Per Lei Combattiamo
PAGELLE – Bene Bisevac e Hoedt. Praticamente nullo il reparto avanzato
Marchetti 6 -Impegnato pochissimo dagli attaccanti del Frosinone, fa comunque una buona partita. Molto attento e sicuro soprattutto sulle palle alte.
Konko 6.5 – Altra buona prestazione del terzino francese. Sempre attento in fase difensiva poco propositivo in fase offensiva. Nel secondo tempo cerca di farsi vedere maggiormente in avanti, ma con poco successo. Nel finale salva una possibile occasione da goal del Frosinone con una grande giocata in acrobazia.
Bisevac 6.5 – Torna dall’infortunio ed è subito autore di una buona partita. Costretto a marcare un attaccante di tutto rispetto come Ciofani, non soffre mai la sua fisicità. Molto attento nelle letture difensive. Ottimo recupero per Pioli, in vista dell’appuntamento di giovedì contro il Galatasaray.
Hoedt 6.5 – Bravo a non farsi mai infilare alle spalle da un attaccante agile e che non da punti di riferimento come Dionisi. Non benissimo in fase di impostazione, ma comunque le sue prestazioni crescono di partita in partita e si sta rivelando una bella sorpresa.
Lulic 6 – Tanta corsa e spinta come sempre, ma sbaglia molti cross e non sempre in fase offensiva da il suo appoggio a Stefano Mauri. Nel secondo tempo dai suoi piedi nasce l’occasione più nitida di tutta la partita che Milinkovic non riesce a sfruttare al meglio.
Cataldi 6 – Le due azioni più pericolose del primo tempo nascono da due grandi intuizioni del centrocampista romano. In un centrocampo insieme a Biglia e Parolo non sembra rendere al meglio, non riesce a stare al centro del gioco. Nel secondo tempo si perde un pò ma la sua prestazione rimane sufficiente
Biglia 6.5 – In fase difensiva da molto equilibrio ai due centrali, manca qualcosa in fase offensiva, ma i tre attaccanti e i due centrocampisti intorno a lui fanno poco movimento impedendo al centrocampista argentino di verticalizzare in avanti.
Parolo 5 – Nella sua parte di campo c’è molta densità di maglie gialle e lui si perde spesso la posizione. Cerca di fare il compitino senza prendersi grosse responsabilità. Avrebbe meritato un turno di stop, dopo le fatiche della trasferta in Turchia, contro il Galatasaray. Calo fisico evidente.
Candreva 5 – Due volte trovato alla perfezione da Cataldi avrebbe la possibilità di portare la Lazio in vantaggio. Da un pò di tempo non riesce più ad esprimersi ai livelli dello scorso anno e la Lazio ne risente parecchio. Nel secondo tempo sbaglia molti cross e scompare dal gioco.
Djordjevic 5 -Non riesce ad entrare mai nel vivo del gioco. Viene supportato male da tutta la squadra, ma svaria troppo e spesso in giro per il campo senza dar modo ai suoi compagni di poterlo servire al meglio. Altra prestazione deludente del giocatore serbo , ogni volta che viene impiegato non riesce mai ad imporsi. Lascia il campo a Klose al 65′ del secondo tempo.
Mauri 5.5 – Parte come esterno di attacco, ma subito dopo pochi minuti si sposta più centrale per far da raccordo tra il centrocampo e l’attacco. Lascia il campo al 52′ minuto per il giovane Keita.
Dal 52′ Keita 6 – Entra subito bene in partita e sicuramente è l’attaccante più in forma nella rosa biancoceleste. Cerca sempre di puntare l’uomo e di cercare la superiorità numerica. Tutte le azioni più pericolose del secondo tempo passano per i suoi piedi.
Dal 65′ Klose 5 – Pioli lo mette dentro per cercare maggior movimento rispetto a Djordjevic, ma il tedesco apparte un colpo di testa su calcio d’angolo non impensierisce mai Leali.
