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ESCLUSIVA – Taglialatela su Napoli-Lazio: “Domenica sarà spettacolo. Vi spiego la vicenda Maradona-Sarri”. E sulle nuove norme di sicurezza negli stadi…

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Una vittoria con l’Udinese per scacciare la crisi. Ad attendere la Lazio, però, ora ci sarà un esame ancor più complicato di quello superato domenica all’Olimpico contro i friulani: il Napoli al San Paolo. Gli azzurri vengono da un inizio di campionato non proprio idilliaco in cui, nelle prime tre giornate, hanno raccolto la miseria di soli due punti. In esclusiva ai microfoni di Laziopress.it, l’ex portiere dei partenopei Giuseppe Taglialatela, ha parlato a tutto tondo del mercato e del momento delle due squadre, della lotta Scudetto, delle nuove misure di sicurezze adottate negli stadi in questa stagione, commentando, inoltre, le parole di Maradona di ieri nei confronti di Sarri:

Sia i tifosi del Napoli che quelli della Lazio si aspettavano qualcosa in più dal calciomercato. Crede che sia Lotito che De Laurentiis abbiano fatto il massimo? Che voto dà al mercato delle due squadre?

“Sicuramente quando finisce il calciomercato rimangono sempre dei rimpianti, specie per i tifosi che si aspettano sempre qualcosa in più. Dipende dalla strategia che si vuole adottare, ma credo che in linea generale in questi anni la Lazio abbia operato bene sul mercato. I biancocelesti hanno fatto meglio in questo mercato rispetto al Napoli, anche con l’acquisto di Matri che è subito stato protagonista, riempiendo un vuoto che avevano davanti. Per gli azzurri invece sono rimasti i soliti problemi a centrocampo e in difesa. Do un 7 alla Lazio e un 6,5 al Napoli”.

Crede che Napoli e Lazio siano pronte per lottare per lo Scudetto oppure manca ancora qualcosa a queste due squadre?

“Manca sicuramente qualcosa a queste due compagini. Ci sono squadre più attrezzate di loro e alla fine in un campionato i valori vengono fuori. Napoli e Lazio sono due squadre che hanno dei grandi campioni in rosa, ma hanno ancora bisogno di un qualcosa per diventare grandi”.

Chi vede favorita per lo Scudetto quest’anno?

“Certamente l’Inter per quanto fatto vedere in queste prime tre partite perché, anche se non ha giocato un grande calcio, è molto concreta, prende pochi gol e in un campionato come il nostro questo è un aspetto importante. C’è la Roma che è molto pericolosa e ha dei ricambi importanti. Anche la Juventus, se riuscirà a risolvere il problema mentale o di probabile appagamento dopo le vittorie degli ultimi anni, sarà candidata alla vittoria finale. Il Milan ha delle problematiche ancora, mentre la Lazio è una buona squadra che ha bisogno ancora di crescere. Il Napoli sinora ha deluso più di tutte le altre, nonostante abbia delle grandi potenzialità. Se Sarri riuscirà a trovare la soluzione giusta, gli azzurri potranno ambire ad uno posizione che gli permetterà di giocare le coppe europee”.

Dove vanno ricercati i problemi del Napoli in questo momento di difficoltà per gli azzurri?

“Al momento i problemi del Napoli sono in difesa. E’ una squadra che si fa raggiungere e sorpassare come accaduto con la Sampdoria e il Sassuolo. Ad Empoli è riuscito ad agguantare il pareggio e questo è un miglioramento. La squadra di Sarri non riesce ad esprimere al massimo il proprio gioco per tutti i 90′ e questo nel campionato italiano non  ti consente di portare la vittoria a casa”.

Maradona ha definito nella giornata di ieri Sarri un allenatore non adatto per un Napoli vincente. Cosa ne pensa di queste dichiarazioni?

“Conosco bene Maradona e il suo pensiero. Lui non voleva assolutamente offendere Sarri. Ritiene che per una piazza importante come Napoli, fra un allenatore di grande caratura internazionale come Benitez e un’incognita come Sarri, alla guida dei partenopei dovrebbe esserci il tecnico spagnolo. Sarri è una scommessa, come fu Sacchi al Milan. L’ex tecnico rossonero, però, portò un gioco diverso mai visto in Italia che al momento nel Napoli di Sarri non si è visto. Anche se gli va dato tempo. La critica di Maradona era rivolta maggiormente al presidente De Laurentiis, colpevole di non aver preso un allenatore di livello”.

In questa nuova stagione sono state adottate nuove misure di sicurezza negli stadi. Le curve dell’Olimpico sono state divise con delle barriere e grazie a delle telecamere e degli agenti in borghese presenti fra i tifosi in Roma-Juventus sono stati emessi 42 verbali nei confronti dei supporters giallorossi. Cosa ne pensa lei di queste nuove disposizioni negli stadi?

