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ESCLUSIVA – Zuliani: “Contro la Lazio sfida difficilissima”. Poi su Pioli…

enrico.delellis@libero.it'

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La sconfitta subita in casa dell’Empoli, nell’ultimo turno di campionato ha fatto sprofondare i biancocelesti in una crisi profonda. La pazienza dei tifosi sembrerebbe essere giunta ad un punto di non ritorno e la panchina di mister Pioli traballa ogni giorno sempre più. Venerdì sera nell’anticipo di campionato la sua Lazio se la vedrà con la Juventus, in una sfida che assume un’importanza vitale per la compagine biancoceleste. In esclusiva la nostra redazione di Laziopress.it ha contattato lo storico telecronista di fede bianconera Claudio Zuliani, per analizzare insieme a lui la partita.

Che partita ti aspetti venerdì. Concordi con le parole di Allegri sulla Lazio?

“Mi aspetto una partita molto difficile perché la Lazio ne ha perse troppe e male, quindi sarà animata da uno spirito battagliero che hanno le squadre che attraversano una piccola crisi di risultati”.

Da fuori che idea ti sei fatto sulla crisi della Lazio?

“Il tecnico si ė trovato con un mercato fatto a metà e con degli infortuni in ruoli chiave per la sua squadra e le prime difficoltà hanno messo in discussione il progetto. Come sempre avviene in questi frangenti, l’allenatore ci mette poi del suo e cambia modulo e interpreti in continuazione alla ricerca del gioco perduto”.

L’assenza di Pogba quanto può pesare sulla partita?

“Molto,perché la Juve soffre a centrocampo, dove il mercato non ha sostituito al meglio le partenze di Pirlo e Vidal. Khedira ė spesso infortunato e Allegri riesce a fare a meno di uno dei tre centrali con fatica, due su tre diventa spesso letale”.

C’è un giocatore che toglieresti dall’undici titolare biancoceleste?

“No, perché sono abituato a ragionare con i migliori giocatori a disposizione del mio avversario . Non mi piacciono quelli che sperano negli infortuni o squalifiche altrui”.

Secondo te la società dovrebbe sollevare Pioli dal suo incarico?

“Assolutamente no,perché ha dimostrato lo scorso anno tutte  le sue potenzialità e non si può cambiare solo per dei risultati negativi. La grande società si vede in questi casi, dove deve difendere fino in fondo il proprio tecnico”. 


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ESCLUSIVA | Manfredonia: “Sarri sta facendo un ottimo lavoro con una rosa non di primissimo piano. Derby? Giocarlo un grande sogno per un ragazzo di Roma”

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Una partita che non ha bisogno di presentazioni, una gara che “ferma” l’intera città di Roma. Questo è Lazio-Roma, il Derby della Capitale. Alle 18:00 è in programma, allo Stadio Olimpico di Roma, il fischio d’inizio, tra due squadre reduci da differenti stati d’animo dopo i risultati dello scorso giovedì in Europa. In vista della stracittadina, valida per la 27° giornata di Serie A ed importante in chiave corsa ad un posto in Champions League, la redazione di LazioPress.it ha intervista, in esclusiva, un doppio ex che ha vestito entrambe le maglie nella sua carriera: Lionello Manfredonia. Cresciuto nelle giovanili biancocelesti, trascorre ben otto stagioni con la maglia della Prima Squadra. Prima di approdare poi in giallorosso per tre anni, Manfredonia indossa per due stagioni la maglia della Juventus, conquistando anche lo Scudetto nella stagione ‘85/’86.

 

La Lazio alterna grandi vittorie e prestazioni, come quella di Napoli, o contro Milan ed Atalanta, a partite sottotono dove lascia per strada punti preziosi. Qual è il suo pensiero sul lavoro svolto da Sarri fin qui?

“Sarri sicuramente sta facendo un ottimo lavoro pur avendo una rosa non di primissimo piano. Romagnoli sembra un giocatore pienamente recuperato dopo le opache stagioni al Milan, Patric un giocatore che sta migliorando di partita in partita”.

Anche la Roma, nei risultati, ha degli alti e bassi. In termini di gioco invece, quali differenze ci sono tra la squadra di Mourinho e quella di Sarri? Chi tra questi due grandi allenatori vede avanti nel proprio percorso?

“Anche la Roma ha una rosa ristretta, ma quando ci sono tutti può fare grandi partite, come contro il Salisburgo in Europa o la Juventus in campionato”.

Da doppio ex di Lazio e Roma, com’è vivere l’attesa, la settimana del Derby della Capitale da calciatore? Che sensazioni, emozioni ha provato?

“Per un calciatore che nasce nel vivaio di Lazio o Roma l’impatto emotivo alla stracittadina è diverso da chi viene da fuori. Se le cose vanno male, il tifoso lascia perdere gli “stranieri” e critica i giocatori locali. Per me è stato più semplice disputare il derby di Torino, molto meno coinvolgente. Ma comunque rimane un grande sogno per un ragazzo di Roma poterlo disputare”.

Tra Lazio e Roma ci sono solo due punti di differenza e, insieme ad Inter, Milan ed Atalanta, sono in piena lotta per un posto nella prossima Champions League. Tre posti per cinque squadre, quante possibilità hanno i biancocelesti di qualificarsi? Che lotta vede per queste 12 giornate che rimangono?

“È un campionato strano, svoltosi in due fasi, prima e dopo il Mondiale. Anche le piccole squadre tolgono punti alle grandi, solo il Napoli è al di sopra di tutti. Parecchi infortuni poi hanno condizionato le squadre, vedi Immobile nella Lazio o Dybala nella Roma. Entrambe possono rientrare nelle prime quattro”.

 


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