AGGIORNAMENTO ORE 14:24. Il vice di Inzaghi ha, poi, messo da parte l’ambito lavorativo e ha raccontato com’è nella vita privata: “Ho tre bambine, cercavo l’erede in campo, ma niente (ride, ndr). Non sono particolarmente tifose, però ci tengono molto ai miei risultati e soddisfazioni. Purtroppo per i miei bellissimi impegni lavorativi, sono molto assente. Non sono scaramantico, però ci sono dei piccoli gesti che mi aiutavano da giocatore a trovare la concentrazione, come ad esempio ascoltare della musica che mi rilassa. Da allenatore, invece, ricontrollo tutti i vari schemi messi a punto per realizzare una buona prestazione”. Sui propri gusti musicali: ” Mi piace molto Vasco Rossi, Laura Pausini, Baglioni e anche qualche nuovo talento”. Sui suoi momenti di relax: “Adoro il mare, quindi la vacanza al mare è una tappa fissa, ma sono molto reattivo, non sto mai fermo. Spesso mi rilasso facendo delle passeggiate con i miei due cani, sono animali fantastici”. Su Pioli: “E’ una persona fantastica, ci ha trasmesso tantissimo. Anche Simone ha una grandissima stima per Stefano sia come persona sia come allenatore”. Il primo sfizio con il primo stipendio da giocatore e quello da allenatore: “Da giocatore comprai un orologio a cui sono molto legato, lo porto ancora oggi. Da allenatore ancora nulla”.
Massimiliano Farris, vice allenatore della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio: “Ho avuto una carriera bella e fortunata, sicuramente ho avuto qualche rammarico un po’ come tutti. La prima parte di giocatore è stata ricca di emozione, ho avuto la possibilità di giocare con grandi giocatori. Da quando è iniziata la collaborazione con Simone Inzaghi alla Lazio sto vivendo moltissime emozioni. Vincere la Coppa Italia con la Roma soprattutto. Sono sicuro che anche quest’anno i giocatori della Primavera riusciranno ad accedere alle final eight perché se lo meritano. Domenica sera, la vittoria contro l’Inter mi ha dato una fortissima emozione, mi sono anche tolto la giacca quando Simone ha dovuto abbandonare il campo, credo che la pressione mi sia salita a 200. Nonostante la temperatura, non sentivo assolutamente freddo. Sull’ammonizione di Gentiletti e Keita: “Dispiace perché li perdiamo contro il Carpi. Simone non è assolutamente un ragazzo maleducato, anzi. Vincere contro l’Inter, la squadra che mi aveva scartato anni fa come calciatore, è una bella rivincita”. Sul mestiere di allenatore: “Credo che non sia importante il ruolo in cui si giocava per essere un buon allenatore, ci sono degli ex portieri che sono diventati dei grandissimi tecnici. Credo che dipenda soprattutto dal carisma, dalla personalità e dalla capacità di trasmettere valori ai giocatori”.
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