Oltre al danno anche la beffa. Dopo la sconfitta contro il Napoli per due a zero, la Lazio deve incassare il duro colpa arrivato dal giudice spostino, che ha squalificato la curva nord per due giornate. Non è certo un periodo tranquillo questo per la squadra di Pioli, a commentarlo c’è Gian Marco Chiocci, ai microfoni di 1900tv: “Io vado sostenendo da tempo che tutte queste regole sul razzismo sono da rivedere. Mi accorgo da anni che quello che accade in Italia in termini di razzismo è molto ipocrita. Sospendere una partita come quella di mercoledì sarebbe stata una follia. E’ un modo di fare schizofrenico, la Federcalcio e la Lega ci dicono come bisogna comportarci allo stadio ma sono i primi a fare dichiarazioni sui neri che mangiano banane e di calciatrici lesbiche. Una grande parte della tifoseria laziale ce l’ha a morte con Lotito. Molti sanno che basta fare un ‘BU’ per far scattare una sanzione pecuniaria e sappiamo tutti quanto il patron laziale sia attaccato al denaro”. Poi sulla responsabilità oggettiva delle società calcistiche sugli episodi di razzismo: “Bisogna capire bene cosa si intende per responsabilità oggettiva, perché così si rischia di diventare schiavi degli Ultras. In Italia succedono cose che in altri paesi non accadono. Di fronte alla schizofrenia uno deve denunciare il fatto che per alcuni la legge si applica e che per altri si interpreta. Bisogna anche capire cosa è razzista e cosa è discriminatorio, dire romano bastardo mi sembra abbastanza grave, esattamente come l’insulto nei confronti dei napoletani. Inoltre c’è da dire che nella Lazio ci sono dei giocatori di colore. Bisogna trovare delle regole che valgano per tutti. L’arbitro avrà avuto le sue buoni ragioni per sospendere la partita, però queste cose accadono in tutti i campi di tutte le categorie. Nella Capitale accadono alcune cose che in altre parti non accadono. Anche lo stesso Malagò, che è tutto fuorché laziale, ha detto che se fai determinati cori rischi di diventare ostaggio dei tifosi. Intorno al mondo del calcio girano troppi interessi che condizionano le regole che valgono per tutti. Secondo me è fondamentale sopprimere la responsabilità oggettiva – spiega Chiocci – su questo tema, le società e il Viminale devono mettersi intorno al tavolo e riscrivere le regole per non essere ostaggio di alcune dinamiche. A livello d’immagine tutto questo fa male alla Lazio: perché viene additata come società fascista e razzista. Intorno alla Lazio si è costruito un cliché che non aiuta i biancocelesti. I diritti tv vanno avanti a tutto, il resto è un contorno. L’unico presidente che ha fatto qualche cosa contro queste cose è Lotito, che ha cominciato bene ma ha finito malissimo facendo numerosi errori che rischiano di danneggiare la Lazio. Mi viene da pensare che se in campo non ci fosse stata la Lazio, l’arbitro non avrebbe sospeso la partita. Infine sulle barriere poste nelle curve romane: ”Il Questore avrà le sue buone ragioni insieme al Prefetto, ma è possibile che accade tutto solamente a Roma?”
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