Dal 75′ Milinkovic 6 – Entra e per poco non porta in vantaggio la Lazio, con uno splendido colpo di testa parato da Leali. Un suo impiego dall’inzio al posto di Parolo avrebbe potuto dare maggior qualità al centrocampo biancoceleste.
All: . Pioli 5 – Cambia cinque undicesimi della squadra che in settimana ha sfidato il Galatasaray, lasciando in panchina Felipe Anderson, Keita e Milinkovic, gli uomini più in forma della rosa. E’ evidente che la mente è tutta alla gara di ritorno contro i turchi di giovedì e che il campionato sia diventato solo un pro forma.
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La Repubblica | Lazio, ora a centrocampo allarme stanchezza: con la Juve si cambia
Se le partite durassero un tempo solo, la Lazio sarebbe da scudetto. Purtroppo non è così, ma la ricerca da parte di Sarri di un modo per evitare, o almeno limitare, i cali sistematici dei suoi uomini nella seconda parte delle gare per ora non ha dato frutti. Il problema della sua squadra infatti non è l’approccio. Al contrario, è proprio nella mezz’ora iniziale che la Biancoceleste dà il meglio, senza concedere nulla (nessun gol subito in A è arrivato prima del 38°). All’intervallo i punti conquistati da inizio campionato sarebbero 44: due in più del Napoli. Gli uomini di Spalletti però ne hanno guadagnati 11 nella ripresa. Mentre la Lazio ne ha persi 6. Anche le dirette concorrenti per la Champions hanno tutte un saldo attivo in classifica: +1 l’Inter, +8 l’Atalanta, +9 il Milan e addirittura +11 la Roma. Il gol di Nico Gonzalez domenica è stato il quarto in campionato subito nei primi 10 minuti della ripresa, dopo quelli di Lautaro contro l’Inter (unico indolore perché i tre punti sono arrivati comunque), di Candreva contro la Salernitana e di Kean contro la Juventus. Se ci si aggiunge la rete di Strefezza al 57° di Lecce- Lazio, ecco completo il quadro degli approcci shock ai secondi tempi. Nell’ultima gara con la Fiorentina, ad aver influito sulla prestazione sottotono, soprattutto del centrocampo, è stata la stanchezza mentale e fisica. Per la quarta volta in 21 giorni è stato schierato dall’inizio lo stesso terzetto, Milinkovic-Cataldi-Luis Alberto. E tutti e tre hanno giocato almeno 70 minuti da Lazio-Empoli in avanti. Non a caso contro i viola i ritmi di gioco sulla mediana si sono alzati proprio quando sono entrate le forze fresche. Un indizio rilevante in vista della Coppa Italia, giovedì all’Allianz Stadium di Torino. Ieri Sarri ha concesso una giornata di riposo ai suoi. Oggi inizierà a preparare il match con la Juve e qualche rotazione nella formazione iniziale è lecito aspettarsela. Soprattutto ora che tutta la rosa è tornata a disposizione, Radu a parte. In mezzo al campo Vecino si candida per una maglia da titolare: probabile che il tecnico faccia rifiatare uno tra Luis Alberto e Milinkovic, ma occhio anche all’opzione vertice basso per dare respiro a Cataldi. Da ora in avanti inizierà un nuovo ciclo di incontri ravvicinati per la Lazio, con sette partite in ventisette giorni, tra Coppa Italia, campionato e Conference League. Necessario perciò fare i conti con la gestione fisica delle forze. Anche perché dal mercato, salvo colpi di scena, non sono previsti regali. Ieri l’agente Enzo Raiola è stato a Formello. Ha parlato con la società di Fares, per il quale si cerca una sistemazione in queste ultime ore. C’è un’offerta dalla Turchia: lo vuole l’Antalyaspor, che però gli garantirebbe uno stipendio più basso rispetto agli 1,2 milioni attuali. Lui non vuole rinunciare a parte della somma e la Lazio non ha intenzione di partecipare al pagamento. Il tempo per sbrogliare questa situazione è poco. Resta in stand-by l’arrivo di Luca Pellegrini, pronto a trasferirsi in extremis se si riuscisse a cedere Fares. La Repubblica
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