Europa League
Europa beffarda per la Lazio: Seleznyov cancella all’ultima azione la rete di Milinkovic
Una beffa clamorosa. L’aria lontana da Roma non porta bene alla Lazio. Gli uomini di Pioli pareggiano 1-1 contro il Dnipro, subendo gol all’ultimo minuto. Una colpo pesante, arrivato all’ultima azione. Milinkovic illude regalando il vantaggio di testa, Parolo e compagni sembrano poter gestire il vantaggio. Marchetti non rischia mai, ma nel finale Seleznyov di testa, dimenticato da tutti, pareggia. Un colpo pesante per i biancocelesti, reso però meno amaro dal pareggio di Saint Etienne e Rosenborg nell’altra gara del girone.
FORMAZIONI – In una Dnipro Arena deserta, Pioli conferma il 4-2-3-1 ma cambia gli interpreti rispetto a domenica scorsa. In difesa Gentiletti rileva Mauricio e affianca Hoedt, si rivede anche Konko, in mezzo Onazi è il partner di Cataldi mentre davanti il trio Felipe Anderson-Milinkovic-Kishna supporta Matri. Modulo speculare per il Dnipro, che si affida ai gol di Seleznyov.
LA PRIMA VOLTA DI MILINKOVIC – Fin dall’inizio è il nuovo attaccante biancoceleste il più vivace. Tanto movimento e molti problemi alla difesa ucraina. Al 16′ è proprio l’ex Milan a sfiorare il vantaggio, raccogliendo un passaggio al bacio di Onazi, ma Boyko si supera e devia in angolo. Il campanello d’allarme suona forte, ma gli uomini di Markevyc lo ignorano. Così al 34′ Milinkovic-Savic con una magia si guadagna una punizione. Sul pallone va Kishna, che con un meraviglioso cross tagliato trova l’incornata vincente proprio del numero 21 laziale. Prima da titolare da sogno per il giovane serbo. Un gol pesante, che spegne la voglia dei padroni di casa. Inevitabile dunque che il primo tempo finisca senza ulteriori emozioni, a parte i gialli a Hoedt e proprio all’ex Genk.
BEFFA SELEZNYOV – La ripresa si apre subito con l’ingresso di Danilo per Fedorchuk, ma la musica non cambia. La squadra di Pioli ha il controllo del gioco. E sfiora il 2-0 in tre occasioni. La solita velenosa punizione di Kishna per poco non provoca l’autogol di Edmar e poco dopo Felipe Anderson, con una magia, serve Matri che però non riesce a concludere. La terza, la più nitida, vede Milinkovic scavalcare Bokyo ma Matheus è bravo ad anticipare Kishna, che era pronto a segnare a porta vuota. Il Dnipro continua a faticare, il gioco spezzettato non aiuta. Markevyc inserisce anche Ruiz, ma Hoedt e Gentiletti non sbagliano. I vice campioni dell’Europa League crescono ma l’occasione del raddoppio capita sui piedi di Matri (il suo pallonetto è troppo debole). Matheus minaccia la porta biancoceleste, così Pioli rinfresca la squadra. Keita sostituisce Matri, Candreva Kishna. I padroni di casa sfruttano il momento e lanciano l’assalto finale ma Marchetti è sempre attento. Entrano anche Bruno Gama e Mauri ma la beffa è dietro l’angolo. Anderson Pico lavora l’ultimo pallone del match, lo scarica a Leo Matos che crossa in mezzo. Tutti si dimenticano di Seleznyov, che a porta vuota pareggia. Notte di rimpianti per la Lazio…
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Europa League
Feyenoord, il tatuaggio del vice allenatore dopo il match con la Lazio – FOTO
Prima della splendida vittoria arrivata nel derby di contro la Roma, i biancocelesti avevano gettato al vento la qualificazione dell’Europa League perdendo a Rotterdam sul campo del Feyenoord. Il vice allenatore della squadra olandese, John De Wolf, si è tatuato sul braccio la frase scritta sullo striscione dei tifosi olandesi nel giorno del match: “Non vado a terra per nessuno, né per te e né per nessun altro”.
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