parlare del Flaminio tanto per parlarne. Ci sono troppe cose in ballo, troppi problemi da risolvere per banalizzare. Se la Lazio non mostrerà interesse, troveremo comunque un modo per ristrutturare il Flaminio. Tanto più che lo abbiamo messo tra le opere per i prossimi. Europei di calcio. Speriamo ovviamente di andare comunque a dama e di restituire l’impianto alla città e di esserci per vederlo. In chiusura, fortunatamente al Parco Lenzini la targa è al suo posto e speriamo possa rimanere li tranquilla per sempre.”
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