“Si cerca sempre di fare qualcosa per la sicurezza, ma deve scattare nella testa di ogni singolo tifoso che allo stadio si va per tifare e non per fare la guerra. Tutte queste misure possono servire, ma alla fine c’è anche l’esterno dello stadio dove possono accadere problematiche che non ci sono solo all’Olimpico, ma in tutta Italia. Si cerca di fare ciò per permettere alle famiglie di andare allo stadio in tutta tranquillità. Negli anni 80′ non c’erano tutti questi rischi e infatti c’erano più famiglie allo stadio, anche se forse in quegli anni sono accadute le cose più brutte proprio perché c’erano meno controlli, come ad esempio quanto accaduto a Paparelli con quel razzo partito dalla Curva Sud”.

Un pronostico su Napoli-Lazio e su chi sarà l’uomo chiave sia da una parte che dall’altra.

“Gli uomini chiave da entrambe le parti saranno i portieri. Credo che sia il Napoli che la Lazio siano ottimamente coperti in quel ruolo con Reina da una parte e Marchetti dall’altra. I biancocelesti hanno uno dei migliori portieri italiani in assoluto. L’ho sempre stimato ed è un piacere vederlo giocare. Ha grande personalità e ogni volta che è in campo è sempre protagonista. Stesso discorso per Reina. Non voglio fare pronostici per scaramanzia, ma sarà una bella partita. La Lazio è in ripresa e quindi per il Napoli non sarà facile, ma spero questo match stimoli la squadra di Sarri a fare bene”.



 


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ESCLUSIVA | Manfredonia: “Sarri sta facendo un ottimo lavoro con una rosa non di primissimo piano. Derby? Giocarlo un grande sogno per un ragazzo di Roma”

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Una partita che non ha bisogno di presentazioni, una gara che “ferma” l’intera città di Roma. Questo è Lazio-Roma, il Derby della Capitale. Alle 18:00 è in programma, allo Stadio Olimpico di Roma, il fischio d’inizio, tra due squadre reduci da differenti stati d’animo dopo i risultati dello scorso giovedì in Europa. In vista della stracittadina, valida per la 27° giornata di Serie A ed importante in chiave corsa ad un posto in Champions League, la redazione di LazioPress.it ha intervista, in esclusiva, un doppio ex che ha vestito entrambe le maglie nella sua carriera: Lionello Manfredonia. Cresciuto nelle giovanili biancocelesti, trascorre ben otto stagioni con la maglia della Prima Squadra. Prima di approdare poi in giallorosso per tre anni, Manfredonia indossa per due stagioni la maglia della Juventus, conquistando anche lo Scudetto nella stagione ‘85/’86.

 

La Lazio alterna grandi vittorie e prestazioni, come quella di Napoli, o contro Milan ed Atalanta, a partite sottotono dove lascia per strada punti preziosi. Qual è il suo pensiero sul lavoro svolto da Sarri fin qui?

“Sarri sicuramente sta facendo un ottimo lavoro pur avendo una rosa non di primissimo piano. Romagnoli sembra un giocatore pienamente recuperato dopo le opache stagioni al Milan, Patric un giocatore che sta migliorando di partita in partita”.

Anche la Roma, nei risultati, ha degli alti e bassi. In termini di gioco invece, quali differenze ci sono tra la squadra di Mourinho e quella di Sarri? Chi tra questi due grandi allenatori vede avanti nel proprio percorso?

“Anche la Roma ha una rosa ristretta, ma quando ci sono tutti può fare grandi partite, come contro il Salisburgo in Europa o la Juventus in campionato”.

Da doppio ex di Lazio e Roma, com’è vivere l’attesa, la settimana del Derby della Capitale da calciatore? Che sensazioni, emozioni ha provato?

“Per un calciatore che nasce nel vivaio di Lazio o Roma l’impatto emotivo alla stracittadina è diverso da chi viene da fuori. Se le cose vanno male, il tifoso lascia perdere gli “stranieri” e critica i giocatori locali. Per me è stato più semplice disputare il derby di Torino, molto meno coinvolgente. Ma comunque rimane un grande sogno per un ragazzo di Roma poterlo disputare”.

Tra Lazio e Roma ci sono solo due punti di differenza e, insieme ad Inter, Milan ed Atalanta, sono in piena lotta per un posto nella prossima Champions League. Tre posti per cinque squadre, quante possibilità hanno i biancocelesti di qualificarsi? Che lotta vede per queste 12 giornate che rimangono?

“È un campionato strano, svoltosi in due fasi, prima e dopo il Mondiale. Anche le piccole squadre tolgono punti alle grandi, solo il Napoli è al di sopra di tutti. Parecchi infortuni poi hanno condizionato le squadre, vedi Immobile nella Lazio o Dybala nella Roma. Entrambe possono rientrare nelle prime quattro”.

 


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