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Hellas Verona-Lazio: precedenti e statistiche

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La Lazio è riuscita a tornare alla vittoria sotto gli occhi del proprio pubblico contro il Genoa, l‘Hellas no. I Veronesi infatti hanno ottenuto solo tre punti nelle prime cinque partite non riuscendo a vincere neanche una partita. Le cose però non sembrano migliorare perché dopo il forfait di Luca Toni anche Gianluca Pazzini salterà la partita contro i biancocelesti. Il Verona dunque cercherà di rifarsi al Bentegodi con la squadra Pioli, che potrebbe ritrovare il suo capitano Lucas Biglia, ma che non potrà permettersi altri passi falsi.

I PRECEDENTI – 20 i precedenti in Serie A tra Hellas e Lazio al Bentegodi con un bilancio favorevole ai padroni di casa che hanno portato a casa 9 vittorie contro le due dei biancocelesti e 9 pareggi. L’ultimo precedente risale alla nona giornata della scorsa stagione con il tabellone finale inchiodato sull’ 1-1.

LE STATISTICHE – 43 le reti complessive messe a segno in Hellas Verona-Lazio con 27 gol di targa gialloblù e 16 della Lazio. 12 i gol siglati nel complesso nel quarto d’ora tra il 31′ il 45′. Venendo a questo avvio di stagione gli scaligeri sono andati in gol per ben 7 volte e sempre nel corso della ripresa con il picco più alto nel quarto d’ora tra il 61′ e il 75′; la Lazio di Pioli, invece, sembra essere più fragile a cavallo tra primo e secondo tempo avendo subito nel complesso il 50% dei gol incassati. Guardando ai numeri e alle statistiche predomina la Lazio stessa con quasi 100 attacchi totali contro i poco più di 60 del Verona, il doppio dei corner e un possesso palla maggiore. Tra i probabili marcatori sicuramente Pazzini per i veneti e Felipe Anderson per la Lazio.

 


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Il Messaggero | Lazio, da genio emarginato a valore aggiunto: la lunga metamorfosi di Luis Alberto

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«Hai messo fuori me, dovresti mettere fuori tutti adesso». Sta tutta qui la rifioritura del rapporto tra Luis Alberto e Sarri. La Lazio torna sconfitta da Lecce e si chiude in palestra per un faccia a faccia giocatori-tecnico. Lo spagnolo, out in Salento per un problema al ginocchio, senza mezze misure si sfoga col tecnico. In questo modo, dopo un ottimo mese di dicembre durante la pausa per il Mondiale, per il Comandante arriva l’ultimo tassello e la trasformazione di Luis può dirsi completata. Altro che l’intermittenza dei mesi precedenti con tanto di richiami di casa. Il Cadice invece dovrà ancora aspettare, perché il numero 10 si è ripreso la Lazio e difficilmente Sarri ci rinuncerà da qui in avanti. L’ex Liverpool d’altronde ha confermato la rinascita con i fatti, tanto da essere premiato con i minuti che prima non gli venivano concessi. Sono 1293 quelli del 2023, appena sei in meno di Milinkovic in un testa a testa impensabile a novembre scorso. Il Mago si è invece rimboccato le maniche e, se lascia qualche minuto, almeno si rifà contribuendo il doppio del Sergente alla fase offensiva della squadra. Due gol, uno valso tre punti contro la Sampdoria, e due assist con i quali è arrivato a quota 61 in Serie A dal 2016, numeri che non ha nessun altro. Sono ormai lontani i giorni in cui si percepiva la sua svogliatezza. L’impatto con la nuova gestione gli ha fatto capire di non avere più il posto sicuro, e dopo una stagione di assestamento, ormai l’armonia con Sarri l’ha trovata davvero. I suoi valori fisici sono sempre tra i più alti in squadra. Rispetto a prima corre di più (9,6 km di media) e lo confermano gli almeno 4 palloni che recupera a partita (al derby 5). Lucido quando c’è da difendere, senza però dimenticare la qualità, grazie alla quale con 94 passaggi riusciti nel derby ha fissato il record della 27° giornata. Niente croce, solo delizia il Mago, leader in tutto e per tutto, sempre pimpante in campo, ma pure nello spogliatoio.

LA RIPRESA – A conferma di ciò, non si vedono più nemmeno i giorni di vacanza che si prendeva in autonomia. Adesso il numero 10 è il primo ad arrivare a Formello, e infatti ieri ha ripreso normalmente le operazioni col resto della squadra. Sarri ha ricominciato subito a lavorare sulla tattica nonostante i sette calciatori partiti con le Nazionali. Il programma prevede per oggi una seduta pomeridiana, domani doppia e sabato mattina, prima di altri due giorni di riposo. Al termine di questi ultimi sarà atteso anche Immobile in gruppo. Provedel, Casale e Pedro invece, ieri gestiti, si rivedranno prima. Il Messaggero/Valerio Marcangeli

 


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