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ESCLUSIVA – Silvano Martina, Ag. Buffon: “L’eliminazione dalla Champions è stata fatale per la Lazio. Con il Genoa vedo i biancocelesti favoriti”

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Dopo la debacle del San Paolo, la Lazio tornerà subito in campo domani allo stadio Olimpico contro il Genoa. Il post Napoli è il momento più critico della gestione Pioli. Una sconfitta per 5-0 è dura da digerire e metabolizzare ma la squadra, l’allenatore e la società devono cercare di ripartire tutti insieme sin da subito. Il ritiro di questi tre giorni a Formello e la contestazione con la scritta,”Undici Indegni” fuori il centro sportivo hanno dato una scossa a tutto l’ambiente biancoceleste. I tifosi sono ovviamente delusi per questo avvio di stagione, con tutte le partite decisive che sono state sbagliate clamorosamente, dalla Supercoppa Italiana al preliminare di Champions League, con le due pesanti sconfitte di Verona e di Napoli. Anche l’avversario, il Genoa, non vive un momento felice, con tre sconfitte e una vittoria nelle prime quattro di campionato. Un appuntamento da non sbagliare per entrambe le squadre quello di domani sera. I biancocelesti e i rossoblu hanno in comune una cosa: due piazze calorose, ma anche molto esigenti. Giocarci non è certo semplice ma qui si vede la personalità e la bravura di un calciatore. La Redazione di LazioPress.it ha contattato in esclusiva un doppio ex, ora procuratore del più grande portiere italiano della storia, Gianluigi Buffon: parliamo ovviamente di Silvano Martina, grande ex portiere, per cinque stagioni con la maglia del Grifone e per due anni nella capitale. Ecco le sue parole in vista del match dell’Olimpico:

Lei in carriera ha giocato sia con la Lazio che con il Genoa. Che ricordi ha di quelle due esperienze?

“Sono state due grandi esperienze per me, le ricordo entrambe con molto affetto. A Genova ho trascorso più anni e sono stati quelli più belli. Alla Lazio sono arrivato a fine carriera ma sono stato molto bene a Roma”.

La Lazio ha perso pesantemente a Napoli nell’ultima di campionato. Secondo lei quali sono i motivi di questo avvio di stagione dei biancocelesti?

“Secondo me sta tutto nella doppia sfida con il Bayer Leverkusen. L’accesso ai gironi della Champions League era l’obiettivo principale della Lazio dopo il grande campionato della scorsa stagione. Ora la squadra non sta riuscendo a rialzarsi dopo quella grande delusione e sta ottenendo risultati negativi. Manca la fiducia nella squadra, non c’è più quella compattezza di gruppo che contraddistingueva la Lazio. L’eliminazione nei preliminari è stata fatale“.

Ora c’è Lazio-Genoa. Che partita si aspetta? Secondo lei chi è la favorita?

“Mi aspetto una partita non bella, con poco spettacolo. Entrambe le squadre non attraversano un buon periodo di forma. Prevedo un match chiuso, con le due formazioni che cercheranno solo di fare risultato senza badare troppo al gioco. Non sarà una gara facile per la Lazio, con il Genoa che è la sua bestia nera negli ultimi anni. Una favorita? La Lazio giocando in casa ha sicuramente un vantaggio, poichè quando ti trovi in un periodo negativo i tifosi possono aiutare molto. Il sostegno del pubblico nei momenti di difficoltà può rivelarsi decisivo”.

Marchetti da una parte, Lamanna dall’altra. Che giudizio ha di questi due portieri?

“Marchetti è oramai da anni una certezza, è un ottimo portiere. Lamanna sta facendo bene, è giovane con dei margini di miglioramento. Attualmente sta sostituendo Perin che è infortunato. Per i portieri è importante giocare, avere continuità e credo che Lamanna il prossimo anno andrà in prestito, per poter giocare di più”.

Lei è il procuratore di Gianluigi Buffon. Il portiere bianconero è uno di quei calciatori che viene sempre applaudito in ogni stadio. Che rapporto ha invece con i tifosi della Lazio?

“Parliamo di uno dei più grandi calciatori della storia del calcio italiano. Non è solo il portiere della Juventus ma anche della Nazionale Italiana. Con i tifosi della Lazio non c’è nessun rapporto in particolare. E’ normale che venga applaudito e stimato da tutti. Come ha detto parliamo di Buffon…”.

 


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ESCLUSIVA | Manfredonia: “Sarri sta facendo un ottimo lavoro con una rosa non di primissimo piano. Derby? Giocarlo un grande sogno per un ragazzo di Roma”

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Una partita che non ha bisogno di presentazioni, una gara che “ferma” l’intera città di Roma. Questo è Lazio-Roma, il Derby della Capitale. Alle 18:00 è in programma, allo Stadio Olimpico di Roma, il fischio d’inizio, tra due squadre reduci da differenti stati d’animo dopo i risultati dello scorso giovedì in Europa. In vista della stracittadina, valida per la 27° giornata di Serie A ed importante in chiave corsa ad un posto in Champions League, la redazione di LazioPress.it ha intervista, in esclusiva, un doppio ex che ha vestito entrambe le maglie nella sua carriera: Lionello Manfredonia. Cresciuto nelle giovanili biancocelesti, trascorre ben otto stagioni con la maglia della Prima Squadra. Prima di approdare poi in giallorosso per tre anni, Manfredonia indossa per due stagioni la maglia della Juventus, conquistando anche lo Scudetto nella stagione ‘85/’86.

 

La Lazio alterna grandi vittorie e prestazioni, come quella di Napoli, o contro Milan ed Atalanta, a partite sottotono dove lascia per strada punti preziosi. Qual è il suo pensiero sul lavoro svolto da Sarri fin qui?

“Sarri sicuramente sta facendo un ottimo lavoro pur avendo una rosa non di primissimo piano. Romagnoli sembra un giocatore pienamente recuperato dopo le opache stagioni al Milan, Patric un giocatore che sta migliorando di partita in partita”.

Anche la Roma, nei risultati, ha degli alti e bassi. In termini di gioco invece, quali differenze ci sono tra la squadra di Mourinho e quella di Sarri? Chi tra questi due grandi allenatori vede avanti nel proprio percorso?

“Anche la Roma ha una rosa ristretta, ma quando ci sono tutti può fare grandi partite, come contro il Salisburgo in Europa o la Juventus in campionato”.

Da doppio ex di Lazio e Roma, com’è vivere l’attesa, la settimana del Derby della Capitale da calciatore? Che sensazioni, emozioni ha provato?

“Per un calciatore che nasce nel vivaio di Lazio o Roma l’impatto emotivo alla stracittadina è diverso da chi viene da fuori. Se le cose vanno male, il tifoso lascia perdere gli “stranieri” e critica i giocatori locali. Per me è stato più semplice disputare il derby di Torino, molto meno coinvolgente. Ma comunque rimane un grande sogno per un ragazzo di Roma poterlo disputare”.

Tra Lazio e Roma ci sono solo due punti di differenza e, insieme ad Inter, Milan ed Atalanta, sono in piena lotta per un posto nella prossima Champions League. Tre posti per cinque squadre, quante possibilità hanno i biancocelesti di qualificarsi? Che lotta vede per queste 12 giornate che rimangono?

“È un campionato strano, svoltosi in due fasi, prima e dopo il Mondiale. Anche le piccole squadre tolgono punti alle grandi, solo il Napoli è al di sopra di tutti. Parecchi infortuni poi hanno condizionato le squadre, vedi Immobile nella Lazio o Dybala nella Roma. Entrambe possono rientrare nelle prime quattro”.

 


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