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Torna l’appuntamento con l’angolo del tifoso, dove i protagonisti siete voi. Il protagonista di oggi è Luca, laziale vero e con una grande passione per Di Canio.
Come è nata la tua passione per la Lazio?
“La mia passione per la Lazio mi è stata trasmessa da mio nonno e da mio padre. La Lazio non è una squadra come le altre, la Lazio è storia!”.
Cosa vuol dire per te essere laziale?
“Significa molto. La Lazio è la mia vita e la amerò per sempre come un uomo ama la sua donna. Essere laziale è un qualcosa di inspiegabilmente bello. Non la tradirò mai, la seguirò ovunque anche se stiamo attraversando degli anni davvero cupi”.
Qual è stata la tua prima partita allo stadio?
“La mia prima partita allo stadio fu un Lazio-Milan del 1999. Ero molto piccolo, ma fu una grandissima emozione. La partita finì 4-4 con un grande Marcelo Salas, autore di una splendida prestazione. Fu una gara al cardiopalma”.
Qual’è stato il tuo primo giocatore preferito? Qual’è invece quello di adesso?
“Il giocatore che ho amato più di tutti è stato sicuramente Paolo Di Canio. Si portava dietro tutto lo stadio, un vero trascinatore. Ci vorrebbero undici Di Canio in campo, lui si che è un vero laziale! Come dimenticare quel gol sotto la Sud…Da brividi! Nella Lazio di adesso il mio calciatore preferito è Senad Lulic. Non sarà il migliore tecnicamente, ma ci mette sempre tutto in campo, mettendo sempre la faccia come vogliamo noi tifosi. Poi è stato il protagonista di una delle giornate più belle e indimenticabili della nostra storia”.
Da quando segui la Lazio, qual è stato il momento più bello e più brutto?
“Per me solo il fatto di andare in curva ogni domenica è motivo di grande gioia. Ho passato tanti bei momenti grazie alla Lazio, ma sicuramente il 26 Maggio rimarrà nella storia. Un momento particolarmente brutto non c’è stato, ma la sconfitta nel derby dello scorso anno è stato uno dei peggiori. Ci giocavamo il secondo posto per la Champions League diretta, senza passare per i preliminari. Poi purtroppo è andata come sappiamo”.
Che ne pensi della Lazio di oggi?
“Una tifoseria come la nostra non merita una società come questa. Il tifoso laziale merita rispetto, non false speranze come quelle che la nostra società ci rifila da anni. La Lazio deve tornare a volare, ma con questa presidenza è impossibile”.
Qual’è il tuo pensiero in merito all’episodio di Biglia, dopo la partita di ieri contro il Torino?
“Il gesto di ieri di Biglia può essere interpretato in più modi. Da quello che ho visto i tifosi chiedevano le maglie ai giocatori e lui ha semplicemente risposto che non potevano farlo”.
La Lazio può passare il turno in Europa League contro lo Sparta Praga?
“Sono abbastanza ottimista visto l’andamento della Lazio in Europa. In campionato oramai non abbiamo più obiettivi, quindi bisogna puntare ad andare più avanti possibile in Europa League”.
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— LazioPress.it (@laziopress) 19 febbraio 2019
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