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Tacconi su Bielsa: “Non ricordo cosa ha vinto!” Poi sulla Nazionale…
Tarda la fumata bianca tra Marcelo Bielsa e la Lazio. Stefano Tacconi, in diretta su Radio Incontro Olympia, dice la sua sul tecnico argentino: “Fuori dal campo sono tutti bravi, bisogna vederlo sul campo. Sono i risultati che parlano. Gli allenatori stra ieri faticano perchè hanno una loro mentalità, devono capire il nostro calcio. E’ molto più facile per un allenatore italiano che va all’estero. Non mi ricordo cosa ha vinto. In Italia non hai il tempo di pianificare e programmare il tuo lavoro, non puoi fare tu la campagna acquisti. Pensate che Bielsa possa andare da Lotito e chiedere i giocatori che vuole lui? Ma quando mai! Adesso Bielsa può essere un nome importante, la tifoseria sarà contenta, ma se non dovessero arrivare i risultati sarebbe subito contestato. In Italia basiamo tutto sui risultati”.
La nazionale italiana non convince ma vince. Stefano Tacconi prosegue poi commentando la seconda vittoria azzurra agli europei: “Sono tanti anni che l’Italia non vinceva due partite di seguito nel girone, non si può sempre criticare. Non abbiamo giocato bene, ma ogni partita è diversa con difficoltà che cambiano. Era importante vincere la prima per giocare più sereni le altre due. Adesso sono tutti allenatori e fanno i calcoli sul piazzamento migliore, ma alla fine vince sempre chi è più forte. Solo la nazionale del 90 con Vicini era così legata al suo allenatore. E lì non c’erano neanche i blocchi di giocatori della stessa squadra. Avevamo delle individualità straordinarie, un gruppo perfetto. Conte è un allenatore che va controcorrente, che non si cura di nulla intorno e ha dato il suo carattere a questa nazionale. Adesso ci sono test importanti, se l’Italia supera gli ottavi arriva in finale. E’importantissimo per questa nazionale, se fosse rimasto due anni avrebbe dato un’identità molto solida. Per la nazionale e Ventura sarà un problema, raccoglie un’eredità pesante. La personalità di Conte e la sua mania ossessiva di stressare i suoi giocatori non è riscontrabile ne in Ventura ne in altri. Mi piace lo spirito di questa nazionale, anche la panchina che scatta compatta per esultare ad ogni goal”
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È morto Gianni Minà: il giornalista e conduttore aveva 84 anni
Attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale, è stata annunciata la scomparsa di Gianni Minà. Il giornalista e conduttore televisivo, aveva 84 anni.
Di seguito il post su Facebook
«Ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità».
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